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sabato 21 agosto 2010

LO ZOO DI CALDEROLI "CON QUALCHE ISLAMICO DI PASSAGGIO DI NUTRO L'ORSO E LA TIGRE !"

Ho trovato questa notizia su Blitz.it e francamente mi ha lasciato sconcertato,ancor più perplesso il fatto che nel social che frequento (uno dei più conosciuti) e in cui agisce e scorazza una pattuglia di animalisti sfegatati talvolta indulgenti (...) nessuno che ne abbia parlato,non un cenno o un fruscio,anzi Hago ha segnalato un articolo,a mio parere modesto.
Si tratta (se non avete consultato il link in alto) dello Zoo privato del Ministro alla semplificazione Calderoli.
"Roberto Calderoli ha uno zoo. Non nel senso di parco aperto al pubblico, ma nel senso che nel “giardinetto di casa” tiene bestie selvatiche che normalmente si vedono o in natura o negli zoo. Il ministro per la Semplificazione Normativa è appassionato di animali. Ha anche lo spazio per tenerli, perchè dispone di un ampio bosco nel Bergamasco, e non si fa mancare nulla. In passato ha avuto anche una tigre, ma ha dovuto rinunciarvi perchè il tigrotto, una volta cresciuto, gli ha divorato un cane,continua a leggere..."
Non ne ha parlato persino quel tale Lorenzo Croce presidente dell'AIDA notoriamente intento a fabbricare bufale e denunce contro denunce (per quello che costa la carta bollata) e comunicati stampa inventati di sana pianta per acquisire visibilità mediatica ai fini del proselitismo e suo malgrado l'acquisisce soltanto quando qualche animalista tradito lo riempie di botte e lo spedisce all'ospedale!
La qual cosa mi dà molto da pensare,si fosse trattato della solita amata simpaticissima bestiolina turturata a morte da una banda di criminali la notizia sarebbe già da un pezzo in home,ma trattandosi di uno zoo privato tenuto da un ministro dev'essere parso inutile a molti parlarne oppure si tratta di una banale questione di "rispetto".
Io invece trovo che detenere animali protetti e le cui convenzioni internazionali sono state sottoscritte anche dal nostro paese sia un reato,qualcosa da stigmatizzare severamente specie se questa discutibile condotta,o sindrome del collezionista (...) vede come protagonista assoluto un Ministro della Repubblica!
Nell'articolo (che potrebbe essere un po enfatizzato,purtroppo succede) si parla di un'Aquila,di un Orso,di alcuni Lupi,di una Tigre...
Al riguardo vorrei fare alcune osservazioni,porre delle domande,la prima: è legittimo detenere animali protetti o in via di estinzione ?
Legge 13 marzo 1993 n.59 "Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 12 gennaio 1993 n.2 recante modifiche ed integrazioni alla Legge 7 febbraio 1992 n.150, in materia di commercio e detenzione di esemplari di fauna e flora minacciati di estinzione.
 La seconda i suddetti animali godono di tutte le condizzioni ottimali richieste dalla loro stessa natura?
La Tigre che ha sbranato il suo cane me lo fà dubitare...
Anche se il ministro potrebbe replicare che nutre adeguatamente il suo Serraglio lasciando entrare di tanto in tanto (con la persuasione occulta) un terrorista islamista nel parco (...) il suo senso dell'humor e il suo sarcasmo sono leggendari.
Allego qui il link di una parte della legislazione (Convenzione di Washinton o CITES) sulla detenzione degli animali esotici (...)
La terza:dal punto di vista animalista dopo aver fatto una battaglia ventennale contro i Circhi e gli zoo obbligando molti Circhi a chiudere (...) è accettabile la collezione personale,la detenzione di animali considerati anche pericolosi per l'uomo?
Di quale privilegio gode la figura di un ministro importante rispetto ai comuni mortali,al cittadino comune?
Non sarebbe la prima volta che un animale esotico (...) viene sequestrato regolamenti alla mano dalle autorità pubbliche,la cronaca abbonda di episodi eclatanti per non parlare dei cani pericolosi per i quali è vigente una strettissima legislazione che ne scoraggia la detenzione (...).
Infine una osservazione di natura psicologica,nell'articolo si dice che Calderoli spara di tanto in tanto per diletto ai topi (...) Mia moglie fece costruire per la sua piscina una zatterina proprio per evitare che vi affogassero i topi,al mattino la zatterina veniva accostata al bordo e i topolini fruuut filavano nell'erba alta;in India abbiamo templi ad essi dedicati (allego le immagini) ebbene non mi pare una condotta degna di qualcuno sensibile alle istanze animaliste,all'affetto che si deve portare per i mammiferi per via della strettissima parentalità genetica che ci lega ad essi (...) proprio questo fatto mi fà pensare che siamo al cospetto di una volgare,grottesca manifestazione di potenza nella sua accezzione più negativa o al complesso "sindrome di Dio" essa vuole che in mancanza di schiavi estatici e adoranti nel proprio giardino "Paradiso" ci si accontenti del serraglio,delle "curiosità" o nello specifico di bestie feroci assoggettate (...) per fornire di se una immagine di potenza e "regalità",potenza...ne più ne meno dei Narcos o dei mafiosi che tengono Tigri e leoni nelle loro ville,abbiamo avuto casi simili anche in italia;se è cosi mi pare allora che il Ministro Calderoli dia di se una immagine estremamente negativa;spero vivamente che una associazione animalista seria faccia sentire la sua voce.

L'Aquila Reale
 Roberto Calderoli ha uno zoo. Non nel senso di parco aperto al pubblico, ma nel senso che nel “giardinetto di casa” tiene bestie selvatiche che normalmente si vedono o in natura o negli zoo. Il ministro per la Semplificazione Normativa è appassionato di animali. Ha anche lo spazio per tenerli, perchè dispone di un ampio bosco nel Bergamasco, e non si fa mancare nulla. In passato ha avuto anche una tigre, ma ha dovuto rinunciarvi perchè il tigrotto, una volta cresciuto, gli ha divorato un cane. Ora comunque, spiegano persone che conoscono bene la tenuta del ministro, a casa Calderoli vivono stabilmente due lupi. Non si tratta di due pastori tedeschi, ma di due lupi marsicani, una femmina, Triglia, la più aggressiva, e un maschio, più mansueto, di nome Matteo.
Il ministro avrebbe ricevuto i predatori da un ufficiale dei carabinieri di stanza in Abruzzo, che teneva con sè due lupi per diletto personale. Una volta andato in pensione, il graduato si è portato a casa anche gli animali, cui si era ormai affezionato. La femmina, però, era incinta e così l’ufficiale ha regalato due lupacchiotti al ministro. Oltre ai lupi, ogni estate nella tenuta del ministro arriva Maggiore, un’orsa da due quintali e mezzo, di proprietà di una parente, che la porta a passare le ferie al fresco nel bosco sulle Orobie. L’orsa, pare, non è aggressiva ma, essendo un animale da 250 chili, ha un appetito robusto.
Per sfamarla, i Calderoli si sarebbero accordati con un ristorante-pizzeria vicino a casa, che cede loro gli avanzi affinchè possano rifocillare il plantigrado. Nella tenuta vivono anche dei cani, per la precisione quattro pastori del Caucaso (Barabba, Calzino, Nerone e Bianca), che hanno appena dato alla luce una dozzina di cuccioli. Il pastore del Caucaso è un bel cane di grossa taglia, 75 centimetri al garrese, utilizzato nei luoghi di origine per proteggere le greggi dagli attacchi di lupi e orsi. In casa Calderoli vive anche un pony, Fabio. Ma la lista degli animali che hanno popolato la tenuta dei Calderoli è lunga: c’è stata una scimmia, Cito (era un maschio); un’aquila reale, Cecco; un pappagallo, un’enorme ara macao che ha distrutto le tende del salotto (in assoluto l’animale che ha fatto più danni in casa Calderoli); svariati pesci, tra cui dei lucci, che hanno nuotato per qualche tempo in una piscina gonfiabile nel giardino del ministro.
Nella tenuta abitava anche una volpe, Alfonso, cresciuto in casa Calderoli dopo che il padre del ministro, un appassionato cacciatore, aveva ucciso la madre durante una battuta: il volpacchiotto è cresciuto allattato dai cani. Anche Alfonso ha dato qualche grattacapo al ministro, che pare sia stato morsicato al viso dal canide (pure i lupi, prima di venire addomesticati, gli hanno più volte azzannato i polpacci). Nella tenuta vivono anche delle vipere, autoctone, e tanti topi, gli unici animali cui si dice che il ministro ogni tanto tiri con il suo fucile.

Un Lupo
L'Orso
La Tigre




Rajastjhan, tutti i colori dell'India Clic sull'immagine per accedere alla galleria:Topi bevono il latte donato dai fedeli nel tempio Karni Mata di Deshnoke, Rajasthan.

Poco più grande dell'Italia (340 mila chilometri quadrati) e poco meno popoloso (56 milioni), il Rajasthan è il più grande stato dell'India e ne concentra colori, forme, orografia e costumi. Tra i "da vedere", la capitale gioiello Jaipur (la città rosa con i suoi splendidi palazzi), il deserto Thar e due celebri riserve dove è possibile vedere le tigri, Ranthambore e Sariska. Ecco alcune immagini

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