Questione di pelo
Da qualche anno a questa parte la produzione pornografica di Holliwood ha invaso il mondo con il suo squisito punto di vista neopuritano,hanno deciso di dichiarare guerra al pelo (...),si a quello cosi ci capiamo subito sozzoni ! Indubbiamente l'anglosassone medio e non solo (...) alquanto frustrato,nevrotico,alienato ha necessità di una immagine verginale,infantilizata diciamocelo innocua(e magari sottomessa) della donna,della pornostar.
Abbiamo in un non lontano passato l'immagine fiabesca,da fatina di una Cicciolina e piu di recente abbiamo Stoya,sempre in comune l'assenza del pelo e siamo giunti anche allo sbiancamento della corona dell'ano in gergo "culo di gallina",viene per cosi dire plasticato,reso inofensivo in relazione a quanto suggerisce in termini di animalità.
Il prodotto si vende bene,è rassicurante e tutto quel peccato(...) che si cela nella "foresta"con il suo incantamento animale,il suo afrore, fugato dall'accorto uso delle luci,anche un po di colore non guasta(e fra un po lo ritoccheranno con photoshop),tutto il possibile per allontanare una certa sgradevole sensazione di "sporco" o di animale.
Ad alcune lasciano esibire una specie di pizzetto,ma la regola ormai generale è niente pelo! La pelliccia magari si...perchè fà animala"! E pensare che alla fine della Seconda guerra mondiale a Napoli,nel 45 le puttane esibivano sempre vistose posticcie parrucche di folto pelo, ora nere come la pece ora bionde,la clientela abbondava e si capisce a chi piaceva il posticcio biondo (le truppe di colore americane) .Credo che in un film che si ispira a "la pelle" di Curzio Malaparte l'episodio sia citato.Non c'è dubbio i tempi cambiano,personalmente,artisticamente parlando credo che optero sempre per il pelo,per la natura animale della copula la quale mi fa sentire Natura,parte della Natura e molto meno parte di un artificio puritano che vilipendia quanto è piu natura,corpo,Eros.
Ad ogni buon conto dubito che Napoleone oggi chiederebbe alla sua Giuseppina Bonaparte : "...sto arrivando,smettila di lavartela,lo sai che amo tanto quella tua puzzetta..."!
A chi cerca ispirazione per qualche buon quadro consiglio (se lo hanno tradotto):"di Michel Onfray "Teorie du corps amoreuxe" (Teoria del corpo amoroso) gli artisti da sempre traggono opere d'indubbia profondità dall'Eros e lo elevano a pulsione,dinamica assoluta e protagonista irrinunciabile nella vita dell'essere umano,basti pensare alla crudezza,alla brutalità con cui tratta il tema Pablo Picasso (...)
Sopra "l'origine del mondo" di De Courbet * Il primo proprietario del quadro L'Origine del mondo, con ogni probabilità il committente stesso della tela, fu il diplomatico turco-egiziano Khalil-Bey (1831-1879). Personalità eccentrica della Parigi bene degli anni sessanta del XIX secolo, mette insieme, prima di essere rovinato dai debiti di gioco, un'effimera ma sorprendente collezione, dedicata alla celebrazione del corpo femminile. In seguito, si hanno poche notizie certe sulla sorte e sui proprietari del quadro. Fino al suo ingresso nelle collezioni del museo d'Orsay nel 1995, L'Origine del mondo, che faceva allora parte della raccolta dello psicanalista Jacques Lacan, rappresenta il paradosso di un'opera famosa ma poco vista.
Questo quadro, finalmente esposto senza veli posti a coprire le parti intime, torna ad occupare il posto che gli spetta nella storia della pittura moderna. Tuttavia, esso continua a porre, in modo inquietante, il problema dello sguardo.
Corpi disamorati
Confesso che ho amato e ancora amo lo splendore,la luce delle Icone,la loro ieraticità e lo straordinarioa fattura,tecnica dell' esecuzione,forse l'immaginario in cui affondano queste opere d'arte ha poco a che fare con il modello estetico dominante nella moda di oggi e che tante tragedie produce(...)Personalmente credo che le quattro checche (senza nessun offesa per l'omosessualità) che manipolano il gusto e lo impongono inconsciamente odiano profondamente l'identità femminile,la percepiscono in termini di rivalità (forse) e comunque valicano un limite estetico spingendo la percezione giu per la china della pulsione di morte.Semplice sarebbe che questi individui "accettassero la propria condizione liberandosi di una colpa che richiede espiazione (indotta dall' imprinting cultural religioso) e che invece rigettano con violenza sottile su un corpo che invidiano,che vorrebbero fosse il proprio per espiare in grandezza e decadenza (...) e comunque torna utile che espiino altri al posto loro,in conclusione, personalità fragili sulla stessa lunghezza d'onda delle loro vittime (...) e accomumati nel disamoramento dei corpi.Che c'entra con l'Arte ? C'entra eccome qui passiamo dall'olimpicità di Michelangelo Buonarrotti al mistico teologico ieratico da Anoressia delle Icone, alle immagini di Botero che onoro con un corpo vero oltre Rubens giusto per celebrare il consumismo onnivoro,effimero dei nostri giorni.
0 commenti:
Posta un commento
"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)