Innominabile Perrera – il calvario dei due italiani che a cui in Spagna hanno ucciso i loro cani
Fonte/GEAPRESS  – Perrera. In Spagna potrebbe essere pericoloso finanche nominare  questa parola, considerato quanto successo a Simone Righi e Jo Fiori. La  Perrera è un canile spagnolo. Al pari di quelli privati convenzionati  italiani, la differenza, non da poco, è che gli animali finiscono  ammazzati. A leggere i giornali spagnoli sembrano ripercorrersi tante  storie a noi familiari di inciuci affaristico politico-familiari tipici  del peggiore Cetto La Qualunque.Jo Fiori e Simone Righi hanno perso i loro cani. Si sono smarriti, o  almeno così volevano fargli credere, in un canile-pensione spagnolo  consigliato ai due turisti italiani dai Vigili di Cadice. In realtà  erano stati uccisi. Jo e Simone non conoscevano queste usanze ed i loro  cagnetti probabilmente sono stati scambiati per randagi ed uccisi.
A Cadice è la goccia che fa traboccare il vaso. Gli animalisti locali  non ne possono più. Indicono una manifestazione nei pressi del  Municipio. Poi Simone Righi si ritrova a terra. Arrestato per accuse  talmente deboli che lo stesso Console italiano a Madrid prende subito la  difesa dei nostri connazionali richiamando egli stesso alla visione del  video. Simone non ha fatto proprio niente, se non far vedere, in foto, i  suoi cani uccisi nel canile di Puerto Real. Anche questo finisce nella  bufera e, parallelamente al processo contro Simone, ne parte un’altro  contro il canile. Le due vicende, anche nei tempi, si intrecciano  stranamente. Simone viene rilasciato ma deve presentarsi al processo. In  genere, chi è colpevole, i processi vuole evitarli. Simone, invece,  vuole andarci per dimostrare la sua innocenza sulla quale però gravano  dieci anni di possibile galera. Un vero e proprio incubo.
“Abbiamo inviato una denuncia alla Corte Europea dei diritti umani,  allegando la documentazione video e altre osservazioni che hanno poi  motivato l’apertura di un fascicolo contro la Spagna” dice Jo la quale  aggiunge che è stata anche aperta “una procedura presso il Parlamento  Europeo analoga a quella aperta con la Corte Europea dei diritti umani.  Questa, però, coinvolgerà direttamente l’apposita Commissione del  Parlamento Europeo, deputata a verificare la corretta attuazione e  applicazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti  umani e anche della Carta Europea dei diritti fondamentali”.
Un primo importante effetto sarebbe già scaturito. A seguito di  queste due azioni, sia la Corte Europea che il Parlamento Europeo, hanno  chiesto chiarimenti alla Spagna. Un rappresentante della Corte Europea e  del Parlamento italiano seguiranno personalmente il processo.
Per video, foto ed approfondimenti sulla vicenda vedi articolo GeaPress. 








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