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mercoledì 27 luglio 2011

PERCHé LA SCOMPARSA DI LUCIAN FREUD HA COLPITO NON SOLO IL MONDO DELL'ARTE MA L'OPINIONE PUBBLICA

PERCHé LA SCOMPARSA DI LUCIAN FREUD HA COLPITO NON SOLO IL MONDO DELL'ARTE MA L'OPINIONE PUBBLICA - LA DOPPIA VITA TRA EROS E THANATOS DEL NIPOTE DI SIGMUND, LONTANO DAL MERCATO DELL’ARTE E (CHE LO ADORAVA) PER DEDICARSI AD UNA ESISTENZA DIVISA TRA ATTRAZIONE FATALE PER LO SQUALLORE (POMERIGGI NELLE LERCE AGENZIE DI ALLIBRATORI) E LA VITA MONDANA D’ALTO BORDO CON I REALI D’INGHILTERRA - TANTI FIGLI (ALMENO UNA VENTINA) E UNA SOLA INTERVISTA IN 25 ANNI…


Fonte-Jeffrey Bernard, il celebre giornalista ubriacone, raccontatore per eccellenza della vita bohémienne e borderline criminale londinese, scrisse con malcelata ammirazione, nei primi anni Sessanta, che "Lucian Freud ha quadrato il cerchio come nessun altro: è riuscito come nessuno finora a vivere una doppia vita, coniugando l'attrazione fatale per lo squallore con quella altrettanto forte per la vita mondana di altissimo bordo. Passa il pomeriggio dai ‘bookies' (le lerce agenzie degli allibratori) fra gli operai irlandesi, spesso ubriachi, a puntare fortune pazzesche, poi passa le serate nei salotti della principessa Margaret e dei suoi amici".
lucian freud reflection 1985Non che la sorella cadetta della regina Elisabetta non conoscesse da sé il losco "demi-monde" della capitale britannica: insieme a Freud, all'amico-rivale Francis Bacon, a cronisti come Bernard, ad attori e persino gangster, frequentava certi bar privé a Bayswater e a Soho, come il Colony Room, dove si anticipava la Swinging London di almeno un decennio. Lucian Freud girava per la capitale in cerca di figure "brutte", ambigue e in buona parte socialmente emarginate.
LUCIAN FREUD regina elisabettaNon è un caso se, nel dopoguerra, scelse l'allora malfamato quartiere di Paddington per vivere: ci trovava molto facilmente i soggetti più adatti. Gli altri modelli li cercava durante le cene esclusive della sua vita "alta". Questo rampollo dell'altissima borghesia berlinese, nipote di Sigmund Freud e figlio per linea materna di una ricchissima famiglia di mercanti, affascinava i reali, gli aristocratici, i ricchi e i colti con la sua bellezza saturnina, la sua cultura immensa e l'ironia per metà ebraico-tedesca, per metà inglese.
Per oltre mezzo secolo, "le tout Londres" si è stesa davanti a lui, e non soltanto in senso metaforico. Oltre alle sue cinque figlie (tutte di successo, dalla designer di moda Bella Freud alle scrittrici Annie e Esther Freud), avute dalle sue due mogli (la seconda era stata la tragica Lady Caroline Blackwood, colonna portante della vita mondana trasgressiva londinese), Freud aveva riconosciuto un'altra decina di figli, a cui si aggiungono una ventina di presunti tali. Sono così tanti che, nel suo obituary pubblicato ieri, il Times se l'è dovuta cavare con un surreale "Freud ha lasciato molti figli".
Divorziato dalla Blackwood nel 1957, non si è più sposato, né ha vissuto con nessuna delle sue tante conquiste. Generosissimo per quanto riguarda attenzioni sociali e sessuali, fu assai parco nei confronti dei media. Nell'ultimo quarto di secolo, il vecchio re della Swinging London ha concesso giusto un'intervista in più rispetto alla sua rivale femminile ideale, la Regina madre - famosa per non aver mai parlato a un giornalista.

In sessant'anni non ebbe mai alcun contatto con uno dei suoi due fratelli, Clement, il primo "celebrity chef" televisivo inglese, instancabile presenza nei salotti mediatici. Ma con il figlio di Clement, l'altrettanto celebre e mondano pubblicitario Matthew Freud, ebbe buoni rapporti. Attraverso il nipote, Lucian si è inserito in una ragnatela di parentele che coinvolge quattro delle dinastie inglesi più significative.
L'ex moglie di Matthew, la bella Caroline Hutton, si è risposata con Charles, il nono Earl Spencer, la cui sorellina Diana era sposata a Carlo, principe di Galles. Matthew, invece, si è risposato nel 2001 con Elizabeth Murdoch, figlia del magnate Rupert, da cui ha avuto due figli ai quali il nonno è molto affezionato.
Così nel 2001, quando Lucian ha dipinto la regina Elisabetta, tra lui e la sovrana non sono mancati argomenti di conversazione: dall'amore per i cavalli di razza ai fratelli deceduti (Clement Freud morì nel 2010, Margaret d'Inghilterra nel 2002), passando per figli, generi e nuore intrattabili e nipotini deliziosi. Che hanno finito per legare, in modo trasversale, la Regina Madre e il re della Swinging London.

2 - LUCIAN FREUD SVELÒ IL DESTINO DELLA CARNE...
Catherine Millet* per il "Corriere della Sera"
Non c'è dubbio: il mondo dell'arte e l'opinione pubblica sono rimasti profondamente colpiti dalla scomparsa di Lucian Freud, mercoledì notte a Londra all'età di 88 anni. Non c'è da stupirsi: Lucian era un personaggio comunque capace di esercitare grande fascino. Un fascino che derivava innanzitutto da questo: era un pittore, famoso e straordinariamente apprezzato dal mercato, che aveva scelto di restare lontano dal mondo dell'arte; una decisione- questa reclusione forzata- che suscita comunque sempre molta curiosità.
In generale, le persone restano poi affascinate dal denaro e dalla morte. E lui realizzava ritratti di personaggi ricchi e talvolta assai molto celebri, riuscendo a svelare quasi sempre l'aspetto che avrebbero avuto un giorno: quello dei cadaveri. Anche per questo i suoi dipinti valevano moltissimo. Direi anche che il suo successo derivava da un altro aspetto: dipingeva immagini scioccanti con una tecnica piuttosto accademica.
E dunque in qualche modo, Lucian Freud riusciva ad accontentare sia i gusti degli avanguardisti che i tradizionalisti. Ho studiato soprattutto quei quadri di Lucian nei quali la pelle dei personaggi è resa grazie a piccole superfici grumose. Freud è stato, assieme all'americano Willem De Kooning, morto qualche anno fa, uno dei grandi pittori della carne. De Kooning era il pittore della carne luminosa e sensuale; Lucian dipingeva la carne grigia e triste.

Era il nipote di Sigmund Freud, padre della psicoanalisi. Forse Lucian avrà pure vissuto la sua vita dalla parte di Eros, perché ha avuto molte compagne e molti figli (le cronache mondane gliene attribuiscono una decina), ma la sua arte, quella, era completamente dalla parte di Thanatos.
*Catherine Millet ha fondato e dirige la rivista «Art Press» . Critica d'arte e scrittrice, è autrice del bestseller «La vita sessuale di Catherine M.» pubblicato in Italia da Mondadori, come il più recente «Gelosia»

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