Chi l'avrebbe mai detto che con delle forbici si potessero produrre tali meraviglie,metaforicamente parlando si tratta di incidere nella realtà attraverso la lama affilata di un bisturi e di una forbice.
Beatrice in questa pratica tra artigianato e arte si esprime con una immensa poesia,cita in termini lirici "Tempi moderni" di charlie Chaplin e soltanto questo fà di lei un'artista "remarcable",il formicaio metropolitano,l'essere umano stritolato dalle macchine,da quella che è chiamata produttività (...) il Capitalismo insomma!
Le sue origini sono francesi;una tecnica da prendere in considerazione nelle scuole per il suo alto valore pedagogico e formativo e figlia di una tradizione Novecentesca che per fortuna resiste nelle amorevoli,precise mani di Beatrice..e purtroppo poco nell'editoria (...)
Elsa Mora invece è felicemente calata nella dimensione fantasy dell'adolescenza,una sindrome che affligge molte artiste,pazienza pero indubbiamente la sua tecnica si presta a infinite applicazioni,basti pensare allo Stencil (capisca chi deve capire).
E chi ha capito si armi di una bomboletta spray...
I couldn’t decide which of Beatrice Coron’s beautiful paper cuts to post, so here are a whole bunch, they’re so beautiful, intricate and narrative. Most of these images come from Beatrice’s “Personal Cities” paper cut series.
Personal Cities began with the idea of imagining a city that would contain the essential elements of one single person’s life. Coron asked friends to describe the kind of city they would like to call home. She then made a paper-cut image of each person’s wishes, developing the concepts to their visual potential.Beatrice was born and raised in Lyon, France and has been living and working in New York City since 1984. She has designed book covers and even furniture and welded & cut gates and iron fences, which is a natural extension to her paper cutting work.
There is so much more to explore over at her website, so do check it out.
Il suo sito
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)