Mi pare un evento epocale quantunque personalmente non condivida spessissimo le dinamiche che agitano il Vaticano nè il sentimento religioso che ne è di tanto in tanto per un puro caso la fonte (...) resta tuttavia che mai sono state dette con tanta chiarezza parole cosi belle sul popolo innocente,innocente rispetto alla storia,un popolo,una cultura che mai si è macchiata dell'orrore del nazionalismo (...) mai ha sottomesso altri popoli...dovrebbe bastare mi pare oppure no?
Quanto alla non richiesta "opinione" di Forza Nuova,abbatstanza scontata come quella dei leghisti alla Castelli o Salvini,bhe la cosa si commenta da sola,siamo in presenza di una conclamata maleodorante,nauseabonda flautolenza di matrice nazistoide,nulla di più,una patologia psichiatrica che affligge varia sub umanità posta in condizione di scacco dalla modernità.
La controprova ? Eccola stupisce che gli ammiratori di Hitler o del Duce,personaggi che di fronte alla storia hanno le mani che grondano sangue possano sia pure con la faccia tosta che gli riconosciamo fare la morale a qualcuno,specie al popolo innocente (senza virgolette).
Il Papa riceve zingari e rom
"Mai più vessazioni e disprezzo"
Per la prima volta rappresentanti delle varie etnie itineranti ricevuti in udienza in Vaticano da un pontefice. "Gravi problemi, le istituzioni aiutino l'integrazione". Ratzinger cita Paolo VI: "Siete dentro la Chiesa, ne siete il cuore"
Fonte-Il Papa riceve zingari e rom "Mai più vessazioni e disprezzo" Papa Benedetto XVI
CITTA' DEL VATICANO - Per il popolo degli zingari "persistono problemi gravi e preoccupanti" come i rapporti spesso difficili con le società nelle quali vivono. E' il messaggio di Benedetto XVI, che oggi ha ricevuto in udienza in aula Paolo VI una folta delegazione di zingari di oltre 2.000 persone. E' la prima volta che la popolazione zingara e rom viene ricevuta in udienza in Vaticano da un papa.
" Mai più il vostro popolo sia oggetto di vessazioni, di rifiuto e di disprezzo ", ha detto il Papa. " Da parte vostra - ha raccomandato - ricercate sempre la giustizia, la legalità, la riconciliazione e sforzatevi di non essere mai causa della sofferenza altrui ".
Papa Ratzinger ha citato Paolo VI, facendo suo il messaggio ai rom che "non sono ai margini della Chiesa" ma "dentro". "Siete giunti a Roma - ha detto - da ogni parte d'Europa per manifestare la vostra fede e il vostro amore per Cristo, per la Chiesa - che è una casa per tutti voi - e per il Papa. Il servo di Dio Paolo VI rivolse agli zingari, nel 1965, queste indimenticabili parole: 'Voi nella Chiesa non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro, voi siete nel cuore. Voi siete nel cuore della Chiesa'". "Anch'io", ha aggiunto, "ripeto oggi con affetto: voi siete nella Chiesa! Siete un'amata porzione del popolo di Dio pellegrinante e ci ricordate che non abbiamo quaggiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura".
Quella
dei rom è "una storia complessa e, in alcuni periodi, dolorosa" perché questo popolo "non ha vissuto ideologie nazionaliste, non ha aspirato a possedere una terra o a dominare altre genti", ha ricordato Ratzinger, parlando ai rappresentanti giunti a Roma in pellegrinaggio nella ricorrenza del 75° anniversario del martirio e del 150° della nascita del beato Zefirino Giménez Malla, gitano di origine spagnola.
Il Papa ha chiesto loro un impegno sulla strada di "quell'integrazione da cui trarrete beneficio voi e l'intera società, e alle istituzioni di adoprarsi "per accompagnare adeguatamente questo cammino". I rapporti sono spesso difficili, ha sottolineato Benedetto XVI, ricordando poi lo sterminio degli zingari nei campi di concentramento nazisti. Sterminio, ha aggiunto, che "è stato - come voi dite - il Porràjmos, il 'Grande Divoramento', un dramma ancora poco riconosciuto e di cui si misurano a fatica le proporzioni, ma che le vostre famiglie portano impresso nel cuore". "La coscienza europea - ha proseguito il Pontefice - non può dimenticare tanto dolore".
Ratzinger ha poi invitato i rappresentanti ricevuti in udienza "a scrivere insieme una nuova pagina di storia per il vostro popolo e per l'Europa", attraverso anche la ricerca di alloggi e lavoro dignitosi e di istruzione per i figli, basi primarie su cui costruire l'integrazione.
Il Papa accoglie i rom e "indica la via alla politica", commenta il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica, presidente dei teoleg, l'area cattolica del partito. "La popolazione rom fa parte del nostro tessuto sociale. Così come il Vaticano anche i palazzi del potere - aggiunge Pedica - diano un messaggio che si basi sulla politica dell'accoglienza. E' doveroso costruire una società migliore dove il diverso sia sinonimo di ricchezza ed integrazione".
Decisamente diversa la posizione di Forza Nuova: "Se li prenda tutti, dal primo all'ultimo, attivandosi con una maxi-tendopoli in piazza San Pietro in attesa, magari fra mille anni, che questo popolo prenda coscienza e si adoperi a vivere in un contesto di civiltà e legalità", dichiara senza mezzi termini Marco Forconi, segretario regionale di Forza Nuova in Abruzzo e tra i massimi esponenti nazionali del movimento dell'ultra-destra in Italia.
domenica 12 giugno 2011
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)