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Aligi Sassu, Senza titolo (L'uccellino), 1930, tecnica mista su carta, 166 x 174 mm
A Legnano gli uomini rossi di Aligi Sassu
A ottant'anni dalla loro realizzazione, il progetto Sale-Spazi arte Legnano (promosso dall'assessorato comunale alla Cultura e diretto da Flavio Arensi) ripropone un corpo considerevole del ciclo pittorico "Uomini rossi" di Aligi Sassu. I disegni furono realizzati fra il 1929 e il 1934 da un Sassu giovanissimo e appena uscito dall'infatuazione futurista. "Queste opere segnano un momento di grande forza nella carriera di Sassu - scrivono i curatori - e uno fra i più importanti risultati artici dell'epoca". Castello di Legnano, fino al 10 gennaio 2010; mercoledì-venerdì 15.30-19.30, sabato domenica e festivi 10-13 e 15.30-19.30; info 0331.471.335 o www.spaziartelegnano.com
di certi curatori ce ne freghiamo allegramente. Il giovane Aligi è alle prese con la sua identità sessuale e la scandaglia attraverso il rosso ciclo. Ma tu cosa ne pensi?
RispondiEliminaCredo che tu abbia ragione,
RispondiEliminacerca l'innocenza perduta,quella che appartiene al mondo pagano,qualcosa di Apollineo...
Una delicatezza poetica commovente ma non molto realistica.
Un sensualismo sentimentale un po Omosessuale come ottica,visione.
Qualcosa che un eterosessuale fatica a comprendere forse...
Molto femmineo pero debbo confessare che non lo conosco bene,non è tra i miei maestri preferiti,nel dopoguerra ci si attendeva qualcosa di piu poichè pare che Dio e la poesia siano morti nei campi di sterminio e nei campi di battaglia,è la fine della bellezza...