“Nell’ospedale di Madre Teresa a Calcutta, di fatto, varcate quelle mura la gente moriva senza cure mediche e medicine”.
Ormai è noto a tutti… no, meglio dire: ormai è noto a tutti coloro che hanno capacità e volontà critica nei confronti dei media, e che quindi pensano anziché, supinamente, credere che troppo spesso l’aggettivo umanitario viene ormai usato per nascondere nefandezze e disumanità. “Umanitarie” sono persino le espulsioni dei Rom che servono solo a far vincere le elezioni ai partiti di destra; non dimentichiamo che, come scrisse Hannah Arendt nel suo La banalità del male, la tragedia della shoah iniziò proprio con le espulsioni degli ebrei, per poi, immediatamente dopo, trasformarsi nella tragedia umana che ben conosciamo. Il nazista Eichmann, giustiziato in Israele nel 1961, era l’organizzatore di queste espulsioni, come poi divenne l’organizzatore dei viaggi della morte verso i forni crematori.
“Umanitari” sono anche i campi profughi sparsi per l’Africa, i cosiddetti humanitarian spaces che servono solo ad arricchire dirigenti e amministratori senza scrupoli delle ONG, i quali fanno ammassare, come animali, e senza nessuna protezione, migliaia di persone spendendo un quarto del denaro, messo a loro disposizione dai vari governi occidentali e dalle varie Chiese cristiane, e sottraendone i tre quarti che vanno a finire nelle tasche dei “responsabili” che gestiscono queste organizzazioni “umanitarie”.
Per quanto riguarda il Vaticano, non dimentichiamo che il denaro che “con tanto amore” viene dato alle loro organizzazioni “umanitarie”, è preso dalle tasche degli Italiani i quali, volenti o nolenti, versano l’otto per mille, o una parte di esso alla chiesa Cattolica.
Ho letto ieri l’articolo di Illiric89 il quale sicuramente è in buona fede quando afferma che “Madre Teresa ha dedicato tutta la sua vita all’India e lo ha fatto per aiutare le popolazioni indiane…“, ma la verità, su questa persona che il Vaticano ha fatto santa, è molto diversa da ciò che ci viene propinato quotidianamente con la dottrina dei media. Linda Polman giornalista olandese, nel suo libro inchiesta L’industria della solidarietà, denuncia molte Ong cattoliche che usano il ricatto religioso: cibo in cambio di abiura di proprie convinzioni e conversione. Fra questi “aiuti umanitari” spicca il caso della cosiddetta Madre Teresa di Calcutta. Scrive la Polman: “Ero a Calcutta quando era ancora viva e gestiva un ospedale. Circondato da mura altissime, era il terrore per i bambini che si sentivano dire: guarda che se non stai buono viene Madre Teresa e ti porta via. Di fatto, denuncia la giornalista, varcate quelle mura la gente moriva senza cure mediche e medicine. (…) I finanziamenti che riceveva in cifre ingenti non li spendeva per l’ospedale ma li accumulava sul proprio conto”. Oltre alla Polman altri giornalisti hanno denunciato questa ennesima bufala vaticana: Cristopher Hitchens, La posizione della missionaria; Alan Drew Nei giardini d’acqua. Sui pochi giornali italiani che denunciarono questa tragedia umana è scesa una cappa di silenzio cha assomigliava molto ad una pulsione di annullamento.
In verità, seguendo la logica ferrea della ragione, Madre Teresa non ha fatto altro che aderire all’assunto dottrinario cristiano: la Chiesa cattolica predica da circa 1600 anni, Agostino da Ippona docet, che tutto è inscritto da sempre in mente dei, e quindi cercare di curare è un atto di insubordinazione a ciò che il dio cristiano ha già deciso nella notte dei tempi. E dato che, sempre secondo la dottrina cristiana, la vita transeunte è morte e la morte è la vera vita, eterna, aiutare a morire i bambini indiani facendogli iniezioni con aghi infetti, fa parte dell’amore cristiano… no, non l’amore verso gli esseri umani, che c’entra, no, si intende l’amore verso il loro dio.
Sicuramente Illiric89 e molte altre persone come lui sono in buona fede, ma dopo queste denunce consiglierei di fare una ricerca su questi crimini che vengono perpetuati nelle varie Chiese cristiane, leggendo magari Storia criminale del Cristianesimo di Karlheinz Deshner. Poi se uno vuole continuare a credere anziché pensare, se vuole fare di ciò che non è, ciò che è, beh … francamente ...Fonte
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)