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martedì 25 dicembre 2007

Il nerocolore

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S
ono almeno trentanni che consiglio agli avventurosi che desiderano intraprendere la pittura a Olio di eliminare (almeno in un primo tempo)il nero dalla loro tavolozza,non tanto perchè gli venga meno la mia stima ma piuttosto perche sporca,ingrigisce,spegne,acida,deprime gli altri colori alla minima contaminazione.Credo che soltanto gli spagnoli sappiano manipolarlo e trarne tutte le qualità, il mistero....e Tiziano,e insomma tantissimi altri,cio non toglie che chi è alle prime armi dovrebbe fare un po attenzione,si rischia parecchio il lato melanconico,triste della luce e la tentazione delle ombre pesanti espressioniste (intrise di peccato,di colpa)rasenta il fascino dell'incubo.Sopratutto qui lo dico e lo ripetero spesso...non ci sono regole,come piace a voi dunque...Uno dei miei amici piu cari era solito dirmi riguardo al nero che:" i colori sono tutti fratelli",assolutamente d'accordo tantopiu che il "colorismo"non puo prescindere dalla "notte piu buia".Una constatazione di lunga data è la presenza del nero,pesantissimo nelle ombre dei dilettanti allo sbaraglio(...)Suppongo sia dovuto ad una fase depressiva piuttosto accentuala,spingerli ad eliminarlo ha dell'autoterapia,è d'obbligo scoprire altre tinte,altri colori per la bisogna e per conseguenza invertire gli automatismi di proiezione:sono-depresso-e non-riesco-a-dipingere-triste! Ne consegue l'obbligo ad applicare un altro umore,stato d'animo sia pure meno"grigio" e comunque una fase depressiva è ben altra cosa di una fase melanconica,la differenza che corre tra un tunnel senza uscite e una giornata particolarmente piovosa.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)