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martedì 16 agosto 2011

Consumo e spaccio di eroina dall'Afghanistan. Sotto inchiesta la Folgore a Livorno


Didascalia originale della foto " qualcuno li chiama eroi "
In un incontro organizzato dalla Sezione A.N.P.d'I. di Monza presso il
Rotary Club Monza Nord di Lissone il 13 febbraio 2001, il Tenente Francesco Tomasina
già comandante di una Compagnia del Rgt. Paracadutisti “Folgore” dell’Aeronautica della R.S.I., affermava:
" Essere Paracadutista in pace è un titolo di coraggio, di passione per il cielo e l’ebbrezza del lancio, ed è anche e soprattutto una distinzione che impone, sempre ed in ogni circostanza, non l’esibizione ma un comportamento civile ed esemplare . "

" E' verissimo. Quando io ho fatto il militare, l'Italia era in missione in Libano e un buon numero di quelli che tornavano avevano panetti di hashish. Lo sapevano tutti, in primis gli ufficiali. Non mi meraviglio assolutamente che dai paesi asiatici i militari ritornino con gli stupefacenti e con il nulla-osta degli ufficiali. Basterebbe un cane che facesse il giro dell'aereo utilizzato per il ritorno e tutto andrebbe a posto. Bisogna anche dire che, comunque, è solo una piccola parte dei militari che ne fa uso e la porta anche in Italia. Almeno questo è quello che dicevano i militari che ho incontrato io e che tornavano dalla missione in Libano. "    
                                Commento in oknotizie
Turbati nel più profondo del sentimento patriottico? Niente paura vi potete ricomporre da queste parti,esito positivo garantito !


Fonte - E adesso siamo curiosi di vedere come tratterà la notizia l'ufficio stampa della Folgore ovvero Il Tirreno di viale Alfieri. Dopo aver raccontato edificanti storie di militari che portano la democrazia, salvano bambini e medicano anziani ecco l'ipotesi di inchiesta su uno spaccato di realtà della guerra afghana. Quello dei militari tossicodipendenti e dell'importazione di eroina, a fini di spaccio, proprio in Italia. L'inchiesta è della procura militare di Roma, confermata dallo stesso ministro La Russa, riguarda proprio la caserma Folgore. Dove sarebbero avvenuti, secondo il Secolo XIX, episodi e comportamenti riconducibili ad un traffico di stupefacenti dall'Afghanistan all'Italia. Traffico che avrebbe visto proprio i militari italiani nel ruolo di pusher.
Aspettiamo adesso ampia copertura informativa sulla vicenda da parte della stampa locale. Non il modo migliore per festeggiare il prossimo decennio di propaganda del Tirreno sulla Folgore in Afghanistan ma, si sa, a volte l'informazione può anche avere un certo rapporto con la realtà. Che appare ben diversa da quella dello spot che, ogni anno, viene girato a Livorno con la commemorazione (sic) di El Alamein. Qui, diversamente dal set annuale della Rotonda, i militari non sembrano giocare con i bambini. Del resto, basta guardare i report delle inchieste delle autorità militari americane sull'Afghanistan per capire che laggiù sta accadendo qualcosa di diverso da quello che scrive Il Tirreno o che manda in onda Sky con gli speciali da Herat.
Ce la farà, una volta tanto, Il Tirreno a confrontarsi con la realtà? Ne dubitiamo fermamente. E'tanto facile scrivere giaculatorie quando si fischiano le commemorazioni dei militari in missione allo stadio, quanto difficile addentrarsi in cosa accade nel cuore di tenebra della guerra. (red) 15 agosto 2011

Inchiesta militare sulla droga tra i paracadutisti in Afghanistan

Genova - Sarà la Procura militare di Roma a valutare le dichiarazioni di Alessandra Gabrieli, l’ex caporalmaggiore dei parà della Folgore arrestata per spaccio di droga che sostiene di aver iniziato la sua dipendenza dall’eroina con alcuni militari di ritorno dall’Afghanistan, che avevano portato con sé lo stupefacente. I fatti, secondo quanto raccontato dalla donna agli inquirenti, sarebbero avvenuti nel 2007 nella caserma di Livorno.

Un caso su cui il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, raggiunto telefonicamente dal Secolo XIX , preferisce «non rilasciare commenti, in attesa dello sviluppo delle indagini». Sono questi gli ultimi sviluppi dell’inchiesta portata avanti dai carabinieri del nucleo operativo di Sampierdarena, coordinati dal pubblico ministero Giovanni Arena. Un’indagine apparentemente minore, nata da un monitoraggio dello spaccio fra Genova e Milano, che adesso rischia di assumere dimensioni enormi e adombra l’esistenza di un problema di tossicodipendenza fra alcuni dei militari di ritorno dall’Afghanistan, primo produttore mondiale di oppio, e soprattutto lo spettro di un possibile traffico di eroina.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/08/14/AOt0AGu-inchiesta_afghanistan_paracadutisti.shtml
Link (Corriere della Sera 15/08/2011): Indagine sull'eroina fra i militari

3 commenti:

  1. itaglia agli itagliani! dux mea lux! manganelliamo i comunisti dei centrisociali! si alla polenta no al couscous!

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  2. "dux mea lux in piazzale loreto ad aeternam !"

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  3. itaGliani ?

    Bifolco fascistello.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)