Il sangue e la paura del Mozambico la memoria negli scatti di Rangel
La galleria
Per entrare nell'archivio elettronico (ma le foto in bianco e nero devono ancora esservi introdotte) basta andare sul sito internet del Centro. Al momento è stato digitalizzato appena un decimo delle 400.000 foto che compongono il patrimonio dell'archivio. Molto resta da fare. Ed è un lavoro enorme, visti gli scarsi mezzi di cui dispone l'archivio. "A condizione di saperla leggere, una foto vale mille parole", diceva Ricardo Rangel. Il suo Centro di documentação e formação fotografica ha senz'altro contribuito a far diminuire gli analfabeti dell'immagine.
Un archivio fotografico che racconta, per immagini, la storia del Mozambico. E' quello nato a Maputo grazie al grande fotografo africano Rangel, morto lo scorso giugno. Foto che vanno dalla fine dell'Ottocento ai giorni nosteri e che oggi servono la stampa, le scuole, le università e le altre istituzioni
venerdì 18 settembre 2009
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)