domenica 12 luglio 2009
France Culture una radio unica al mondo
Ipse dixit:Abbiamo creato una cultura che resta giovane anche se noi invecchiamo, una cultura che istilla in ognuno di noi un senso di alienazione a cui rispondiamo o ritirandoci nella vita privata oppure stando al gioco e cercando di non perdere la presa della giovinezza più a lungo possibile. (John Waters)
Da anni ho gettato non vedo piu la televisione,l'ho letteralmente gettata dalla finestra perchè l'unico spettacolo che dava oltre a stimolare un consumismo di qualità mediocre era in tutto il suo "splendore" lo "sfavillio" della classe politica nostrana,per essere piu chiari il gioco era indicare agli opposti (...) i molteplici motivi di odio per questo o quello schieramento (...dividi et impera),politiche culturali zero sotto zero e quando appena c'era qualcosa da vedere era ad ore impossibili (...) poi la consueta sfilata di curiosità,gossip,voyerismi,sport e infine conformismi e pregiudizi conditi da luoghi comuni a tutto spiano etc,
Torniamo all'argomento radio,le radio,specie i canali musicali ho smesso di ascoltarli quando fini l'adolescenza vacanziera nei chioschi delle spiagge,incidentalmente l'ascolto di orchestre,concerti e pochissimo d'altro e nonnostante questo non mi sono preso la "Giovanardite"!
Fino a che approdato in terra di Francia inciampo in France Culture e li è un colpo di fulmine,innanzitutto nessuna pubblicità,ma proprio nessuna (lo so che è difficile da credersi) e poi 24 ore su 24 una sfilza di emissioni tra le piu savant (sapienti) del pianeta,che dico,non esiste una radio simile da nessuna parte.
Un pubblico ristretto di circa un milione e mezzo di persone segue assiduo e scarica,talvolta pirata le emissioni,spesso rarissime,rieditate a distanza di 50 anni (ad esempio una intervista con Chagal,Pablo Picasso,la voce della donna di servizio che assistette Proust etc),il primo impatto è sul tono della voce con cui è condotta l'emissione (leggendario e unico) quieto,pacato,una discussione dotta tra scienziati,ricercatori,letterati,docenti universitari,filosofi,tutto lo scibile del mondo intelletuale internazionale vi passa,molti italiani Umberto Eco spesso.
Savant della cultura islamica,Poeti di tutto il mondo,Matematici,fisici e insomma non sto ad enumerarvi l'immenso contributo che questa radio dà alla conoscenza ed alla diffusione della cultura.
In questi ultimi anni il potere (Sarkozy) politico ha cercato un po di imbavagliarla ponendo alla sua direzione personaggi non certo della caratura che la tradizione di France Culture richiedeva,eppure resiste ed al suo pubblico non passa minimamente per la mente di abbandonarla,un pubblico esigente,colto,sensibile,umanista per lo piu intelletualmente ingaggiato.
Potrei continuare per ore a tesserne le lodi,ma voi fate prima a scoprirne le virtu e infine dopo solo un'ora di ascolto (...è molto ascoltata anche all'estero U.S.A compresi via internet naturalmente) vi chiederete : "...ma perchè non c'è una radio cosi anche in Italia? Non abbiamo forse anche noi ricercatori,fisici,scienziati,letterati,matematici etc...?"
Potreste pensare che cio è dovuto ai costi,non è cosi,il costo è quello che spende la pubblicità in un solo giorno sulle emittenti televisive italiane...
"Allora perchè?Una piccola modesta ragione plausibile...."
Inutile che insistiate,non otterrete nessuna risposta,solo il muto silenzio o tuttalpiu l'eco di un sordo brontolio perchè il vostro perchè tocca nel vivo,urta il sentimento nazionale italiano che per una serie di ragioni giuste o sbagliate che siano ha decretato che il "belpaese" non ha piu nulla da insegnare al mondo,piu nulla da offrire,nessuna identità,cultura da esportare fatta eccezione per quella artistica morta e defunta da piu di un secolo!
Poi se volete metteteci un po di "tu vuoi fare l'americano" ,un forte complesso d'inferiorità,l'ottusità della classe politica che considera la cultura un nemico,un "bene di consumo" da addomesticare,piegare ai propri bisogni,metteteci che la massa bifolca del paese ha optato per l'inglese e giusto per quel tanto che basta a chiosare intorno ai testi dei Beatles,e ha dimenticato,snobbato quel poco e prezioso francese che ci hanno insegnato a scuola!
Quando,i nostri cugini d'Oltralpe riconoscono e sono i soli (...) dell'immenso debito che hanno con l'Italia (lo sentirete spesso durante le emissioni).
Insomma forse sapete,intuite meglio di me perchè noi non abbiamo una radio cosi che ci parla di Dante,Manzoni,Marconi,e di tantissimi altri con parole di commosso rispetto e profonda riconoscenza,stima...forse perchè abbiamo bisogno del talk show alla Benigni per apprezzare Dante oppure del teatro di Dario Fo per scoprire qualcosa del nostro MedioEvo,ma...scomparsi loro che resterà ?
ve lo dico io,resterà l'amarezza,la malinconia di chi ha conosciuto la cultura attraverso Vittorio Gasman,De Sica,Toto,Tognazzi,Peppino de Filippo,Sergio Leone,Fellini,e infiniti altri protagonisti della cultura italiana come mai era avvenuto prima e celebrati nel mondo.
Scomparsi loro era lecito supporre che almeno una piccola,modesta radio potesse conservarne la memoria e non solo di loro...
Una utopia,un sogno per tanta pseudo imprenditoria nazionale in cerca di "gloria" l'idea di una radio sia pure che corra anche solo sulle onde del web...meglio un giornale o una televisione,la sua lode,il suo talento nelle celebrazioni è risaputo immenso, eppoi vuoi mettere come imbriglia bene questa villana plebe impossibile ad amministrarsi?
Per poter ascoltare France Culture occorre scaricare Real Player
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)