La galleria completa delle ferite di guerra
Qui trovate gli ingrandimenti di tutte le vignette qui sotto
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Questi acquarelli della Grande Guerra quella che và dal 1915 al 1918 erano riservati ai corpi medici e alle università di Medicina,per nessuna ragione dovevano uscire dal circuito per cui erano stati concepiti come studio e per poter dare indicazioni d'intervento a secondo dei casi (...) vale a dire che per le conoscenze di medicina dell'epoca tutti questi Eroi di guerra restarono tali,con le loro menomazioni e con il carico drammatico dei traumi che avevano vissuto.
La pseudoscienza analitica,psicanalitica faticava allora ad imporsi e muoveva i suoi primi passi con Freud.
Accadeva che molti di questi uomini che erano considerati sul campo di battaglia degli eroi una volta rientrati nella vita civile vedevano dissolversi lo status pagato a carissimo prezzo,una medaglia e forse una piccola pensione salvo nei ceti borghesi,nelle aristocrazie che come si sà sanno mettere avanti ogni possibile titolo di nobiltà.
Penso alla Guerra del Vietnam e ai suoi eroi,quando sono tornati a casa l'accoglienza non è stata molto calorosa e decine di migliaia di eroi svanirono nelle foreste,nelle patologie,nella emarginazione (...)
Il fatto curioso è che l'eroismo strettamente imparentato con l'onore,dovrebbe essere un valore che si conserva una volta acquisito,chesso dovrebbe essere scolpito nella pietra,ma le pietre si consumano,della memoria umana non c'è tanto da fidarsi,oggi sei un eroe domani chissà,l'eroismo ha perso l'aura metafisica del passato,del mito.
Come d'incanto svanisce nelle pieghe del quotidiano,la fatica,la competizione,il lavoro,pure se esistono milioni di "eroi"silenzioni,modesti,umili ad esempio nelle fonderie,nei Pronto Soccordo,nel volontariato,la lista è sterminata,bastoi pensare a "Medicins sans frontieres" (...) L'affermazione di se richiede nella società l'integrità fisica e una certa estetica che purtroppo l'eroismo il piu delle volte non puo produrre perchè un eroe è per definizione un menomato o un morto (vai capire se lo vogliono cosi per invidia o per gelosia) varie conveninze sociali,politiche,strategiche vogliono cosi,se non ci fosse la gratificazione del riconoscimento sociale si suppone che gli eroi sarebbero in numero nettamente inferiore.
Una società non dovrebbe avere necessita di sacrifici umani,eroi o eroici e non si capisce bene perchè qualcuno ci deve sempre rimettere la pelle per raddrizzare gli squilibri con il suo slancio idealista.
Sà tanto di vai avanti tu che sei il piu cretino!
Puzza pure un po di metafisica,il sacrificio in vista della massima ricompensa l'immortalità della gloria,pur sempre un palliativo della vera immortalità ammesso che esista realmente...
Va da se che un eroe ha a che fare nel mito con l'immortalità e con l'umanita allo stesso tempo,lui puro perso nel limbo dei suoi ideali non puo occuparsi delle incombenze umane,la cura dei vecchi,dei genitori,dei figli,insomma il quotidiano disperato e felice di noi tutti,per questo l'eroe con grande sprezzo della sua vita di getta nella mischia.
Il guaio è che la Marvel con i suoi"Supereroi" e il Secolo Americano hanno parecchio rimestato il fondo dello stagno cosicche ora districarsi dalla melma con lo sguardo è un po difficile.
L'eroe sà cosa lo attende,sà realmente nella sua fibra, che cio lo conduce ad una sorta di autodistruzione?
Suppongo che ad un certo momento si senta invulnerabile...curiosa sensazione di irrealtà...
Non lo sà,una certa quantità di endorfine,andrenaline lo spingono avventatamente a battersi oltre ogni limite ma qui inciampiamo in qualcosa,battersi per difendersi è diverso dall'eroe semidio come s'intendeva nel passato e che seppure per poco suscitava una ammirazione senza pari da parte dei mortali.Credo che oggigiorno l'etichetta dell'eroe la si conferisce un po troppo facilmente,ci mangiano un po troppi sopra,orde di sciacalli pascolano enfatici sulle spoglie dell'eroismo,su quel poco che ne resta...
Io sono per un eroismo civile,che non contempli lo spirito di corpo,la marzialità o l'immolazione idealista...
Ho divagato un po,gli è che qualcuno mi ha fatto "una capa tanta" per un mio post e da giorni rispondo come posso ai suoi commenti pieni di buon senso,mà purtroppo io ho un animo radicale e di certe piante malgrado la folta rigogliosa lussureggiante chioma guardo solo la bontà e la qualità dei frutti.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)