Vento in poppa dopo l'isteria "Battisti" il terrorista latitante che sfregia la giustizia degli anni di piombo giusto per mettere i puntini sulle "i" ecco che Berlusconi decide di accontentare con un piccolo obolo a spese del contribuente e a spese della pedagogia che la scuola trasmette ai futuri cittadini una bella lezione sulla "latitanza" o se vogliamo sull'arte di nascere socialisti rivoluzionari e finire allegramente nel post fascismo mascalzone parafrasando la definizione che Craxi diede al furbastro che si fece sgamare e da cui prese l'avvio tangentopoli !
Sulla riconoscenza di Silvio non ci giurerei neppure se mi coprissero d'oro,sul fatto che in cambio di questo favore darà un aiutino a riciclare il famigerato "bottino" di Bettino (che fà pure rima) ecco si ci giurerei,ci metto la mano sul fuoco,quella destra per intenderci,non la sinistra,sono mancino,nella mano e nella mente!
Qui sotto la notizia integrale presa da Indymedia
Berlusconi vorrebbe proiettare il cortometraggio sul leader socialista in tutte le aule d'Italia: «E' un esempio da mostrare alle nuove generazioni»
«Il cortometraggio su Bettino Craxi andrebbe proiettato anche nelle scuole, per dare alle nuove generazioni i necessari spunti di riflessione sul modo in cui è finita la Prima Repubblica». A scriverlo è Silvio Berlusconi nel pamphlet di presentazione per il lancio del dvd su "vita morte e miracolo" di Bettino Craxi, prodotto dalla fondazione della figlia dell'ex leader del Psi, Stefania, e in vendita tra pochi giorni nelle librerie e nelle videoteche.
Come dire: "finalmente" tutta la verità su quello che fu uno dei peggiori momenti della Storia d'Italia, quella di Tangentopoli, per chiarire una volta per tutte quale fu il vero volto di quella - come sostiene Berlusconi- «falsa rivoluzione giudiziaria che portò alcuni settori dellamagistratura a teorizzare la supplenza delle toghe sulla politica». E poi una difesa, accorata certo, dell'uomo Craxi che invece, e il Premier del leader socialista fu anche intimo amico, fu il primo «fautore delle riforme istituzionali», «un precursore della sinistra moderna di cui in Italia,purtroppo, non si vede ancora una traccia definita». Insomma, lodi lodi lodi.
Meglio pensare che sia solo, un'altra boutade del nostro Premier, meglio pensare che Berlusconi - che ai giornalisti ci ha tenuto a precisare di non essere «affatto esperto di magistratura» e che, al contrario, «sono i 903 magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo per 12 anni che sono esperti di me e del mio gruppo» - abbia solo voluto dimostrare quanto ancora sia riconoscente (e a ragione) nei confronti di un uomo (Craxi) che con un decreto ad personam salvò il nascente impero mediatico dell'attuale capo del Governo, come ricorda Vincenzo Vita,Pd, commentando al Corriere, la proposta di Berlusconi: quell'intervento «non fu uno strappo da niente. Da allora ci portiamo dietro un vulnus mai sanato».
E ancora: c'è forse bisogno di ricordare che «Craxi non si sottopose MAI alla giustizia italiana lasciando di fatto il dubbio sulla sua presunta innocenza»? Non solo: «Bettino non morì in esilio come dice qualcuno, ma morì come latitante». Non sembra certo questo un esempio educativo da mostrare alle nuove generazioni.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
ma è vecchia di 3 anni 'sta storia
RispondiEliminaGrazie per avermelo segnalato
RispondiElimina