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mercoledì 13 aprile 2011

La ricetta di Castelli contro gli sbarchi "Immigrati violenti? E'giusto usare le armi"

Roberto Castelli doveva metterci qualcosa di suo giusto per farsi notare un po;il fatto è che lui a quello che dice ci crede davvero,affatto una provocazione e tutto sommato  per molti forse Robertaccio apre finalmente la " caccia al leghista " visto che facendo certi discorsi,legittimandosi maggioranza quando non sono (loro) che una infima putrida minoranza;alla prima schioppettata sarà lui e la sua banda di accoliti a subire il peso della Storia che cammina e sono milioni di persone a farla cammina non un gruppuscolo di sfigati isterici e pavidi sino alla paranoia !

Il viceministro della Lega: "E se uscisse qualche arma e cominciassero a sparare, noi cosa dovremmo fare? Contro le Brigate Rosse, cosa abbiamo fatto?". Le opposizioni ne chiedono le dimissioni

ROMA -'Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora". Le parole del viceministro leghista Roberto Castelli, ex Ministro della Giustizia scatenano una bufera. Ospite in studio del programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora', l'esponente del Carroccio si lascia andare ad un futuro fatto di "violenze degli immigrati", che potrebbero diventare "milioni nel corso del tempo" e che potrebbero obbligare le autorità "ad usare le armi".

L'AUDIO 1

Non ha dubbi il viceministro. Che, nel pieno dell'emergenza sbarchi 2, invoca le misure forti. Superata quale soglia? "Quando si arriva alla violenza. Questi signori, che dovevano già essere rimpatriati hanno cominciato a bruciare i materassi. E se poi cominciassero a tirare sassi, pietre, e quant'altro? Si risponderebbe con gli scudi e i manganelli, perchè così si fa nei confronti di qualsiasi cittadino italiano che non rispetta le disposizioni delle autorità di pubblica sicurezza". Poi, polemico, si chiede: "E se uscisse qualche arma e cominciassero a sparere, noi cosa dovremmo fare? Sparare? Contro le Brigate Rosse, cosa

abbiamo fatto?".

Passa poco e Idv e Pd insorgono. "Castelli se ne vada subito - tuona Ettore Rosato, dell'ufficio di presidenza del Pd -  lasci il suo incarico di governo". Mentre Livia Turco parla di "un linguaggio violento che mette in ginocchio l'italia".

"Castelli parla come un uomo di Neanderthal - incalza Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv - Le sue parole sono un istigazione all'odio ed alla violenza. Berlusconi e Maroni dicano chiaramente se questa è la posizione del governo. Se non lo è prendano immediatamente le distanze da queste frasi scellerate". E anche da Fli la richiesta affinché il governo chiarisca le parole del viceministro. "Non può - osserva Italo Bocchino - il governo italiano avere questa posizione sugli immigrati nello stesso giorno in cui Berlusconi firma il decreto per l'emergenza umanitaria".

Prova a gettare acqua sul fuoco il ministro della difesa Ignazio La Russa: "Non posso credere che parlava sul serio. Vi pare che propone di sparare sugli immigrati? il fatto è che 'Un giorno da pecora' è una trasmissione dal contesto scherzoso che ti fa dire cose strane...".

Ma la Lega non arretra. "Noi - taglia corto Umberto Bossi - dobbiamo mandarli a casa tutti". Magari anche sparando. Almeno a sentire Castelli.

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