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sabato 13 ottobre 2012

SABRINA GUZZANTI RIFLESSIONI SULLA SATIRA

 
Qualcuno ha avvicinato la querela per diffamazione del trota,Renzo Bossi che ha colpito con relativa sentenza di colpevolezzail blogger Michel Abbatangelo al caso di Sabrina Guzzanti.

Ne parlo per cenni brevi qui sotto limitandomi a riportare l'approfondimento via link e soffermandomi su quello che ritengo possa essere un punto in comune tra i due casi.
Mi sempra sia assodato che il web,la rete con i suoi milioni di blog esprimano e comunicano certo ogni genere di informazione e approfondimento ma per quanto attiene alla sfera politica essa è ampiamente correlata di aspetti emotivi non indifferenti (collera,rabbia,indignazione,scandalo) neanche tanto nascosti in termini di commento personale alla news (bella scoperta direte voi !)
Mentre sui media tradizionali i fatti sono separati dai commenti,tuttalpiù un provvidenziale uso delle virgolette e fermi li;senno casca il mondo !
Ora giunti a questa constatazione ci si puo chiedere tranquillamente se i politici,la politica possa o sappia apprezzare questi "contenuti" emotivi,soggettivi,quando sà benissimo il peso che hanno avuto in tutte le rivoluzioni in termini di sentimento diffuso !

Secondo aspetto il web,un pentolone in ebollizione perpetua (...) è il luogo privilegiato da cui è partita l'ondata "dell'antipolitica"  (mi riferisco a Grillo e al suo blog) non alla sub-cultura del padanistan) 
Antipolitica,termine estremamente controverso come se ci fosse una protesta buona e una cattiva (...) e che stà all'obbiettivo della protesta di legittimarla,accettarla o meno (da ridere).
Il web è il luogo in cui si consuma prevalentemente un rito teso ad esorcizare l'aggressione perpetua dell'informazione in sè e per se,aggressione nel senso che la cronaca o l'attualità politica di denuncia (...) sconvolge destabilizza la sensibilità della società civile oggi perplessa,confusa, choccata,smarrita dalle spropositate dimensioni della corruzione nel "belpaese" !

Infine a livello "inconscio" forse nella magistratura c'è la consapevolezza che in una qualche maniera la pentola a pressione (web) costituisce di per se un pericolo o interpreta l'ansietà,l'angoscia che pervade la classe politica in questo momento storico.
Per la verità la classe politica da mo considera eversiva ed estremamente pericolosa l'interconnesione istantanea che puo stabilirsi fra milioni di persone intorno ad una notizia.
E qual'è la comunicazione,la modalità a tutti accessibile (anche all'analfabeta di ritorno) che incarna più di altre il pericolo perchè incontrollabile e per di più con limitatissime possibilità di replica ?
La satira ! 
Prova ne è la sua copiosa presenza nei social.


Prologo: questo è il paese che ha amato e perseguitato la satira a 360 gradi come nessun altro giungendo a livelli parrosistici e deliranti,basti pensare senza andare troppo indietro "al male" o a Giovannino Guareschi (scrisse Don Camillo ), è stato uno scrittore, giornalista, caricaturista e umorista italiano. 
È uno degli scrittori italiani più venduti nel mondo: oltre 20 milioni di copie,nonché lo scrittore italiano più tradotto in assoluto. 
In qualità di direttore responsabile, fu condannato per "vilipendio al Capo dello Stato" (insieme a Carletto Manzoni, autore disegnatore della vignetta) a otto mesi con la condizionale, che scontò più tardi con la detenzione in appendice al "caso De Gasperi.
Altri tempi,oggi in un caso similare Sallustri e company "solo Farina del mio sacco" trovano ampie trasversali solidarietà tanto che la galera non la faranno !
Pur Vero che lo spione Renato Farina non faceva satira...cioè,reclamava solo la pena di morte per un magistrato !
Nell'immediato dopoguerra,nella mia generazione il leggendario "il male" si becco oltre 100 processi e querele a non finire;trovate un solo Boss mafioso o un camorrista preso di mira cosi,una fatwa forse è più accettabile !
Dunque non c'è solo la fucilazione alla Pinochet o la tortura quale mezzo di dissuasione dalla "vis comica e satirica" !
Una storia triste nei media;infinita,impastata di codardia,viltà,opportunismo appiattimento al potere e negli italiani di passione per quell'umorismo che scatena la risata liberatoria e riscatta impotenza e sudditanza .

 "A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi. Ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta lì perché t'ha succhiato l'uccello, non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare non la puoi mettere alle Pari opportunità perché è uno sfregio".
              Sabrina Guzzanti

Ho come l'impressione che questo "spettacolo" non sia satira in senso stretto, obbedisce ad una necessità psicologica di sfogo è la classica reazione ad un carico emotivo insostenibile (come ne ho accennato sopra)  Dario Fo alla voce satira di Wikipedia ne dà una bellissima definizione,imperdibile,il "perito di parte" irrinunciabile per chi "innavertitamente" finisce negli ingranaggi attivati dalla spregiudicata vendetta del potere.
" La satira non puo essere solo derisione,inventiva ed è imprescindibile il contenuto pedagogico,formatico,etico e culturale..."
Riassumento per lui la satira non ha nulla a che fare con la derisione quantunque dopo oltre 2000 anni di storia il concetto si è immensamente allargato,evoluto,lo dico gentilmente,c'è un intellettuale esperto del ramo letteratura,chesso da Dante Alighieri a Boccaccio o all'Aretino capace di illuminarci e magari esplicitare come si fà con i bambini alla magistratura e al legislatore e a noi infine cosa sia la satira oggi,capace di aggiornarne il senso ?
Intanto prendiamo atto di come interpreta la satira la Cassazione:


« È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene. »
 (Prima sezione penale della Corte di Cassazione, sentenza n. 9246/2006)

Si perchè la società civile è in questo momento di caos un po smarrita,sperimentiamo inconsapevolmente di tutto (...) daccordo,tempi feroci mà ogni tanto stiamo un po zitti e ascoltiamo qualcuno,qualcuno che ci illumini,anche sui media travolti dall'affastellarsi,susseguirsi degli avvenimenti politici in un anno questo da infarto !

E certo una recitazione quella della Guzzanti con una costruzione logica strettamente concatenata alla realtà,alla attualità politica per essere precisi,tuttavia non c'è la parodia ne l'humor,uno sfogo,terrificante rabbioso,una inventiva politica di denuncia un insulto corrosivo gettato li con indignazione ,disprezzo e sarcasmo ! 

Ma le prove che avrebbero dovuto accompagnare lo "sfogo" non sono mai saltate fuori;non è che ci si sono messi di buona volontà a cercarle (...)  poi che importa ormai il personaggio Berlusconi era sputtanato a vita,lui ci metteva volentieri del suo come con la D'Addario o l'incredibile commedia a "101 piazze" delle Olgettine con Ruby e la Minetti,Lele Mora,Emilio Fede e compagnia bella.

Assodato che all'epoca il Presidente del Consiglio faceva di tutto per avvalorare che ci fosse effettivamente qualcosa da nascondere,vedi la storia delle foto di Zapaddu (hard?) di Villa Certosa di cui venne proibita la pubblicazione in italia con decreto d'urgenza (...) delle intercettazioni e delle trascrizioni sulla "carfregna" mai nomignolo fù più azzeccato (...) il pettegolezzo riportava che tutte le redazioni le possedessero (le trascrizioni perchè le intercettazioni vennero distrutte) ma impubblicabili per decreto legge d'urgenza se ben ricordo (...) 
Mi pare ci fosse anche il padre della Guzzanti a gettare benzina sul fuoco (lui e il suo blog nessuno l'ha  querelato (chissà perchè,solo per l'immunità parlamentare?)

Sabina Guzzanti vs Mara Carfagna è probabilmente l'invettiva più insultante e violenta pronunciata da una attrice all'indirizzo di un personaggio politico,una controversa carriera quella di Sabrina Guzzanti. 
Manifestazione "No Cav" di piazza Navona ,sul palco,visibilmente furiosa eccitata dalla presenza di una folla oceanica nonnostante la proffessionalità inciampa e si imbroglia due o tre volte,non è da lei (...alludo sempre al carico emotivo) si scatena in un attacco furibondo contro la Ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna (wow le donne quando ci si mettono) nelle settimane precedenti il suo nome era circolato a proposito delle intercettazioni "torride" che coinvolgevano Silvio Berlusconi,rammento che fù questo blog a denunciarne
la presenza in Emule limitandosi a renderne la cronaca,all'indomani qualcuno le rese pubbliche su un sito estero e li sono ancora a futura memoria.
Facciamo un passo indietro,per onestà,la satira qualche volta crea vittime innocenti (...) un caso di satira in cui c'era il fumo e non l'arrosto,si concluse con una carriera politica spezzata !

Il caso de Il merlo giallo, rivista satirica che ebbe un breve momento di celebrità nel 1953: per mezzo di una vignetta sollevò dei sospetti sul coinvolgimento di Piero Piccioni nel caso Montesi. Il giovane ne uscì in seguito scagionato ma il padre, il Ministro degli Esteri Attilio Piccioni, ne ebbe la carriera politica gravemente compromessa.

Ecco grossomodo e con un po di confusione e qualche giro di troppo volevo suggerire che ci sono aspetti ed attenuanti di cui sarebbe onesto tener conto quando si processa la satira (...) il carico emotivo cui è soggetto l'inconscio collettivo di un paese in situazioni in cui le contradizioni emerse sono spaventose e dilaniano la viva carne della società civile.
Se in quella occasione sabrina guzzanti fosse stata zitta forse l'incazzatura collettiva avrebbe assunto altre forme,più violente ! 
La riflessione è aperta e ben lungi dal chiudersi...
Dobbiamo ancora prendere visione delle motivazioni di entrambe le sentenze,quella dlla Guzzanti e quella di Abbatangelo...




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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)