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venerdì 26 giugno 2009

I disegni per il cinema di Bellocchio

"Quaranta disegni, un viaggio dentro la genesi di Vincere, il nuovo film del regista piacentino che racconta la storia drammatica di Ida Dalser, madre di Benito Albino Mussolini, figlio riconosciuto e poi rinnegato di Benito Mussolini. 40 schizzi realizzati nelle pagine bianche a lato della sceneggiatura. Più che uno story board, una sorta di diario per immagini concepito sul set, che offre un punto di vista originale sui personaggi, su come nasce un’inquadratura, una scena, una composizione di immagini. Ecco allora i ritratti di Mussolini, dei gerarchi, della folla in delirio, ecco Ida Dalser con il figlioletto in braccio, per le vie di Milano, o alle prese con i suoi aguzzini nei manicomi italiani. I disegni sono talvolta accompagnati da annotazioni."
La mostra verrà inaugurata da Marco Bellocchio il 30 giugno alle 19.30 alla Galleria delle Colonne Cinema Edison Parma e rimarrà apaerta fino al 31 luglio. A cura di Solares Fondazione delle Arti che nel 2003 curò la rassegna «Marco Bellocchio: 'quadri' , il pittore, il cineasta»,
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"Due sono gli aggettivi che forse descrivono meglio di altri Marco Bellocchio, uomo e artista: cattolicesimo e comunismo. Due temi contradditori ma complementari, che sono utilizzati dallo stesso Bellocchio per descrivere i suoi pochi quadri rimasti: “A scuola spesso, distratto, disegnavo sui margini dei libri (…) poi da adolescente ho cominciato a dipingere (…). Chagall e l’espressionismo tedesco, Pascoli e i mutilati di Grosz, carri funebri senza cavalli, angoscia senza colori (Munch), madri in carrozzina con i capelli corti (sono ancora donne?) e bambini con il collo spezzato”. Una disperazione compiaciuta, a volte motivata che quando giungerà a Roma, abbandonati i pennelli, riproporrà nei suoi film. Marco Bellocchio si aggiunge così alla lista dei registi-pittori: Zavattini, Kurosawa, Fellini, Ejzenstein, Pasolini, Greenaway, Dennis Hopper, dimostrando come l’arte sia tale a prescindere dal modo di esprimerla."

La galleria

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)