Attenzione leggete attentamente e iscrivetevi all’evento con il quale esprimiamo solidarietà al nostro amico Ettore:
http://www.facebook.com/event.php?eid=114082538675468&pending
Inviate al Sindaco di Sumirago la cartolina allegata!!!
http://www.facebook.com/event.php?eid=114082538675468&pending
Inviate al Sindaco di Sumirago la cartolina allegata!!!
Dal nostro blog:
http://blog.libero.it/Antilega/10202442.html
Sindaco di Sumirago ci denunci tutti!!!
In questa pazza Italia accade anche questo. E’ sufficiente esporre una bandiera come questa con la scritta “Berlusconi e Bossi fuori dalle balle” per trovarti in casa solerti vigili pronti a notificarti una multa dopo averti sequestrato il tricolore. Se questo poi accade in un comune retto da un monocolore leghista e se l’accusa è di “vilipendio alla bandiera” tutto questo ha dell’incredibile. Eppure questo siparietto da teatro dell’assurdo si è realmente verificato a Sumirago, (Varese) dove la lega raccoglie il 37% di consensi, a casa del nostro amico Ettore Russo che da anni porta avanti una decisa battaglia in rete contro la lega dal suo blog “il punzecchiatore”.
Ettore tempo fa aveva apertamente denunciato la giunta leghista per non avere provveduto a cancellare dai muri di una frazione una scritta altamente razzista che a tutt’oggi recita ancora così: “Padania libera, ter(r)oni ed ebrei la stessa fine”. Questa accusa, pubblicato su alcuni organi di stampa locali, ed altri articoli particolarmente critici nei confronti della giunta leghista sono costati ad Ettore le particolari “attenzioni” dei leghisti. Come nei peggiori regimi, quando si attacca il potere si trova sempre qualche zelante funzionario che ti richiama ai tuoi doveri. E così il comandante dei vigili urbani accompagnato dalla vice comandante si sono presentati a casa di Ettore dopo avergli sequestrato il tricolore per notificargli il reato di “vilipendio della bandiera”.
Cerchiamo di chiarire in questa assurda storia alcuni aspetti particolari che da questo piccolo paese del varesotto ci forniscono un quadro abbastanza illuminante sul delirio parossistico del partito di Bossi.
Ettore con quella scritta non ha voluto offendere la nostra bandiera, semmai difenderla da personaggi che da anni ne infangano la memoria.
“Fuori dalla balle” è la traslitterazione del “föra da i ball" che Bossi e i suoi seguaci hanno in questi giorni utilizzato con grande efficacia mediatica nei confronti degli immigrati e dei rom, e non è altro che l’auspicio di una nuova liberazione dai nuovi fascisti, populisti e xenofobi che infestano il nostro paese.
E’ alquanto paradossale che l’accusa di “vilipendio alla bandiera” venga mossa ad un antileghista da parte di un’amministrazione retta da personaggi che con l’Italia ed il tricolore centrano poco. Sarebbe interessante sapere quanti di quegli elettori di Sumirago erano a Lugano insieme a cinque ministri della Repubblica Italiana a cantare “abbiamo un sogno nel cuore, Bruciare il tricolore”, o quanti erano sotto il palco a Venezia dove Bossi invitava Lucia a mettere nel cesso il NOSTRO tricolore.
Il dissenso è l’anima della democrazia e le prove di forza sono solo la conferma della debolezza di un regime.
Abbiamo il dovere di ricordare ai leghisti che loro con la nostra Italia non hanno nulla a che fare, che prima o poi riusciremo a liberarci di loro e dei loro deliri. Abbiamo il dovere di rivendicare il nostro diritto al dissenso. E’ per questo che siamo a fianco di Ettore.
E’ per questo che invieremo al Sindaco di Sumirago l’immagine della nostra bandiera con la scritta che è costata a Ettore la denuncia. Vedremo se avrà il coraggio di denunciarci tutti.
comune.sumirago@pec.intercom.it
http://blog.libero.it/Antilega/10202442.html
Sindaco di Sumirago ci denunci tutti!!!
In questa pazza Italia accade anche questo. E’ sufficiente esporre una bandiera come questa con la scritta “Berlusconi e Bossi fuori dalle balle” per trovarti in casa solerti vigili pronti a notificarti una multa dopo averti sequestrato il tricolore. Se questo poi accade in un comune retto da un monocolore leghista e se l’accusa è di “vilipendio alla bandiera” tutto questo ha dell’incredibile. Eppure questo siparietto da teatro dell’assurdo si è realmente verificato a Sumirago, (Varese) dove la lega raccoglie il 37% di consensi, a casa del nostro amico Ettore Russo che da anni porta avanti una decisa battaglia in rete contro la lega dal suo blog “il punzecchiatore”.
Ettore tempo fa aveva apertamente denunciato la giunta leghista per non avere provveduto a cancellare dai muri di una frazione una scritta altamente razzista che a tutt’oggi recita ancora così: “Padania libera, ter(r)oni ed ebrei la stessa fine”. Questa accusa, pubblicato su alcuni organi di stampa locali, ed altri articoli particolarmente critici nei confronti della giunta leghista sono costati ad Ettore le particolari “attenzioni” dei leghisti. Come nei peggiori regimi, quando si attacca il potere si trova sempre qualche zelante funzionario che ti richiama ai tuoi doveri. E così il comandante dei vigili urbani accompagnato dalla vice comandante si sono presentati a casa di Ettore dopo avergli sequestrato il tricolore per notificargli il reato di “vilipendio della bandiera”.
Cerchiamo di chiarire in questa assurda storia alcuni aspetti particolari che da questo piccolo paese del varesotto ci forniscono un quadro abbastanza illuminante sul delirio parossistico del partito di Bossi.
Ettore con quella scritta non ha voluto offendere la nostra bandiera, semmai difenderla da personaggi che da anni ne infangano la memoria.
“Fuori dalla balle” è la traslitterazione del “föra da i ball" che Bossi e i suoi seguaci hanno in questi giorni utilizzato con grande efficacia mediatica nei confronti degli immigrati e dei rom, e non è altro che l’auspicio di una nuova liberazione dai nuovi fascisti, populisti e xenofobi che infestano il nostro paese.
E’ alquanto paradossale che l’accusa di “vilipendio alla bandiera” venga mossa ad un antileghista da parte di un’amministrazione retta da personaggi che con l’Italia ed il tricolore centrano poco. Sarebbe interessante sapere quanti di quegli elettori di Sumirago erano a Lugano insieme a cinque ministri della Repubblica Italiana a cantare “abbiamo un sogno nel cuore, Bruciare il tricolore”, o quanti erano sotto il palco a Venezia dove Bossi invitava Lucia a mettere nel cesso il NOSTRO tricolore.
Il dissenso è l’anima della democrazia e le prove di forza sono solo la conferma della debolezza di un regime.
Abbiamo il dovere di ricordare ai leghisti che loro con la nostra Italia non hanno nulla a che fare, che prima o poi riusciremo a liberarci di loro e dei loro deliri. Abbiamo il dovere di rivendicare il nostro diritto al dissenso. E’ per questo che siamo a fianco di Ettore.
E’ per questo che invieremo al Sindaco di Sumirago l’immagine della nostra bandiera con la scritta che è costata a Ettore la denuncia. Vedremo se avrà il coraggio di denunciarci tutti.
comune.sumirago@pec.intercom.it
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)