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venerdì 20 maggio 2011

SI SCRIVE FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, SI LEGGE FONDO MASCHIONI INGRIFATI - Sì, LA MASSIMA ISTITUZIONE DEL POTERE ECONOMICO È UN COVO DI "MALATI SESSUALI"! - IL “NEW YORK TIMES” RIPESCA UN’INDAGINE INTERNA DEL FMI: DONNE COSTRETTE A NON INDOSSARE LA GONNA PER EVITARE LE AVANCES, MAIL MOLESTE, RICATTI, OMERTÀ



Hehehehehe gli  " Amerikani  "  fanno la scoperta dell'acqua calda ! Credo che stavolta c'era una certa convenienza a fottere il Khan arrapato,stà cosa stà prendendo dimensioni più grandi del consentito a mio parere,ci gioca parecchio il loro puritanesino,e poi che lo si dica finalmente che dietro c'è una inconsueta voglia di linciaggio verso quelli che spendono troppo allegramente il proprio trasmissibile patrimonio genetico alla faccia di milioni e milioni di sfigati !

1- SI SCRIVE FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, SI LEGGE FONDO MASCHIONI INGRIFATI - 2- Sì, LA MASSIMA ISTITUZIONE DEL POTERE ECONOMICO È UN COVO DI "MALATI SESSUALI"! - 3- IL “NEW YORK TIMES” RIPESCA UN’INDAGINE INTERNA DEL FMI: DONNE COSTRETTE A NON INDOSSARE LA GONNA PER EVITARE LE AVANCES, MAIL MOLESTE, RICATTI, OMERTÀ - 4- LE LEGGI USA IN MATERIA SESSUALE, ALL’FMI, NON VALGONO E FINO AL 6 MAGGIO SCORSO (ENTRATA IN VIGORE LA NUOVA NORMATIVA) I RAPPORTI INTIMI, ANCHE COERCITIVI, TRA BOSS E SOTTOPOSTE NON ERANO CONSIDERABILI “DI PER SÉ, UNA MOLESTIA” - 5- C’È UN BEL EPISODIO CHE PUÒ FAR CAPIRE QUALE SIA LA "CULTURA" VIGENTE AL FONDO. RIGUARDA UN POSSIBILE SUCCESSORE DI STRAUSS-KAHN, IL TURCO KEMAL DERVIS. PRIMA DI APPRODARE AL FONDO, QUANDO DERVIS LAVORAVA ANCORA ALLA BANCA MONDIALE, EBBE UNA RELAZIONE TROMBANTE CON UNA DONNA CHE ORA È UNA DIPENDENTE DELL’FMI... -

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Dagotraduzione dell'articolo di Binyamin Appelbaum e Sheyl Gay Stolberg per "The New York Times"
http://www.nytimes.com
È un'isola internazionale nel bel mezzo della capitale americana. Un posto dove si sgomita, governato da economisti uomini-alfa. Le giornate sono lunghe e i dipendenti lavorano regolarmente a strettissimo contatto, andando insieme nelle missioni estere. Vige un clima in cui fioriscono spesso romanzi e in cui i limiti, qualche volta, vengono oltrepassati.
Alcune donne evitano di indossare la gonna per evitare di attrarre attenzioni indesiderate. Altre raccontano di approcci espliciti da parte di superiori. Un'indagine interna risalente al 2008, sottolineò i pochi limiti nella condotta dei manager, evidenziando come il fatto che non si fossero verificati scandali di etica pubblica fosse più una circostanza fortuita che la conseguenza di una buona politica".
Questa è la vita al Fondo monetario internazionale. Ma con l'arresto di Dominique Strauss-Khan un fascio di luce ha illuminato i costumi vigenti al suo interno. Sono riemersi degli interrogativi riguardo a un episodio risalente al 2008, quando l'Fmi affermò che Dsk non aveva infranto alcuna regola, dormendo con una sua sottoposta.
Ma c'è un altro episodio ancora che può far capire quale sia la cultura vigente al Fondo. Riguarda un possibile successore di Strauss-Kahn, il turco Kemal Dervis, dimessosi mercoledì scorso dal ruolo di direttore generale. Prima di approdare al Fondo, quando Dervis lavorava ancora alla Banca Mondiale, ebbe una relazione con una donna che ora è una dipendente dell'Fmi.
Dai documenti e dalle interviste si evince che il Fondo non ha le stesse regole di Washington, in materia sessuale. La normativa in merito lascia le donne vulnerabili alle molestie. Le leggi degli Stati Uniti, all'interno delle sue mura, non valgono. E fino all'inizio di questo mese tra le regole del Fondo c'era una disposizione che alcuni esperti ed ex funzionari dicono abbia spesso incoraggiato i manager maschi a provarci con le donne loro sottoposte: "I rapporti intimi tra superiori e subordinati non costituiscono, di per sé, una molestia."
Nel 2007 funzionari del Fondo monetario si rifiutarono di indagare in merito alla denuncia di un'assistente amministrativa che aveva dormito con un suo superiore e che denunciò di aver subito pressioni per continuare la relazione con lui. Nella fattispecie, la donna raccontò che il superiore aveva valutato negativamente i suoi risultati di lavoro. Un funzionario le rispose che non era il caso di avviare un'indagine, dato che l'uomo era vicino ad andare in pensione.
Il funzionario, il cui nome non compare nei registri, ha detto poi agli investigatori che anche lui aveva avuto un rapporto sessuale con una sottoposta e che non credeva di aver commesso qualcosa di male.
In un altro caso ancora, una giovane donna che poi si è dimessa, raccontò di aver ricevuto email sempre più esplicite da parte di un dirigente del suo reparto. Denunciò il fatto al suo boss, ma quello non fece niente. "Mi dissero che avrebbero preso sul serio la faccenda, ma due minuti più tardi erano a parlare con la persona che mi aveva mandato quelle email come se nulla fosse. Non fu punito, niente affatto".
Virginia R. Canter che lavora all'Fmi dall'anno scorso ed ha il compito di raccogliere le denunce di molestia, dice che l'istituto ha recentemente adottato una serie di misure forti per proteggere i dipendenti. Un nuovo codice etico del 6 maggio scorso specifica che i rapporti intimi con subordinati "sono suscettibili di determinare conflitti di interesse" e devono essere comunicati alle autorità competenti.

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