google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: LA PEDOFILIA COSTA ALLA CHIESA 2 MILIARDI DI DOLLARI

giovedì 9 febbraio 2012

LA PEDOFILIA COSTA ALLA CHIESA 2 MILIARDI DI DOLLARI

Di che riflettere vero? Una somma spaventosa,essa si commenta da sè (...) le battute fioccheranno a bizzeffe me lo sento (...) l'articolo è interessante tuttavia nulla si sà dei nuovi  percorsi formativi,della pedagogia in vigore nei seminari relativamente alla educazione sessuale dei clerici o dei novizi...
" Il cristianesimo fece bere a Eros del veleno: in realta' egli non ne morì, ma degenero' in vizio " F.Nietzke docet

E si perchè qualcuno dovrebbe rispondere della fabbrica dei Mostri di cui abbiamo quale percezione solo la punta dell'Iceberg...Non sono pochi i Teologi critici su questo aspetto mentre nel mondo laico la sessuofobia cattolica ormai ha assundo dimensioni leggendarie,insomma è ampiamente omologata.


Hoops...! " pedofilia? "

Il flagello degli abusi sessuali nei confronti dei minori e degli adulti vulnerabili è costata alla Chiesa internazionale oltre 2 miliardi di dollari. La stima è stata presentata al Simposio “Verso la guarigione e il rinnovamento” in corso all’Università Gregoriana di Roma. Nella sessione mattutina dei lavori, il promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della fede, ha affrontato il tema della ricerca della verità nei casi di abuso. Il servizio è di Stefano Leszczynski RealAudioMP3

I costi finanziari a carico della Chiesa internazionale per il flagello degli abusi sui minori associati con le investigazioni correnti, e in alcuni casi con le vertenze giudiziarie in corso in parecchie nazioni del Continente africano, oltre che in Austria, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Germania, India, Irlanda, Paesi bassi, Filippine e Svizzera, supera di gran lunga i due miliardi di dollari. Soltanto negli Stati Uniti, ad oggi, i costi finanziari di questa drammatica crisi hanno superato i 500 milioni di dollari. A tentare un bilancio dei danni materiali, e non, subiti dalla Chiesa in seguito agli scandali degli abusi sessuali sono stati Michael Bemi, presidente di The National Catholic Risk Retention Group, Inc., e Patricia Neal, direttrice dell’organizzazione cattolica Virtus. Entrambi i relatori, tuttavia, hanno messo in luce come ad incidere ancor più negativamente sulla Chiesa internazionale siano stati i costi per così dire ‘indiretti’ e quelli non strettamente finanziari, vale a dire: in termini di investimenti mancati in opere di bene e in termini di danno alla missione evangelizzatrice della Chiesa. A sottolineare l’importanza degli obiettivi del Simposio anche per restituire alla chiesa cattolica l’autorevolezza che le spetta è stato nella prima parte della giornata mons. Charles Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione per la dottrina della fede. Nella Chiesa Cattolica non c'è più posto per la "mortale cultura del silenzio, la cultura dell'omertà." – ha detto mons. Scicluna, che ha poi aggiunto - “Chi inganna, chi non denuncia, è nemico della giustizia e quindi della Chiesa". Il promotore di giustizia ha ribadito, inoltre, il dovere della Chiesa di "ascoltare il dolore delle vittime, assisterle, trattarle con dignità". A conclusione di questa terza giornata di lavori la Santa Messa celebrata nella Basilica dei Santi Apostoli e presieduta da monsignor Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli. Nell’omelia riferendosi agli abusi compiuti da uomini e donne di Chiesa ha parlato di fenomeno esecrabile, e citando il Vangelo di Luca ha sottolineato il profondo significato del sacerdozio inteso come compito della premura di Dio a vantaggio dell’uomo.

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