nomadismo non luogo...
Non mi stupiscono le recenti odiosie polemiche sui Rom,sugli zingari nel nostro paese,non mi soffermo sui comportamenti razzisti e xenofobi,ma su un fatto:sono nomadi,come gli Ottentotti del Sud Africa,come i Tuareg,come i Beduini della penisola Arabica...e infiniti altri popoli,come tutte queste civiltà,culture essi portano con se la propria ricchezza,una ricchezza che per forza di cose ha un peso(...)un limite dunque,constatazione:ce lo vedete un Bil Gates,un Berlusconi portarsi dietro tutta la loro ricchezza,proprietà?!Voglio dire che la loro esistenza mi suggerisce la possibilità che possa esistere una società meno consumista,sprecona,con una maggior ripartizione delle risorse,meno ricca(ma piu ricca nei valori che contano)certamente meno egoista,la qualità del nomadismo,in tutte le sue vesti,significati non puo che arricchire la visione e la sensibilità personale dell'artista.Toccare tutti i luoghi e "nessuno" perchè apparteniamo alla terra ma la terra non ci appartiene(...),constatiamo negli U.S.A che milioni(...!)di persone si spostano ogni anno per esigenze di lavoro etc,constatazione :sempre piu le nostre società divengono mobili e con immensa fatica visto il peso di cio che devono trasloccare,si opta un po stupidamente di spostare solo le persone (sic!)e si moltiplicano i beni da"acquistare"...Non sarebbe meglio ridurre le dimensioni della ricchezza,ripartirla piu equamente per poterla trasportare con se piu agevolmente?Investire piuttosto che nella proprietà sui valori relazionali?Non sono forse le relazioni alla base della felicità attraverso le emozioni?Il "corpo" trae godimento reale da un oggetto?Credo che nella scientfiction degli anni 50 c'era un libro che parlava di città intere con milioni di abitanti che si spostava di qui e di là,alla Mad Max. Noi pittori,artisti in generale non è da poco che pratichiamo il nomadismo con i nostri atelier itineranti,le personali,i viaggi e questa benedetta immaginazione che rifiuta ogni ancoraggio.
mercoledì 23 gennaio 2008
Nomadi
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Appunti sparsi,
Scandalo e provocazione
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)