google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: Considerazioni filosofiche sulla "mignottocrazia"

sabato 15 agosto 2009

Considerazioni filosofiche sulla "mignottocrazia"

A Erotica Tour il lettone di Putin




Durante la guerra la critica sociale all'indirizzo delle varie forme di prostituzione era abbastanza indulgente,data la situazione di estremo disagio economico,era ai piu comprensibile come fenomeno,che si svolgesse in privato in una camera d'affitto o in un bordello o nelle strade o presso gli accampamenti delle truppe americane.
Livorno e Napoli basi americane di allora vantavano decine e decine di migliaia di prostitute...
Prima della guerra 1915/1918 le metropoli attirano folle di nuovi arrivati e spesso donne,una minima parte finiva nei Nigt,nei Cabaret,nei caffè danzanti,nei bordelli,ad esempio fu leggendaria la vita a Parigi nei primi del 900 ne abbiamo un ritratto splendido grazie a Toulouse Lautrec di cui si puo dire che aveva l'atelier dentro il bordello e agli Impressionisti o nel vagare notturno di Modigliani (...) e infine nelle storie di donne consegnate dalla biografia di Pablo Picasso e sino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale,una folta colonia di intelletuali americani si accompagnava volentieri libertina all'idea della prostituta del tempo ce ne dà un esempio Enry Miller credo "Nel tropico del cancro" con le sue trucide descrizioni "pornografiche".
Era se mi è permesso dirlo pur con tutte le sue drammtiche contradizioni l'epoca dei bordelli.
Terrorizante quello che accade alle amanti,alle fidanzate con l'occupante tedesco un po dappertutto (Francia e Italia) l'accusa di collaborazionismo le conduce al linciaggio sociale in piazza,vengono rasate a zero,simbolicamente private della propria seduttività animale (i capelli),schiaffeggiate,insultate etc,
Malaparte ne parla diffusamente in "La pelle ",ne viene ricavato un film etc,

Non era certo la Venezia del 700 dove le cortigiane (leggi puttane) erano talmente colte e cortesi e bene educate alle buone maniere che Re,Imperatori e Principi si accompagnavano ad esse snobbando il sangue "reale" (...),un epoca registrata ampiamente nei libri di storia con un apporto di conoscenza straordinario ad opera di Dario Fo che aggiunge che al tempo la meta della popolazione veneziana era dedita alla prostituzione,insomma Venezia era il bordello di lusso dell'Europa del tempo.
Oggi scopriamo una forma nuova di prostituzione,abbastanza sorprendente,la ninfetta abbacinata,affascinata dallo sfoggio di ricchezza e potere certo... e che reclama ambisce anch'essa al potere (...) e desidera esercitarlo per irradiare la sua immagine nei media in termini esibizionistici e infine nel Parlamento!
Prova ne è che queste sufragette o alcune di esse sono finite in Parlamento inaugurando la "pornocrazia" o "puttanopoli" che fà una bellissima rima con Monopoli!
Il giro,la posa dell'Oca giuliva (...) che si trasforma nel serissimo "gioco" su cui qualcuno dovrebbe apporre il diritto d'autore e che simula la pornocarriera della mignottocrazia!
Storie di donne,starlette,veline,letteronze,
Il "principe" Califfo che ne abusa con un che ora di tracotante borioso ora di annoiato e sul piano strettamente relazionale vive un rapporto che interpreta la figura femminile piu come semplice puro sfogo con un che di punitivo,di rancoroso che di ricerca di un Eros sessuale appagante,un Eros che intereagisce,dialoga è gioca,insomma in parole povere non certo alla Henry Miller tra violenta decadenza e viaggio "all'inferno" della vita o con la stessa foga virile gioiosa carnale e ludica di un Picasso,lui pure miliardario ma capace di farsi riprendere dalle telecamere in canotta marinara e calzoncini corti (Il mistero Picasso di Clouzot) e già allora era in azione un compulsivo come George Simenon (il papa di Maigret) si seppe che ebbe 10.000 donne!!!
Dov'è lo scandalo dunque?
In una forma di prostituzione "nuova"(prostituirsi per accedere al potere roba da Harem Turco)
indotta,creata,prodotta da una cultura dell'effimero e dell'apparire.
Nella politica culturale del paese,Mediaset è il Cicisbeo,il ruffiano di turno dell'Harem labirinto,nei corridoi e degli Studios annunciano la poi conclamata "Mignottocrazia" e che scatenerà fenomeni isterici e "edonisti" incentrati solo sul corpo, e in generale corpi sempre in procinto di accerchiare figure maschili...il potere maschile!
(Non entro nel merito della regressione culturale,etica che un trentennio di Mediaset ha arrecato al paese e all'immagine feminile!)
Lo scandalo stà in una pratica dell'eros spersonalizante,con un ego che cola cerone,chirurgia plastica... e goffagine ed esercità,recita con malagrazia una specie di indifferenza cinica vicina a quella del condottiero ....inciampando spesso nell'acciacco della senilità avanzata : l'impotenza,l'attesa che si rizzi e infine l'iniezione.
Senilità ,inaccettata,rimossa,peggio odiata!

"vieni,mettiti qui,girati cosi,allarga...."
asservisce,umilia,disconosce l'altro,lo retribuisce con l'indifferenza,con "regale" ingeneroso snobismo all'indomani e sul momento con amicale cameratesca complice confidenza,
Non si sà mai,o sà benissimo il genere di accidenti (l'impotenza,innamissibile in un uomo di potere) che puo esporlo al ridicolo,al risolino,al timore che la cosa venga riferita...e chissà se anche in que caso la colpa è dei comunisti!
Segue poi lo scherno beffardo sospettato o vissuto (la D'Addario conosce bene il sarcasmo sulle donne di Berlusconi),"la preda"la ninfetta interpretata come oggetto e volutamente,deliberatamente complice,lo scambio,l'affare sottinteso tra cliente e puttana.
Che... con il suo splendore giovanile umilia la sua decadenza fisica,senile, attivando una dinamica del risentimento,un odio profondo che trova compimento e si realizza nello scambio di confidenze con gli amici.
Autorefenziale,attentissimo a contrabandare una potenza che è solo fittizia,puro ego.
"Amici"...voyeurs,sghignazzanti,zelanti e complici si prestano ad un accorato partecipato ascolto poichè si suppone che il "principe" saprà ben gratificare la meschina laida ambiguità adolescenziale dei camerati eppoi il peso (la colpa...) và mascherato e spartito.

Pare che il risentimento,il disprezzo sia testimone,controprova della pessima opinione che ha di se stesso come uomo,quale immagine estetica non piu all'altezza dell'altra, quella del potere.
nessun Eros gaio in questo uomo meschino,cinico,patetico trovare nel risentimento che sfocia nell'umiliazione della "preda" un che di appagante,non persiste ed è ancor meno di sollievo ad un Eros sul viale del tramonto e che finirà per farlo precipitare dal piedistallo.

0 commenti:

Posta un commento

"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)