Berlusconi e la fabbrica degli spot sul terremoto d'Abruzzo

Un video sui preparativi inerenti l'ennesimo "spot" sul terremoto dell'Abruzzo,un folto gruppo di accoglienza peraltro ben intonato,"sovversivo" e armato di striscioni inofensivi alla faccia dell'articolo 21 della Costituzione Italiana: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. " viene affrontato dal solito zelante sbirro con tanto di occhiali da sole atti piu a restringere la possibilità d'indentificazione (... si sà che in questi casi non manca mai una telecamera) che ad imporre un "sano" senso dell'autorità,lo stesso provvede al sequestro dello striscione tra lo scoppio della collera dei terremotati che lo inalberavano i quali avrebbero fatto bene ad investire della missione pedagogica,comunicativa intorno alla protesta un aggressivo commandos notturno di Writtes e di Graffitari .
Questo episodio surreale e minimalista la dice lunga sulla tensione che cova sotto la cenere della campagna di spot giocata sull'efficienza del Governo in relazione al terremoto d'Abruzzo (...)
Non si riesce a zittire una contestazione sempre piu motivata e rabbiosa,da supporre che la frustrazione delle popolazoni coinvolte prima o poi (ma mica tanto tardi) scoppierà e si manifesterà con gesti devastanti per l'immagine del Governo il quale sotto tiro da mesi non sà piu a che santo votarsi (...) letterale se siete al corrente della promessa di pellegrinaggio di Berlusconi in quel di Pietralcina dove riposano le spoglie,le reliquie di Padre Pio!
Lo scandalo è nel fatto che compiere quello che è un semplice dovere,occupazione quotidiana per un Governo e i suoi amministratori diventa con Berlusconi una concessione personale,un privilegio personalmente concesso dal "leader maximo" ai questuanti,roba che puzza di auto-divinazione alla Caligola che con il suo genio Surreal-Dada si spinse sino a elevare alla soglia Senatoriale il suo cavallo!
E la morte civile del Diritto,le popolazioni dell'Abruzzo colpite dal Terremoto non hanno piu diritti e possono solo elevare suppliche,preghiere,mendicare e non rivendicare quanto lo stato (attraverso il vincolo di solidarietà che lega i cittadini tra loro e delegato a rappresentarli) ha promesso e loro deve.