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venerdì 16 ottobre 2009

Le disavventure segrete di Emilio fake Fede alla caccia del giudice Mesiani

Giudice Mesiano, il caso al Csm
Interviene il Garante privacy


Canale 5 ''pedina'' il giudice Mesiano


Il video che Emilio Fede vuol fare sparire dal web

Scoppia il caso Mesiano. Dopo il servizio mandato in onda su Canale 5 sulla vita privata del giudice della sentenza Fininvest-Cir, il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Roberto Natale accusa Mattino 5 di "pestaggio mediatico". Far seguire il magistrato dalle telecamere mentre si fa radere dal barbiere o fuma una sigaretta seduto su una panchina di un giardinio pubblico è, per il segretario dell'Associazione nazionale dei magistrati "una vergona, un'intollerabile intromissione nella privacy di una persona".
SONO ANCHE IO UNO "STRAVAGANTE",
FUMO,PASSEGGIO PER STRADA ,SONO PIENO
DI STRANEZZE,leggo La Repubblica,L'Unità,Le Monde e insomma dovrebbero darmi pure un premio perchè Mesiano lo batto di gran lunga e in piu sono pure un pittore il che è tutto dire!
Per celebrare degnamente questa schifezza che mi fà letteralmente ribollire il sangue voglio cimentarmi in un piccolo modesto brano di Satira politica con l'immensa tristezza che mi perviene dalla constatazione che la realtà supererà sempre la mia immaginazione.

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Quando Emilio Fake Fede ha visto la trasmissione Mattino 5 poco mancava che gli pigliasse un colpo,giu qualcuna delle sue bestemmie preferite e: "...incapaci,buoni a niente,mangia pane a tradimento,comunisti di merda!"
la sua rabbia schiumante lo sconquassava tutto,solo la sera prima in una riunione aveva consigliato la 'strategia" piu appropriata per manganellare quel giudice "rosso" e quelli all'indomani come dei dilettanti si accontentavano di filmarlo a passeggio per le strade di Milano!
Decide seduta stante di darsi da fare e in prima persona,gli avrebbe fatto vedere lui di cosa era capace.
A tarda sera,dopo il consueto telegionale infila di gran carriera l'uscita quasi senza neppure salutare i suoi collaboratori,strada facendo un colpo di telefono a Silvio"...ciao,tutto bene...si si si ho capito,guarda mi sto impegnando di persona io vedrai che entro 24 otterremo dei risultati,ciao ciao..." Solleva il capo al cielo e implora la fortuna che di norma aiuta gli audaci e i buoni giornalisti,quelli con uno spiccato sesto senso,cioè lui.
Sentiva di essere sulla strada buona,quella carogna non sarà l'unico uomo che sfugge al vizio delle cattive abitudini e come si dice nel gergo investigativo "cherchez la femme"!
Eccoloverso la mezzanotte appostato sotto casa del giudice Mesiano,infagottato nel suo Trench con un paio di occhiali scuri come la notte lunare e un Borsalino uscito dritto dritto dalla sua collezione.
verso le due di notte quando ormai era quasi estenuato e la collera quasi sbollita per lasciare posto allo sfinimento lo vede uscire dal condominio,una eccitazione formidabile prese a correre lungo la spina dorsale dandogli una energia da giovanotto.
Lo segue a distanza di sicurezza con i fari spenti,tra sè "Lo è davvero un eccentrico...come si fà a quest'ora a passeggiare con tanto disincanto dopo quello che è successo,deve sentirsi davvero al sicuro il bastardo"
Mesiani due chilometri piu in là della sua abitazione prende a guardarsi intorno furtivo ma Emilio fede sempre a distanza stà bene accorto a non far entrare nel campo visivo di Mesiani la sua Mercedes nera che lo tampina a fari spenti,non c'è in giro neppure un cane,Fede gongola,accarezando la piccola videocamera professionale già si immagina lo scoop del secolo,quelli di Striscia la Notizia resteranno con un palmo di naso.
Ogni tanto arresta la vettura che marcia a passo d'uomo e filma avendo cura di innestare l'infrarosso,le immagini debbono avere una nitidezza inequivocabile.
Mesiani si arresta all'altezza di una villetta,ci gira intorno circospetto e poi come per farsi coraggio si arresta un attimo,sospira ed suona all'ingresso,qualcuno apre e scompare all'interno.
Emilio scende dalla vettura,raccoglie in tutta fretta una manciata di pastiglie,integratori vitaminici,antidolorifici,alcune pastigliette azzurre e delle boccettine il soluzione e si avvia con la camera stretta in mano,calca bene i cappelo sul capo "sfido chiunque a riconoscermi" esclama tra se tra sè con un che di fierezza e orgoglio.
Un nome che non gli dice nulla stà li sulla targhetta in ottone sotto un anonimo campanello,null'altro che lo aiuti a farsi una idea,decide di improvisare ed allo stesso tempo stramaledice d'aver dato la libera uscita ai suoi due body guard,la media delle minacce di morte che riceve quotidianamente non tende affatto ad abbassarsi anzi..."che imprudenza".
Suona il campanello e dopo un istante gli viene aperta la porta,senza chiedergli nulla una bella ragazza di un fascino conturbante sorridendo lo invita ad entrare"Buonasera,si accomodi,la manda il commendatore suppongo?" annuisce senza sbilanciarsi troppo,il afscino della donna gli conferma i suoi sospetti,stringe nella tasca la camera video sperando che la giovane gli volga le spalle giusto il tempo di una inquadratura poi il resto lo farà il montaggio e il commento "madonna che culo" pensa nell'attimo che la filma mentre lei lo conduce all'ingresso di un salone.Un interno elegantemente decorato di mobili d'antiquariato,con quadri talmente anneriti dalla bruma del tempo che era quasi impossibile distinguerne il soggetto,per lo piu dei nudi.
Una signora imbellettata con tutta l'aria di essere una maitresse di bordello la accoglie,Emilio non si sogna minimamente di togliersi ne gli occhiali ne il cappello,boffonchia un rapido buonasera mentre la signora cortese:"...il commendatore è stato di parola;le porgo il benvenuto e come certo lei saprà..." lui la interrompe con un'aria finto seccata,ormai aveva capito,eppoi unire l'utile al dilettevole oltre alla curiosità lo attizzava "certo certo mi dica quanto..." e mise mano alla carta di credito intestata ad un prestanome di Montecarlo.
Regolato il conto in anticipo e a dir la verità per una somma notevole liquidata con la signorilità che lo distingue chiede:"...e  il catalogo?" la signora sorride"stia tranquillo la nostra è una maison distinta con una clientela raffinata e di di classe..." lui tra se:"...non ne dubito" pensando al culo della ragazza dell'ingresso,avrebbe dovuto chiederle come si chiama,chissà se la piccola aveva una qualche recondita ambizione mediatica,c'era sempre posto tra i suoi collaboratori,tanto paga Mediaset.
"...dicevo il commendatore ci ha raccomandato la sua persona illustrandoci dettagliatamente le sue qualità diciamo virili,la sua foga leggendaria e noi per compiacerla le abbiamo preparato una accoglienza all'altezza della sua immaginazione,nulla di lontanamente paragonabile alle vicissitudini di letto e all'Harem del Presidente del Consiglio..." L'immaginazione di Emilio galoppa sfrenata,gli è promessa una serata indimenticabile,quasi quasi dimentica il suo reale obbiettivo della serata,il giudice Mesiani.
La signora lo accompagna al piano di sopra,gli mostra un mobile del 700 scolpito a bassorilievo con putti e cornocopie colme di frutta e metafore dell'abbondanza,lo apre e lo invita a scegliere a suo piacere.
Dentro c'erano mascherine merlettate,di tutti i tipi,per uomo e donna e diversi strumenti SM,falli di gomma,di legno,scolpiti,decorati,oggetti erotici orientali,tra il bazar e l'oggettistica di un film sadomasosex.
Fede aveva quasi la bava alla bocca,si tocca la patta e constata la fatica dell'età,non gli tira,calcola ad occhio e croce in tempo e con la voce impastata di foia chiede un bicchiere d'acqua,la Maitresse comprende al volo e schiocca le dita,la ragazza di prima li raggiunge con un vassoio ed altre bevande "...si rassicuri,avrà tutto il tempo che le occorre e sopratutto conti sulla nostra discrezione."
Imbarazzato come se fosse uno scolaretto scoperto alla sua prima marachella prende una manciata di pastiglie senza neppure controllarle,gli basto con una sbirciata constatare il bagliore azzurrino del Viagra in mezzo alle altre,quelle per la tensione,per la prostata e via dicendo.
la giovane lo accompagna in una delle camere da letto tapezzata questa di marocchino rosso e con sculture dichiaratamente pornografiche qui e là,un grande quadro rischiarato da una Abat Jour illustrava una affollatissima orgia Dionisiaca.
"Si spogli pure,io provvedo a chiamare le amiche,sono Giusy,Romy e Nadia,sanno già come debbono comportarsi con lei e mi raccomando abbia cura di fare loro un regalino..."
"...ecco,se posso esprimere un desiderio..." la giovane lo anticipa prima che abbia finito la frase:"ooh non dubiti,ci saro anche io,lei mi sembra una persona simpatica,l'ho capito subito appena l'ho vista."
Restato solo Emilio và allo specchio e parlando a se stesso fissando la sua immagine "...e perchè no? Gli audaci meritano oltre alla gloria il riposo del guerriero" e dicendolo constata con piacere l'avanzarsi dell'erezione.
la giovane fece in suo ingresso inguainata in una mise di caucciu aderentissima,le sue forme squillavano sensuali in un eros carnale travolgente,Emilio aveva provveduto a nascondere accesa la telecamera e colse al volo l'occasione di fare delle domande alla giovane che come per incanto si era fatta remissiva e gattina.
"Ho notato prima di me che entrava un signore,mi sembra una conoscenza..." butto li con noncuranza "...ho ma certo,si tratta del ragioniere,un cliente affezionato,una persona amabilissima..." disse la ragazza d'impeto mentre altre tre persone Giusi,Nadia e Romy evidentemente, entravano ognuna in un costume diverso,noto qualcosa di stonato e per la prima volta nonnostante fosse nudo non ebbe timore di sentirsi smascherato,si tolse gli occhiali e vide che Giusy,Nadia e Romy erano chiaramente tre uomini,travestiti anche con una certa volgarità,non ebbe tempo di soffermarsi sulla volgarità dei tratti virili che la giovane prese a frustarlo,immediatamente i tre energumeni gli saltarono addosso "vedrà che le piacerà,il commendatore si è tanto raccomandato e lei adesso non faccia lo scolaretto e si lasci fare,siamo tra adulti..." disse la giovane mollandogli un'altra frustata.
Dopo meno di tre minuti di inutile resistenza cedette alla forza bruta cercando in tutti i modi di convincerli che si sbagliavano di persona,giunse al punto di dire chi fosse in realtà "voi non sapete con chi avete a che fare,io sono Emilio Fede..." e quelli di rimando brutalizandolo" ...e noi siamo Biancaneve e tre dei sette nani! "
L'alba venne dopo un tempo interminabile,dolorante con il posteriore arrossato,infiammato cerco di alzarsi e con sforzi immensi riusci ad abbigliarsi,non ricordava molto di quello che era successo ma la sua immaginazione gli fu immediatamente di soccorso rendendolo affranto e triste...fece per cercare la telecamera e dovette constatare la sua scomparsa,un brivido freddo prese a corrergli lungo la schiena, penso:"internet,se finisce in internet..."il cellulare squillo insistente "...hei Emilio dove sei? E almeno mezzora che cerco di chiamarti..." era Silvio con la sua voce canzonatoria" ti stai dando ai bagordi e...io ho appena finito con P...non ti dico che culo..." Emilio cerco di ricomporsi,di aggiustare il tono querulo,disperato della sua voce alla circostanza"...Ho avuto  un problemino,sai...ecco..." e dall'altro capo del filo:"...non me lo dire,le pastigliette he...le avrai prese dai cinesi,il tuo fornitore t'ha rifilato delle caramelle ha ha ha ha...la sai vero quella del cinese ... "
Di sotto erano tutti spariti,non c'era piu nessuno,nessuno a cui chiedere spiegazioni e quello che è peggio la telecamera era sparita...l'alba lo accolse livida e trascinando i suoi passi raggiunse la sua autovettura "domani è un'altro telegionale " si disse tra se per rincuorarsi.
Fisso gli occhiali da sole che aveva posto sul cruscotto " ...e cosi è un ragioniere he...! "
Ci metterà qualche ora a convincersi che si era sbagliato di persona,il pensiero era cosi deprimente unito al ricordo della serata che faceva del suo meglio per rimuoverlo...
Un dolore acuto al posteriore e i segni delle manette ai polsi erano li a rammentargli
un souveneir di una notte torrida di mezzo autunno.
Giunto a casa sua il solito mucchietto di lettere anonime che lo minacciavano di morte era li insieme a qualcuna inviata dalle sue ammiratrici,inevitabilmente oltre la sessantina ,alcuni dei mittenti diabolici per farsi aprire e leggere avevano preso la malizia di profumare le buste ma lui in una giornata come questa non ci sarebbe cascato,le getto tutte nella spazzatura senza neanche sfogliarle.

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