google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: Tutto quello che sai è falso

venerdì 10 aprile 2009

Tutto quello che sai è falso



IL LIBRO CHE RACCONTA LA VERITÀ SULLE MENZOGNE.

IL MEGLIO DELLA SERIE CHE HA VENDUTO OLTRE 100.000 COPIE,
ORA IN EDIZIONE ECONOMICA.

Howard Zinn, William Blum, Greg Palast, Noreena Hertz e altre tra le firme più autorevoli a livello internazionale svelano alcune delle vicende più scottanti e affrontano i temi più controversi, interdetti e falsificati dei mass media.

TUTTO QUELLO CHE SAI È FALSO è l’edizione italiana della raccolta dei migliori saggi, inchieste e testimonianze – curata dal sito d’informazione alternativa Disinformation.com – ed è diventata un vero e proprio caso editoriale.

Un bestseller che, anche in Italia, ha letteralmente rivoluzionato la saggistica. Un libro che, nonostante i tentativi di discredito e le critiche di chi lo ha temuto, ha sostituito al complottismo l’inchiesta rigorosa, sollevando il velo della censura.

Evitando speculazioni e ipotesi, il libro affronta ogni tema con fatti e documenti, smascherando le leggende e le bugie che ci sono state imposte dai media, dai governi, dalle multinazionali, dalla religione, dall'establishment scientifico. Il ventaglio di temi trattati è ampissimo ed è stato questo ciò che ha resto TUTTO QUELLO CHE SAI È FALSO un libro cult. Ora viene riproposto in versione economica, in quanto compendio dei migliori saggi contenuti nei due bestseller pubblicati da Nuovi Mondi.

Non una semplice raccolta, non un semplice un saggio. TUTTO QUELLO CHE SAI È FALSO è diventato l’emblema di un’impostazione critica, caustica, autorevole, indipendente e fedele alle migliori regole di un giornalismo a lungo scomparso sotto le macerie dell’11 settembre, e già in apnea da molto prima.

Dopo aver letto questo libro, ogni volta che leggerai un giornale, guarderai la televisione, navigherai in Rete, ascolterai la radio o ti immergerai nell'alluvione mediatica, comincerai a porti delle domande.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)