E adesso ? Adesso qualcuno dovrà rispondere del linciaggio a cui è stato sottoposto De Magistris all'interno del suo stesso partito ! Lui è l'uomo che ha ragalato la più grande sorpresa di questa tornata elettorale epocale e a Napoli !
E ora di chiedere il conto agli onorevoli :Stefano Pedica Gianpiero De Toni Fabio Giambrone Alfonso Mascitelli Giuliana Carli

a  seguire la lettera con cui alcuni parlamentari di Italia dei Valori, in  calce l'elenco dei firmatari,  chiesero l'espulsione dal partito di  Luigi De Magistris, Sonia Alfano e Giulio Cavalli " colpevoli" di  chiedere al Presidente Di Pietro che fosse affrontata all'interno del  partito, seriamente, la questione morale......
il risultato di  oggi di Luigi a Napoli, del Sindaco Luigi De Magistris, e, unitamente,  la sconfitta in termine di consenso di Idv a livello nazionale, conferma  inequivocabilmente che il partito ha solo una via obbligata da  seguire... 
che i firmatari del testo a seguire e chi con  loro, finalmente se ne rendano e rendano conto, convenendo, che ad  uscire dovrebbe essere....sarebbe già dovuto essere da tempo....qualcun  altro.
Federica Menciotti
Direttivo romano Idv
15 gennaio 
 Al Presidente 
On. Antonio DI PIETRO 
Ai Componenti dell' Ufficio di Presidenza IdV 
I buoni e positivi propositi si valutano preminentemente dal metodo con cui si attuano. 
La  scelta di De Magistris, Alfano e Cavalli, di esternare la loro  valutazione "censoria" dell'IdV, è una manifestazione esplicita di  insincerità del loro proclama d'essere l'iniziativa, un "atto d'amore"  per l'IdV. 
Tale premessa prescinde dal merito della questione. 
C'è una ulteriore premessa da fare. 
L'iniziativa  dei tre sarebbe, quanto ai tempi giustificata dalla volontà di non  esternarla nel momento acuto degli abbandoni dei due parlamentari,  concretizzatasi lo scorso 14 dicembre, per scongiurare il sospetto che  si volesse strumentalizzare la vicenda. 
Siffatta puntualizzazione dei tre, è una ulteriore manifestazione di insincerità. 
Essa si potrebbe collocare, più propriamente, nell'alveo dei cosiddetti "ricatti politici". 
Potevamo,  cioè - così assumono i tre - gettare sale sulla ferita e cavalcare il  malessere ma, per generosità, abbiamo atteso una settimana. 
Ebbene,  per concludere sul metodo e sulla tempistica, si esprime un giudizio:  l'iniziativa dei tre, è perniciosa e malevola. Non c'è, per nulla ,  "amore" per il partito, bensì un profondo e callido disprezzo, una  chiara altezzosità, una evidente autoassegnatasi "diversità" morale. 
Veniamo al merito. 
La questione posta non è asseritamente politica bensì "morale". 
La finalità sarebbe, però, politica. 
I  tre (se fossero quattro e se fossimo al tempo della rivoluzione  culturale cinese, potremmo mutuare, per loro, la definizione di "banda  dei quattro"), dicono che le dolorose vicende dei tradimenti, sarebbero  solo la punta dell'iceberg, in quanto tutta l'IdV sarebbe malata e senza  gli anticorpi della tensione ideale, senza cioè la condivisione  sedimentata dei valori che "artificiosamente" sarebbero sbandierati  dall'IdV e falsamente recepiti dal popolo dei militanti e da una classe  dirigente infingarda. 
Non ci sono parole sufficienti per affrontare il merito. 
Non ce ne sono. Anzi ne sovverrebbero tre solamente: infamità, approfittamento, ricatto. 
C'è, per noi, disistima per gli infami, i profittatori e i ricattatori. 
Non  si vuole però spingere il giudizio politico sino a queste icastiche  definizioni, pur non rinvenendo, al momento, altre parole adeguate per i  tre. 
Se si volesse ipotizzare una analisi della cattiva e  pubblica iniziativa, si potrebbe pensare che i tre giocano la carta  dell'azzardo: lanciare un'opa sull'IdV, raccogliendo le truppe dei  "malpancisti". Non un disegno politico costruttivo bensì demolitorio.  Attaccano l'IdV nelle sue fondamenta e assumere che la classe dirigente è  infetta. 
Neanche i nostri più accaniti avversari, avevano mai  espresso siffatti negativi giudizi, mai nessuno aveva definito l'IdV un  partito infettato e afflitto dalla patologia della immoralità. 
Altre  sono state, nel tempo, le accuse, spesso violente, all'IdV (forcaiola,  manettara, grossolana, grezza, impulsiva, impolitica, effimera). 
Era,  pertanto, inimmaginabile che dal cosiddetto "interno" (ma sono  l'interno i tre?), potesse con spericolata cattiveria e callidità,  confezionarsi un tale attacco. 
Ora dobbiamo essere freddi e razionali. 
Una cosa non possiamo però permettere: lasciare indifesa la nostra IdV. 
Un caro e affettuoso Natale. 
Luigi Li Gotti 
Gianpiero De Toni 
Fabio Giambrone 
Alfonso Mascitelli
Giuliana Carlino 
Stefano Pedica 
Aniello Di Nardo
Giuseppe Caforio 
Elio Lannutti




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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)