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sabato 19 marzo 2011

Spigolature disUNITARIE del 150° COMPLEANNO DELL'ITALIA

"  Francamente chi ci avrebbe mai creduto? No dico con tutte le provocazioni messe in atto dalla Lega Nord...?
In questi giorni lo abbiamo avuto tutti davanti gli occhi,forse un miracolo oppure no?
Il fatto è che gli italiani sono poco propensi a cadere nei giochi della più bieca retorica,diciamo che non hanno tempo da perdere e finiscono spesso perdar di se una immagine fatalista,cinica...poi al momento topico ecco che si svelano rivelando di se tratti inaspettati;dopo oltre un mezzo secolo di indifferenza al sentimento patriottico a causa di chi strumentalizava tale sentimento per i suoi ignobili giochi politici ecco che d'un tratto grazie anche alla RAI dobbiamo riconoscerlo,ha coperto l'evento in ogni sua sfaccettatura,non riuscendo a cogliere (manco ci hanno provato) il popolo padano,leghista intento a contestare apertamente nelle piazze... (ma quando mai...!) le Celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia !
La festa ha avuto luogo ovunque con uno sventolio del tricolore sorprendente tanto da scioccare profondamete i cosidetti "  popoli padani  "   vale a dire quei quattro pirloni in cerca di visibilità buttandola sempre in provocazione,il successo dell'evento è stato tale che le ripercussioni nella cabina elettorale si faranno sentire,chi ha condiviso gli slogan leghisti è rimasto isolato,marginale,persino indicato a dito e obbligato alla vergogna,si è prodotta una caduta verticale delle dinamiche emulative,quelle che hanno garantito sino ad oggi una costante salita del consenso alle politiche leghiste;i sondaggi prontamente nascosti dalla stessa Lega Nord danno una caduta verticale del consenso,il partito non è più recepito vincente,anzi,la sua immagine accumula tali frustrazioni da apparire nonnostante l'occupazione delle istituzioni ...perdente !
Altrettanto vero che dal suo principale alleato non giunge un lembo di luce riflessa anzi l'alleato è concentrato sulla sua stessa soppravivenza e se qualcosa trasmette sono scossoni e gemiti d'agonia...questa celebrazione ha la portata di una profezia,non dimentichiamo questa data..."




Spigolature disUNITARIE
Il capogruppo leghista Reguzzoni assente a Montecitorio per il festeggiamenti dell’Unità d’Italia si giustifica dicendo che, essendo chiusi gli asili, è stato costretto a restare a casa con il figlio.
Penso alle tante donne che sono costrette a rinunciare ad uno stipendio 20 volte inferiore a quello del leghista perché non sono in grado di pagare l’asilo a i propri figli.

Ieri il leghista Salvini ha messo fuori da palazzo Marino la sua scrivania per dimostrare di essere al lavoro, prendendosi la sua meritata dose di fischi.
Forse i milanesi avrebbero preferito vedere Salvini presente alle 1421 (su 1.817 totali) votazioni in consiglio comunale che ha disertato in tre anni, diventando il politico meneghino più assenteista.

Matteo Salvini stanco, dopo una lunga giornata di lavoro, ha pensato bene di mettersi a distribuire adesivi del carroccio all’ingresso della galleria “Vittorio Emanuele” a Milano.
Il “Vanna Marchi in camicia verde” è stato fatto scappare con la sua bancarella da un gruppo consistente di persone con il tricolore al grido di”Viva l’Italia”.

A Torino il Presidente della regione Roberto Cota non si è fatto vedere all’alzabandiera in piazza Castello.
Bisognerebbe ricordare al governatore Cota che senza l’Unità del 1861 suo padre non sarebbe venuto dalla Puglia a fare il militare in Piemonte, non avrebbe conosciuto la sua mamma e lui non sarebbe stato concepito. Per buona pace di tutti noi.

A Milano durante il consiglio Regionale i leghisti escono dall’aula durante l’inno di Mameli e vanno a prendersi un caffè.
Panico per Renzo Bossi quando gli hanno detto “Ciao trota ci vediamo alla… buvette”

Borghezio dice che preferisce il “Va pensiero” a questo inno “un po’ sfigatello”
Tralasciando tutti i risvolti risorgimentali e verdiani del Nabucco dovremmo ricordare a Borghezio che il “Va Pensiero è un canto di “crudo lamento”, bellissimo e toccante che parla di patrie perdute cantato da un coro non propriamente espressione della cultura “celtica”

Enrico Speroni afferma che l’inno di Mameli lo infastidisce.

Io affermo che Enrico Speroni con le sue cravatte texane mi infastidisce.

A Bergamo il presidente della provincia il leghista Pirovano è stato pesantemente contestato in un teatro.
Pirovano aveva affermato in questi giorni che “l’unità non può essere imposta”. Peccato che un suo avo è stato uno dei mille garibaldini. Anche se… la campagna fu lunga, ” madre certa est” e padre…

Il solito Borghezio afferma che quelli per i festeggiamenti dell’unità d’Italia sono soldi buttati.
Ricordiamo che Borghezio è un fervido sponsorizzatore per un osservatorio congiunto europeo per la ricerca gli ufo. Forse spera che con questo ulteriore baraccone mangiasoldi sia finalmente trovata la prima popolazione verde dell’universo.

A Brescia il leghista Gallizioli aveva affermato in questi giorni «Non ci saranno altri festeggiamenti se non ci sarà il federalismo» «l'Unità è a rischio» «Le genti del Nord si stanno identificando nella nazione padana».
Ieri milioni di persone con il tricolore nelle città e nei paesi del nord e l’assenza degli straccetti verdi hanno dato al leghista la migliore risposta.

Sempre Borghezio afferma che presto ci saranno due Italia e poi rassicura: “gli italiani saranno ottimi vicini, nei limiti cercheremo di avere i migliori rapporti possibili”
A voi affermare qual’è la peggiore minaccia. Passi per la secessione, ma i “migliori rapporti possibili” con Borghezio questo no!!!

La Padania titola «Festeggiamo l’addio ai parassiti».

Renzo Bossi terrorizzato si chiude in uno sgabuzzino del Pirellone che ha scambiato per la buvette.

A Varese un gruppo di patrioti ha messo un tricolore sul balcone della sede della lega nord.
Questo non ha bisogno di commento. Un nuovo risorgimento può iniziare!
VIVA L’ITALIA UNITA!!!

1 commento:

  1. possiamo dire che i festeggiamenti sono stati la risposta che gli italiani hanno dato alla lega, non bisogna dimenticare che la lega nel suo statuto hà al primo punto la seccessione,gli italiani tutti assieme dal nord al sud hanno dato una risposta inequivocabile alle spinte secessioniste di una lega che pensava di conseguire il suo scopo seminando odio e paure,aproffitando della sua forza nei confronti di un governo debole composto da personaggi che a tutto pensano fuorche al bene del paese,ora la risposta loro la hanno avuta e sopratutto la hanno sentita anche dai loro numerosi pentiti elettori,a Treviso una delle roccaforti leghiste le bandiere esposte nelle case dei trevigiani non danno addito ad alcun dubbio,la lega è perdente e di essa soppravvivera solo il ricordo delle loro idee razziste e della loro capacita avuta di prendere per i zabbei i loro elettori all'unico scopo di arrivare in quel di roma ladrona per sedersi alla tavola imbandita e riempirsi la pancia a più non posso,ma ora è finita lo dimostra anche il fatto che nel veneto terra di dominio leghista da un sondaggio commisionato da rai tre 80% dei leghisti intervistati si sente italiano e non vuole la seccessione neppure in subordine,inoltre sempre più sono i dubbiosi se la lega potra esaudire le loro speranze,io al contrario dei leghisti dubbi non ne ho la lega non potra mai esaudire le speranze di quei molti di sx che speranzosi li avevano votati e dei quali molti hanno cominciato il viaggio inverso.Bruno 10

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)