Silvio Berlusconi:“ Non mi sembra sia vietato dalla legge aiutare una famiglia in difficoltà
dove ci sono bambini piccoli, che è costretta ad aiutare un’altra
famiglia e che è passata dall’agiatezza alla miseria anche per colpa
dell’intervento dei magistrati. Aiutare il prossimo non è certo un
reato ”.
Ricchi spiantati e veri poveri Caro direttore, abbiamo appreso che Berlusconi ha dato tutti quei soldi a Tarantini perché «poverino» era in difficoltà. Non aveva da mangiare? Non aveva casa? Non sapeva come soddisfare i bisogni primari della famiglia? No. Niente di tutto questo. Tarantini non poteva più permettersi il tenore di vita a cui era abituato (sic). Ecco perché il premier è intervenuto. Come scusa è anche peggio di quella della nipote di Mubarak, ma anche fosse vero non so proprio come spiegare ai miei figli una storia come questa. Con i quali io e mio marito discutiamo necessità e spese per fare loro capire quello che possiamo permetterci e quello cui invece dobbiamo rinunciare. Abbiamo già abbastanza problemi con adolescenti che devono imparare a crescere in una società in cui l’apparire ha di gran lunga surclassato il più semplice essere e dove sembra impossibile fare discorsi di risparmio e di rinuncia in momenti di così grave crisi che ci ha colpito da vicino facendo perdere il lavoro a me, mamma di famiglia lasciandoci con il solo stipendio di mio marito. Che faccio vado anch’io a suonare il campanello ad Arcore o a Palazzo Grazioli? Lettera firmata Dopo le giornate della gioventù di Madrid con milioni di ragazzi riuniti attorno a Benedetto XVI Mario Vargas Loosa ha scritto su El Pais che una società democratica non può combattere efficacemente i propri nemici, a partire dalla corruzione, se le sue istituzioni non sono saldamente sostenute da valori etici. Bruno Forte, vescovo e teologo ha ripreso queste parole del Nobel per la letteratura domenica sul Sole XXIV. E ha aggiunto: «alla logica egoistica dell’accaparramento bisogna opporre un’educazione alla solidarietà e allo spirito di servizio in vista del bene comune. Al consumismo sfacciato bisogna reagire con una scelta di sobrietà , allenandosi al sacrificio e alla condivisione con i più deboli. Questo avverrà soprattutto con l’aiuto dei giovani che sono il nostro futuro». Mi limito a ricordare il doppio appello dell’ intellettuale laico e del presule. Perché non farne spunto di riflessione e dibattito? Chi ha voglia di discuterne? Genitori, insegnanti, studenti? Fatevi avanti.
Ricchi spiantati e veri poveri Caro direttore, abbiamo appreso che Berlusconi ha dato tutti quei soldi a Tarantini perché «poverino» era in difficoltà. Non aveva da mangiare? Non aveva casa? Non sapeva come soddisfare i bisogni primari della famiglia? No. Niente di tutto questo. Tarantini non poteva più permettersi il tenore di vita a cui era abituato (sic). Ecco perché il premier è intervenuto. Come scusa è anche peggio di quella della nipote di Mubarak, ma anche fosse vero non so proprio come spiegare ai miei figli una storia come questa. Con i quali io e mio marito discutiamo necessità e spese per fare loro capire quello che possiamo permetterci e quello cui invece dobbiamo rinunciare. Abbiamo già abbastanza problemi con adolescenti che devono imparare a crescere in una società in cui l’apparire ha di gran lunga surclassato il più semplice essere e dove sembra impossibile fare discorsi di risparmio e di rinuncia in momenti di così grave crisi che ci ha colpito da vicino facendo perdere il lavoro a me, mamma di famiglia lasciandoci con il solo stipendio di mio marito. Che faccio vado anch’io a suonare il campanello ad Arcore o a Palazzo Grazioli? Lettera firmata Dopo le giornate della gioventù di Madrid con milioni di ragazzi riuniti attorno a Benedetto XVI Mario Vargas Loosa ha scritto su El Pais che una società democratica non può combattere efficacemente i propri nemici, a partire dalla corruzione, se le sue istituzioni non sono saldamente sostenute da valori etici. Bruno Forte, vescovo e teologo ha ripreso queste parole del Nobel per la letteratura domenica sul Sole XXIV. E ha aggiunto: «alla logica egoistica dell’accaparramento bisogna opporre un’educazione alla solidarietà e allo spirito di servizio in vista del bene comune. Al consumismo sfacciato bisogna reagire con una scelta di sobrietà , allenandosi al sacrificio e alla condivisione con i più deboli. Questo avverrà soprattutto con l’aiuto dei giovani che sono il nostro futuro». Mi limito a ricordare il doppio appello dell’ intellettuale laico e del presule. Perché non farne spunto di riflessione e dibattito? Chi ha voglia di discuterne? Genitori, insegnanti, studenti? Fatevi avanti.
Pierangela Fiorani p.fiorani@laprovincia pavese.it
Silvio Berlusconi noto per la sua munificenza regale verso i bisognosi risponde con una lettera ad una vedova con tre figli bisognosa di aiuto..... |
New York Times “ Berlusconi ha pagato 500 mila euro per far tacere un pappone spacciatore di cocaina ”
Credit Foto Stop Censura |
“ Berlusconi paid € 500,000 in hush money to a cocaine-dealer pimp ” che sta per “ Berlusconi ha pagato 500 mila euro per far tacere un pappone spacciatore di cocaina ”
Questa è la prima pagina del ‘Times’ del 2 settembre scorso ... " Cosa starà pensando ? Facile indovinarlo e senza neanche tanto sforzare l'immaginazione: " quanto mi costerà comprarmi quel bollettino parrochiale dell'internazionale comunista ? "
Non che
la reputazione del Times sia proprio intonsa mà insomma un tale affronto
al leader più amato dagli italiani la dice lunga sull'immagine del
paese all'estero.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)