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venerdì 22 giugno 2012

SCANDALO FORMIGONI COMING OUT NELLA MOSTRA AL PIRELLONE

 
 AGGIORNAMENTO IMPORTANTE:
Sembra che l'Espresso.it ed io siamo incorsi in una svista ! 
L'opera sopra sarebbe l'autoritratto dello stesso artista !?
Vi allego qui sotto una delle opere in cui si è autorappresentato,la somiglianza è notevole,mi resta qualche dubbio continuo a identificare nell'immagine Formigoni (...) per dovere d'informazione aggiungo  l'autoritratto dell'artista senza cancellare il mio post. 





Si dice che Formigoni da Presidente della Regione sia da sempre sensibile all'arte,il minimo per un filosofo (pur restando vero che il mio cane ne sà più di lui...) pero stavolta scivola su una buccia di banana estetico-artistica permettendo l'esposizione di un opera la cui piaggeria verso il potente è nel suo splendore manifesta tanto l'artista ha ceduto nella rappresentazione alla volontà del committente !
L'ultima mostra, appena inaugurata, s'intitola "Apokalips" tra le righe in inglese il titolo suona più alla moda,meno polvere sul termine (...)  il tema  ovvio è " l'Apocalisse " quasi una proiezione metaforica del suo attuale malessere politico.
L'artista Doriano Scazzosi (un nome tutta una carriera) formatosi all'Accademia di Brera...insomma lo devo specificare  perchè l'opera sembra uscita dritta dritta dalle illustrazioni d'epoca del " Corriere della Domenica" di Walter Molino (...) e qui casca l'asino,cioè il quadro;sta puttanata è una banalissima illustrazione di un virtuosismo tecnico e coloristico d'eccezione mà in termini artistici e concettuali una boiata !
Due volte boiata perchè l'artista sà benissimo (il gossip ormai è ufficialmente omologato) che il committente è un supposto gay,perchè dunque cedere alla pulsione di morte masochista, tipica di certe autorappresentazioni omosessuali ferme allo stadio anale scivolando sul mieloso struggimento dolorista in salsa cristicola ???
Perchè anche l'artista è gay ?
Sull'Espresso che ne dà notizia  e parla di un ambizioso monumento alla vanità paragonando l'opera al  600 !
Non mescoliamo la lana con la seta per favore !
L'artista è un banale illustratore di talento punto e basta e la rappresentazione quantunque essi dicano non ha un cazzo a che fare ne con la fede ne con la mistica,è una banale composizione dolorista da immaginetta semmai con un pizzico di new age nel personaggio che crede possa scaturire dalle sue mani la luce rivelatrice o la rivelazione,la benevolenza della divinità !
Peraltro il valore comunicativo e mistico del palmo delle mani aperto è comune nell'islam...
In breve nonnostante Brera l'artista si comporta come se Caravaggio e il suo realismo tragico fosse un viale dove si danno appuntamento le peripatetiche !
Curiosa la rappresentazione dell'epidermide di "Forminchioni" come spregiativamente lo hanno soprannominato quelli di Dagospia (...) in una modalità al femminile,epidermide trasparente,verginale,luce violina e vivida con pallore da zombie (quando mai la grazia è cosi tragica e lugubre e fredda signor filosofo ?!) in opposizione al rossore dello spasimo sofferente,la diffusione del tono da ematomi dovrebbe darci la misura dello spirito di sacrificio del personaggio teso all'emulazione della divinità...insomma per l'artista e per Formigoni la divinità è totalmente priva del senso dell'humor  e ama il pesto !
(Non quello alla genovese)
In realtà la rappresentazione pittorica si esprime in un canone estetico più appropriato alla rappresentazioni delle sante,gli artisti,quelli veri da sempre rappresentano il dolore maschile con una maggior compostezza e pudore non certo con questo trasporto impastato di truce struggimento.
Va da sè che l'opera in sè è più convincente di un coming out e per una volta plaudo al narcisismo melanconico del Presidente della Regione Lombardia !
Parafrasando mi vien da dire " arte gay in veritas "  !

2 commenti:

  1. è una foto?non ci credo!è troppo orrenda!

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  2. secoli e secoli fa,gli uomini non temevano di farsi ritrarre brutti com'erano,e dai ritratti emanava tutta la loro forza di carattere...

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)