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lunedì 30 maggio 2011

I manifesti xenofobi del centrodestra

Dopo il primo turno, per Pdl e Lega foriero di sinistre previsioni in chiave ballottaggio, la curiosità generale era una sola: verificare se, nelle due settimane a sua disposizione, il centrodestra avrebbe fatto di tutto per perdere ancora. L'ha fatto. Rispettando rigorosamente i dieci comandamenti per prendere una legnata. 
1) Trasformare le consultazioni amministrative in un referendum pro o contro Berlusconi. L'hanno fatto.
2) Promettere il trasferimento di due ministeri al Nord, anche se agli elettori non fregava proprio niente. L'hanno fatto.
3) Promettere il trasferimento di due dipartimenti al Nord (anche se agli elettori non fregava proprio niente) perchè sui ministeri è subito scoppiato un grande casino. L'hanno fatto.
3) Scaricare in corsa la Moratti e Lettieri, definiti "candidati deboli", dopo avere detto che avrebbero stravinto. L'hanno fatto, salvo aggiungere subito che non era vero nulla, ma è stata la solita smentita da ridere.
4) Invadere i tg con le noiosissime interviste-monologo del premier che hanno causato una fuga di massa dal video, come ha certificato l'Auditel. L'hanno fatto. 
5) Attaccare i magistrati perchè "da diciassette anni perseguitano il Cavaliere,vittima innocente della giustizia ingiusta" e bla bla bla bla. L'hanno fatto.
6) Riportare il premier a Porta a porta dove, invece, non dovrebbe mettere più piede per quindici anni, così i telespettatori si disintossicano. L'hanno fatto.
7) Esportare al G8 la teoria del complotto comunista e delle toghe rosse contro il premier, imbarazzando Obama e Medvedev. L'hanno fatto.
8) Dichiarare che chi vota per De Magistris e Pisapia è senza cervello. L'hanno fatto.
9) Proclamare che, in caso di vittoria di Pisapia, Milano sarebbe diventata una Zingaropoli islamica. L'hanno fatto.
10) Ostinarsi a pensare che il problema del centrodestra non sia Berlusconi, il cui appeal politico nelle città dov'è stato sconfitto, oggi è inversamente proporzionale ai processi in cui è coinvolto. Cioè zero. L'hanno fatto.
E il peggio deve ancora venire.



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"Sono rimasto scioccato dall'uso, durante la campagna elettorale a Milano, di messaggi xenofobi contro i rom, ma anche contro i musulmani": lo ha detto Thomas Hammarberg, commissario europeo per i Diritti umani al Consiglio d'Europa, all'indomani della visita che giovedì e venerdì scorso ha compiuto in Italia. "Certi poster che ho visto affissi mentre ero a Milano non rappresentano certo il volto migliore dell'Italia", ha aggiunto il commissario dichiarando che presto pubblicherà un rapporto sulla visita che lo ha portato a Milano e poi a Roma, dove ha incontrato Gianni Letta e il sottosegretario Sonia Viale Leggi e commenta l'articolo

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