mercoledì 6 febbraio 2008
Animalità seconda parte
Un tema che ho consigliato a delle giovani artiste quale ricerca è" l'innocenza dell'animalità",(la quale è ingiustamente percepita come trasgressione)una condizione disprezzata quasi non ne facessimo parte o che viviamo in termini innaturali,nel senso che nell'animale il senso di colpa è assente;poi strada facendo anche perchè il compito si era fatto un po difficile (colpa mia ) abbiamo pensato a un bestiario in cui si fondono due condizioni:l'animale vero e proprio e l'essere umano,lo scopo era giungere ad una nuova figurazione in cui il corpo quale esclusivo elemento fisico decontestualizato dal valore religioso(...) potesse splendere quale splende la ""bellezza animale" nello scatto,nella potenza,nella sensualità etc,confesso che ero ben cosciente che a livello inconscio si sarebbero liberate delle dinamiche "primitive" nell'accezione positiva o piu vicine alla natura(...)e lontane dall'educazione,dall'imprinting culturale.Cosi è stato e con gioia,la ricerca artistica ha assunto una funzione pedagogica e formativa verso l'identità,le ricadute estremamente positive hanno saputo investire in piccola parte il quotidiano(...)questa operazione è piuttosto facile quando si tratta di donne le quali per qualche misterioso motivo sono piu vicine alla natura,forse perchè generano,forse perchè esprimono il proprio genio attraverso il "pensiero magico" seppure con qualche scivolone nella superstizione.L'animalità investe il quotidiano umano prepotentemente,il corpo è negato nelle sue funzioni piu vitali,piu naturali,represso,privato del suo slancio verso il nutrimento(non quello alimentareci si nutre anche di piacere!)cui segue se conseguito la serenità .Questo è uno dei temi che mi sento di proporre perchè venga svolto non certamente in termini sentimental-animalista(anche gli animali hanno un anima...) ma piuttosto nell'ottica di una pulsione interna all'uomo e legittima ,rappresentare l'animalità in tutti i contesti e relazioni attraversate dall'uomo,dalla sessualità,dall'eros sino alla gestione del territorio in termini (metropolitano) metaforici.Oppure,potrebbe essere una traccia ulteriore una ricerca sulla parentalità(che è utile affermare per stabilire un punto fermo Evulozionista e non il fantasioso "disegno intelligente") la quale passa sempre attraverso un bestiario immaginario(come in uso nel 600),fusione di corpi;metafora del rapporto che lega il divenire l dell'animale agli occhi della scienza.Controbestiario anche per rivalutare un infinito ordine di valori,utilità in antitesi al ritorno del "pensiero magico" in forze,intenzionato a restaurare un ordine antico sanguinario e maleodorante.E per chi non lo rammenta i famosi processi ai gatti neri accusati di "amicizia" col diavolo!La rappresentazione animale puo anche essere intesa in termini di proiezione di un proprio fantasma o pulsione/aspirazione e ricordo di aver parlato a A. di una possibilità di ritrattistica affiancata all'animale feticcio del committente...(in stile Surrealista)se è possibile questa operazione che richiede l'apporto del "dizionario dei simboli e dei misteri" vuol in una qualche misura, l'opera che ne scaturisce...farsi pozione,lenimento magico,inconscio,medicina!Scopriremo forse un giorno il potere lenitivo di certe immagini cosi come liberano"certe parole".Mi scuso per l'eccesso di sintesi e per il modo rozzo con cui espongo queste tracce di una questione che merita ben altri toni,spazi e dettagli.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)