white Cube o Tecnica espositiva,il museo la galleria d'Arte e Fantozzi

Saatchi Gallery
Come vedete con il "White Cube"non si puo certo dire che le opere d'arte non respirino!
"...non certo come lo intendevano Picasso e Matisse..."

Il fatto è che questa tecnica espositiva mira a dominare con la sua feticizazione,con "l'erotizazione" da frigidaire (frigorifero) misticheggiante l'oggetto d'arte,il  pubblico,il visitatore,l'opera,l'installazione,la performance,la scultura etc, è collocata direttamente al centro dello spazio visivo (...) il vuoto che la circonda viene per cosi dire solidificato (...) e integrato nell'opera accentuandone l'alone, la dimensione e l'insieme dei valori concatenati  prepotentemente schiaccia,domina (ma questo fatto sfugge al pubblico) mira a creare il momento di "sacralità" riverente,adorante,a instaurare il silenzio rispettoso,timoroso e la massima concentrazione,raccoglimento...la situazione genera l'emozione della solitudine (...) e dovrebbe favorire l'interelazione con l'opera vista come feticcio compensatorio suscettibile di liberare il pubblico,il collezionista dal "disagio" in cui è artificialmente posto...
Essa è posta volutamente in apparenza quale oggetto distaccato,"umile",status irragiungibile,la mitizazione dell'opera d'arte che attende solo l'approccio impacciato del visitatore tantopiu ridimensionato attraverso l'uso sapiente della luce (ben oltre la luminosità solare,diurna) che mira a mettere in gran rilievo il minimo difetto estetico del pubblico cosi da ridimensionarne la personalità e l'invadenza (...) la dimensione.
Il silenzio è quanto piu si addice alla scena,alla scenografia complessiva e turbarlo da la sensazione di interrompere una "messa"!
Provoca una sensazione di estraniamento surreale;al Collezionista non resta che passare nel "retrobottega" altrettanto scenografico,vuoto,minimalista ma piu raccolto e sempre arioso,sobrio e accettare la "verità rivelata",la gentile concessione del mercante che in via del tutto eccezionale di farà quel certo prezzo molto ma molto poco discutibile!
Inutile aggiungere che ci sono realtà museali che si oppongono strenuamente alla "divinizazione" dell'opera d'arte (specie in Europa) per una semplice ragione: LO SPAZIO  e il tradizionale rispetto,ospitalità dovuta al visitatore,al turista,all'amante delle cose d'arte e infine perchè nella gerarchia dei valori e delle dinamiche attivate non vi è di sicuro la vendità e il puro interesse marcantile.
Uno dei Musei che rifiuta nettamente la tecnica espositiva megalo-minimalista è certamente il Louvre cui segue L'Ermitage,certamente i due piu grandi musei del mondo!
Si dice nell'ambiente "...meno opere contiene un museo piu è obbligato a fare ricorso all'enfasi scenografica del "minimalismo feticista !" con grande stizza ammantata di snobismo (...ma io dico invidia) del "Secolo Americano" e dei suoi interpreti,attori museali.
Il primo grande sovversivo iconoclasta che si batte strenuamente invano contro questa raffinata manifestazione dell'arroganza lo conoscete tutti...ma come? 
E non ditemi che non ve lo ricordate!
Il nostro caro indimenticabile apocalittico,universale Fantozzi !!!
...e la sua guerra contro i puffi.