Las meninas di Velasquez
Non sono la persona piu indicata per parlare del grigio,dei toni grigi,dei grigi colorati che,non sono come a prima vista si potrebbe credere le gradazioni che vanno dal nero al bianco!Ma una certa vibrazione del colore appena attutita,non il colore puro e squillante ma quale ne risulta da una qualche contaminazione.Piu nello specifico sono toni grigi tutte quelle gradazioni un poco spente che restano sulla tavolozza (secca)dopo averla ripulita,svuotata del grosso del colore fresco.Questi toni cosi naturali,affascinanti,secchi,con una luminosità opaca stupendamente vissuta talvolta appena percepibile (sembra che il tempo abbia usato la luce di questi toni)sono difficilissimi da ottenere quando lo vogliamo e se esistono cio è dato dalla casualità dei giochi che si svolgono sul crudo pezzo di legno.Se osserviamo attentamente la natura scopriamo ben presto che i toni grigi colorati predominano su tutto con rarissime eccezioni (...)Scopriamo che un tono colorato(un grigio) ha una luminosità speciale(umana) e ben piu alta di un tono,di un colore puro(eppoi sà di nuovo di pacca!) il quale salta un po troppo all'occhio rispetto a chi gli "stà accanto"squilla,penso che al contrario i grigi colorati(li chiamo cosi)manifestano ciascuno la propria individualità pur se percepiti nel loro insieme.Per farla breve i colleghi piu sensibili al desiderio di immettere il grigio nei loro lavori consci della difficoltà hanno elaborato,inventato delle scorciatoie che hanno del geniale.Ne cito una,dipingono con un pennello a pelo duro (porco)che lascia tutta una serie di solchi (da mezzo mm in su che io chiamo filigrana del quadro)in cui la luce creerà dell'ombra,a distanza lo spettatore percepirà quanto desiderato dal colorista.Oppure velano con uno strato trasparente,quasi impercettibile il tutto in modo da spegnere quello splendore che sà di artificio.Personalmente questo problema è la mia dannazione,trovo che i grigi colorati,ad esempio quelli presenti nelle cattedrali,una gamma infinita di "ombre"suggeriscano appieno un che di spirituale.Azzardo che forse è il tempo che viene immesso nel colore cosi come lo vorremmo intendere,il vissuto,una sorta di melanconia triste (umana) che è dolore e...terrore perchè è il fascino della perdita,della finitezza(morte)"brillerai per un istante",questo dice il tono grigio,non è una supernova che esplode per far nascere nuovi mondi,pianeti,comete etc...E l'energia che precipita e genera meravigliosa materia.Tecnicamente sarebbe possibile preparare questi colori facendo un certo tipo di mescole,anche a casaccio e vi assicuro che ci vuole del coraggio (con quello che costano)perchè il rischio di mescole assurde è forte.Picasso e altri a quanto mi hanno riferito erano usi mescolare la cenere al colore,qualcuno parla della segatura e insomma anche in questo pare che non ci siano regole assolute,dunque come pare a voi.
lunedì 24 dicembre 2007
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)