I militanti hanno inseguito donne, soprattutto anziane, con in mano cartelli di protesta: "L'ignoranza non cancella l'odore"
MESTRE (9 gennaio) - Signore in pelliccia inseguite per le vie centrali di Mestre da giovani con in mano cartelli con scritti evidenti messaggi anti-pelliccia. Questa sarebbe una "zanzarata", così nominata dai promotori, i militanti di "100% animalisti", ossia una punzecchiatura contiua e costante di chi ha deciso di indossare l'indumento incriminato.Le donne, soprattutto anziane, che sono uscite nel pomeriggio di sabato con addosso la pelliccia si sono ritrovate alle calcagna i militanti, armati di cartelli che non lasciavano dubbi sulla loro opinione riguardo al coprispalle pedinato: "Stop alle pellicce", "l'ignoranza non cancella l'odore".
Secondo i militanti, i manifestanti sarebbero stati sempre in silenzio "senza parlare né rispondere alle proteste e alle offese. Alcune donne cambiavano strada o si rifugiavano nei negozi, altre tentavano di scusarsi ("ce l'ho da tanti anni"...)".
FONTE
Nelle notti del 7 e dell'8 Giugno la sezione romana dell'associazione 100% animalisti ha rivendicato due "blitz" contro il canile comunale di Muratella, con l'affissione di alcuni striscioni. Il giorno successivo due personaggi del PdL romano (area Alleanza Nazionale), Fabrizio Santori (Presidente della commissione sicurezza del Comune di Roma noto per le sue dichiarazioni a favore di una occupazione del gruppo neofascista Casa Pound nel VI municipio, e al tempo stesso per i continui attacchi repressivi contro i movimenti antagonisti capitolini) e Andrea De Priamo (presidente della Commissione ambiente del Comune di Roma ed ex squadrista del Fronte della Gioventù), tessevano le lodi dell'azione dei 100% animalisti.
Gli striscioni affissi altro non sono che il riciclo di alcuni manifesti di Area Identitaria, gruppo neofascista gravitante intorno ad Alleanza Nazionale. I 100% animalisti millantano un presunto impegno contro tutte le forme di sfruttamento animale; ancora una volta invece, la provenienza del loro materiale ed i caratteri grafici (..."non conformi"...) rivelano la matrice profondamente politicizzata della loro associazione in termini chiaramente reazionari e soprattutto il loro prestarsi ad essere braccio di propaganda "animalista" di partiti, gruppi politici e aree della società per loro natura basati sulla gerarchia e lo sfruttamento e dunque inevitabilmente refrattari ad un qualsiasi principio di liberazione animale e cambiamento reale dell'esistente.
Nell'ambito dell'area "non conforme", Area Identitaria (derivazione di reduci di Forza Nuova e Fiamma Tricolore) è la presunta autonomia di Alleanza Nazionale. Un cavallo di Troia con cui le destre neofasciste cercano spazi all'interno di tematiche tradizionalmente antiautoritarie quali l'ecologismo, la lotta alla globalizzazione e l'animalismo radicale. E' ovvio però che non ci può essere impegno genuino e consapevole per la liberazione della Terra e degli esseri viventi da parte di chi è abituato a rinchiudere se stesso e gli altri in gabbie concettuali e fisiche fatte di sfruttamento, sopraffazione e specismo.
Un po' di storia...In questo piano di infiltrazione l'associazione 100% animalisti gioca da anni un ruolo fondamentale nel fornire agibilità all'interno del territorio e soprattutto una patina di "animalismo" a interessi esclusivamente politici. Il fondatore e presidente Paolo Mocavero ha un trascorso esemplare in questo senso: candidato sindaco per la lista "Destra Veneta - Stop immigrazione per una Forza Nuova" alle elezioni comunali di Padova del 13 giugno 1999, è stato uno degli uomini chiave del partito fondato dall'ex membro di Terza Posizione Roberto Fiore. L'avventura elettorale di Mocavero naufraga pateticamente, arenandosi sulla miseria di 1451 voti al primo turno. Voti prontamente offerti per il ballottaggio al candidato di Alleanza Nazionale Giustina Destro, poi eletta con il 50,6% dei voti.
In quel periodo i fascisti impongono un clima di violenza e terrore nella città , sotto l'incoraggiamento dei vertici politici di riferimento. Nel giugno del 2000 una sentenza della Corte d'Appello condanna otto giovani padovani tutti "appartenenti al gruppo di estrema destra Forza Nuova" per aver picchiato un ragazzo di colore per "finalità razziste". Nel periodo immediatamente antecedente alle elezioni c'erano stati gli arresti di altri due membri del partito, Andrea Bordin e Roberto Baggio. Nel 2000 la polizia scopre a casa di un'altra persona dell'ambiente, Lorenzo Stivanello, micce ed esplosivi. Sfumata la carriera politica, e fiutata l’aria ostile, Paolo Mocavero decide di ripiegare sull'animalismo e fonda la suddetta associazione. Con uno stile apparentemente aggressivo raccoglie una base di giovani ragazzi (alcuni certamente in buona fede): si fa strada parallelamente diffamando e insultando sul suo sito web tutte le altre realtà protezioniste, animaliste ed antispeciste, facendone un calderone comune contro cui indirizzare il malessere esistenziale dei suoi attivisti all'insegna del più classico "molti nemici, molto onore". Visto però che il movimento antispecista oppone una sarcastica indifferenza, altro che nemici, i 100%animalisti si dedicano al marketing: cappellini, magliette, gadget, bandiere con il teschio del Jolly Roger, vere e proprie divise. I loro obiettivi: sagre di paese, palii semisconosciuti, fiere di campagna, circhi. Tutte realtà che, pure se da combattere, poco incidono nel quotidiano e sistematico panorama degli abusi e delle violenze che gli uomini compiono sugli animali. In cambio però garantiscono un facile e immediato riscontro mediatico (guarda caso tutte testate di destra, da Libero a siti come VivaMafarka e No Reporter): a maggior gloria non degli animali (quelli servono solo per le magliette...) ma dell’ immagine del proprio gruppo.
La linea ufficiale è quella dell’apoliticità. Addirittura in home page del sito internet vengono riportate le frasi dell’attivista antispecista inglese Barry Horne. Ovviamente ai giovani e sprovveduti militanti non viene detto che Horne era un militante libertario. Tuttavia l’impronta politica dei 100%animalisti è forte ed affiora continuamente. I referenti politici, i contatti con certa stampa, gli attacchi strumentali alle campagne animaliste che in Italia ed in Europa colpiscono i nodi dello sfruttamento animale industriale. Lo sfruttamento vero, quello che per essere combattuto richiede tempo, lucidità, fatica, capacità di mettersi in gioco e di rischiare in prima persona: dalla vivisezione all’industria della carne fino a quella della pelliccia. Qualcosa di ben più complesso, oscuro e potente di un presidio di fronte ad una sagra di paese, con quattro urla da osteria, due insulti e poi, via, a casa…E soprattutto gli insulti e le offese a tutti coloro che pagano il proprio impegno per la difesa della Terra e degli esseri che la popolano con la repressione e la detenzione in carcere.
Riteniamo che l'infiltrazione dei 100% animalisti abbia superato il livello di guardia e non sia più tollerabile. Come non sono più tollerabili le offese, le minacce, lo squadrismo verbale che questa accozzaglia pseudo-animalista continua a proporre. Non solo fascismo e animalismo/antispecismo sono in contraddizione logica, ma certe "azioni" dei 100% animalisti e certi loro rapporti con settori del neofascismo italiano evidenziano che questa associazione, o perlomeno i suoi vertici (fatta salva l’eventuale buona fede di un numero più o meno grande di attivisti, semplici pedine sulla scacchiera da usare e poi buttare quando non servono più), non è affatto apolitica ma ingranaggio di una strategia di infiltrazione più complessa e sistematica.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)