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martedì 5 luglio 2011

Nomadi: Milano, la Lega lancia le sentinelle della legalita' Salvini: no agli abusivismi, i campi rom non devono esistere

MILANO - Nascono a Milano, per iniziativa della Lega Nord, le 'sentinelle della legalità', 40 militanti 'lumbard' e una casella e-mail che raccoglieranno le segnalazioni dei milanesi ' che siccome non sanno leggere i leghisti gli ci vogliono tutte queste persone per raccogliere le telefonate e le mail, immaginate un po che fatica tradurre le segnalazioni dal dialetto del padanistan in un italiano aborraciato... (ad occhio e croce in ventianni sarà la diciassettesima volta che l'iniziativa prende piede soto denominazioni sempre diverse) si sà la nobile arte della delazione è spesso incoraggiata dai leghisti !....su qualsiasi tipo di irregolarita' e abuso' ovviamente fatta eccezione e con i dovuti distinguo le "irregolarità dei bos mfiosi della Lega Nord vanno trattate caso per caso e con grande indulgenza! A questo servizio, il Carroccio aggiungera' una Consulta dei cittadini che vivono nei dintorni dei campi nomadi da promuovere come contraltare alla neonata Consulta Rom. 'Tutto quanto e' abusivo - ha detto l'eurodeputato Matteo Salvini - va chiuso, i campi non devono esistere'.(ANSA).Io proporrei che affidasimo alla Consulta Rom tutte le sedi dei leghisti nella provincia di Milano,a mo di risarcimento per le innumerevoli angherie che hano subito in questi anni dal duo nazista De Corato Salvini !
Al Salvini noto razzista xenofobo qualcuno dovrebbe fare presente che in tema di illegalità ci sono ben altre urgenze e pêr lo più vertono proprio sul suo partito,un cenno lo fà qui sotto questo articolo,se magari volesse darci una risposta che ovviamente prescinda allo scontato " l'illegalità siamo solo noi a determinare quale possa essere!"


"Ludico celodurista !"


Rispondo ad una domanda fatta in precedenza, scrivendo quello che molti qui dentro fingono di ignorare.
Umberto Bossi è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 8 mesi
di galera per violazione sulla legge sul finanziamento pubblico ai partiti (i famosi 200 milioni che gli versò Carlo Sama nell'ambito della maxitangente Enimont).
Altri 8 mesi definitivi glieli ha inflitti la Cassazione per istigazione a delinquere: un giorno il Senatür invitò i suoi "ad andare a prendere i fascisti casa per casa". I fascisti, per la cronaca, erano i suoi ex e odierni alleati di AN.
Non solo nell'aprile del 2001 il Tribunale di Cantù gli ha inflitto 1 anno e 4 mesi di galera per vilipendio della bandiera (il nostro patriota aveva rivelato "io il Tricolore lo uso per pulirmi il culo" e poi per avere la poltrona lo ha baciato giurandoci sopra).
E quello di Milano gli ha appioppato altri 7 mesi per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale nei tafferugli seguiti alla perquisizione della sede leghista in via Bellerio a Milano da parte dela polizia inviata dal giudice Guido Papalia, procuratore capo di Verona.
Qui Bossi è indagato per attentato contro l'integrità dello Stato e alla Costituzione, a proposito delle "camicie verdi" reclutate dalla Lega. 
Finora la Camera l'ha salvato dal rinvio a giudizio, dichiarandolo "insindacabile",ma Papalia ha sollevato il conflitto di attribuzione contro Montecitorio dinanzi alla Consulta, che ora dovrà decidere se autorizzare o meno il
processo, congelato in udienza preliminare.
Sommatoria della galera che dovrebbe scontare Bossi Umberto: 8 mesi + 8 mesi + 1 anno e 4 mesi + 7 mesi = 3 anni e 3 mesi di gattabuia!

Roberto Maroni (rotfl), Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, si

impegna a seguire il suo esempio: è l'unico condannato -provvisorio, per giunta- che ha subito veti per una poltrona nel governo Berlusconi.
La condanna è quella per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale che gli è costato il posto di ministro della Giustizia dove nel 1994 Berlusconi pensò di piazzare il nobile Cesare Previti.
Condanna in 1° grado a 8 mesi di reclusione per gli scontri con la Polizia inviata
dal Procuratore Papalia a perquisire la sede della Lega a Milano: Maroni, prima di finire in ospedale con il naso rotto, avrebbe tentato di mordere la caviglia di un agente.
Il processo di appello, probabilmente, non si celebrerà mai: dopo la prima sentenza la Camera ha dichiarato insindacabili Maroni, Bossi e gli altri deputati leghisti condannati.
In più, sempre a braccetto col Senatùr, Bobo è indagato a Verona come ex-capo delle "camicie verdi" e "la guardia nazionale padana" per attentato all'integrità dello Stato e alla Costituzione, nonché per associazione antinazionale e paramilitare.
Infine, la procura di Roma ha chiesto il suo rinvio a giudizio per "favoreggiamento a istigazione alla corruzione" nella presunta compravendita di voti che movimentò la nascita del governo D'Alema: secondo l'accusa, l'ex-leghista Luca Bagliani, passato all'UDEUR, avrebbe "offerto denaro ealtre utilità economiche" a 4 colleghi leghisti per convincerli a lasciare la Lega, passare all'UDEUR e votare pro-D'Alema. Maroni avrebbe aiutato Bagliani "a eludere le investigazioni degli inquirenti", tenendosi nel cassetto una registrazione che provava il mercato dei voti.
La Lega è un partito diverso, lontano dal magna-magna che da sempre inquina
  la politica? 
Certo che no, poveri ingenui del cazzo!

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)