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ne avevo già parlato in un post di due anni fà prima che il blog diventasse una cosa
seria,ossessiva,immensamente gratificato da un gran numero di visitatori,ve lo ripropongo non tanto per l'eccezzionalità,ma piu per il fatto curioso della realtà in cui opera questo artista che ci deve godere parecchio a umiliare noi poveri ""Lillipuziani" con i suoi Gulliver.
Francamente lo credo fuggito in una notte di luna piena da Cinecittà un po prima che ci lasciasse il nostro amato Federico Fellini che come certo sapete diceva che :"non c'è niente di meglio della finzione per dare l'esatta sensazione della realtà" e a dire il vero anche Pablo Ruiz Picasso ha detto la stessa cosa cioè:" per dire una verità non c'è niente di meglio della menzogna!"
Evidentemente a questo artista la cosa dev'essere sfuggita o forse non l'ha capita tuttavia vi assicuro che non c'è museo oltreoceano che è privo della sua opera se non altro per il gran numero di visitatori attirati dal circo Barnum che allestisce.
Io trovo che sconvolgere le nuove generazioni di abbruttiti della televisione con il gigantismo sia una specie di violenza da Terzo Reich e qui mi fermo perchè nelle cose dell'Arte Contemporanea non credo di essere molto avezzo,avvertito...(pure se c'è chi ben addentro ha detto la stessa cosa che dico io!)
mercoledì 19 agosto 2009
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Non sono assolutamente d'accordo. Le dichiarazioni di Fellini o Picasso rappresentano sono uno dei mille modi di concepire l'arte; se anche condividi quel punto di vista, non è comunque corretto vagliare tutte le creazioni artistiche con un unico metro di giudizio.
RispondiEliminaSe ti interessa scoprire anche un altro punto di vista, nel mio blog (simele.netson.org), tempo fa, ho dedicato un post a Ron Mueck.
100cosecosi blog
RispondiEliminaCiao carissimo,grazie per aver depositato un commento
molto pertinente,peraltro sono giunto da poco a delle conclusioni vicine alle tue,si tratta di un obiettivismo spietato,il corpo privo di ogni sovrastruttura culturale “nudo” come dici tu,piu nudo che oltre non si puo,esprime il senso critico verso la “costruzione” culturale contemporanea,effimera,consumiste,fatua,distruttrice etc,
Michel