(AGI) - Agrigento, 31 gen. - Un ragazzo di 24 anni, Giuseppe Gati' di Campobello di Licata (Agrigento), e' morto folgorato nel primo pomeriggio di oggi in un caseificio di proprieta' del padre in contrada Rocca di Mendola in territorio di Naro. Il giovane e' stato trovato nei pressi di un recipiente di metallo e il cadavere presentava i polpastrelli delle dita di una mano completamente carbonizzati. Sul posto sono giunti i carabinieri di Naro e della Compagnia di Licata che hanno effettuato i primi rilievi. L'indagine e' condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Gemma Miliani. Giuseppe Gati' alcune settimane fa si era protagonista di una vivace contestazione a Vittorio Sgarbi che era stato invitato ad Agrigento per presentare un libro. Il giovane, attivista del Partito democratico, aveva duramente contestato Sgarbi che aveva reagito tentando di sottrargli la videocamera.
In questi giorni fortunatamente (perchè non sono riusciti a toglierli la telecamera) in rete sta girando il video che potete vedere su dove un ragazzo ha contestato fortemente Vittorio Sgarbi come in fondo dovrebbero fare tutti i cittadini onesti italiani visti i suoi precedenti penali e non.
Per approfondire ciò che è successo vi riporto il suo racconto che ha rilasciato nel blog di Piero Ricca:
Caro Piero, cari ragazzi di qml.
sono Giuseppe Gati’, 22 anni, il contestatore di Vittorio Sgarbi ad Agrigento. Vi allego un breve resoconto della serata.
Con alcuni amici l’altro giorno mi sono recato presso la biblioteca comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare: la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta, per diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco che arriva, in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver preso la parola, naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose. Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui stesso di impossessarsene. Ma è importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lotengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato
(ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi), per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: “Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro…”.
Per chi non sapesse chi è Caselli li invito a visitare la sua pagina di wikipedia e vi riporto anche uno spezzone molto interessante tratto da li ed un video dove parla del processo Andreotti:
Secondo Marco Travaglio essendo probabile nel 2005 la nomina di Caselli a procuratore nazionale antimafia il governo Berlusconi III per evitare questo effettua una modifica legislativa. Viene quindi presentato un emendamento dal senatore Luigi Bobbio (AN) alla legge delega di riforma dell'ordinamento giudiziario (la cosiddetta "Riforma Castelli"). Con questo emendamento, Caselli non poté più essere nominato per quel ruolo per superamento del limite di età. La Corte Costituzionale, successivamente alla nomina di Piero Grasso quale nuovo Procuratore Nazionale Antimafia, dichiarò illegittimo il provvedimento che aveva escluso il giudice Gian Carlo Caselli dal concorso.
Concludo complimentandomi con il giovane che ha contestato Sgarbi, queste iniziative si stanno diffondendo sempre di più, un bel segnale che lascia sperare per il futuro.
Per approfondire ciò che è successo vi riporto il suo racconto che ha rilasciato nel blog di Piero Ricca:
Caro Piero, cari ragazzi di qml.
sono Giuseppe Gati’, 22 anni, il contestatore di Vittorio Sgarbi ad Agrigento. Vi allego un breve resoconto della serata.
Con alcuni amici l’altro giorno mi sono recato presso la biblioteca comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare: la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta, per diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco che arriva, in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver preso la parola, naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose. Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui stesso di impossessarsene. Ma è importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lotengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato
(ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi), per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: “Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro…”.
Per chi non sapesse chi è Caselli li invito a visitare la sua pagina di wikipedia e vi riporto anche uno spezzone molto interessante tratto da li ed un video dove parla del processo Andreotti:
Secondo Marco Travaglio essendo probabile nel 2005 la nomina di Caselli a procuratore nazionale antimafia il governo Berlusconi III per evitare questo effettua una modifica legislativa. Viene quindi presentato un emendamento dal senatore Luigi Bobbio (AN) alla legge delega di riforma dell'ordinamento giudiziario (la cosiddetta "Riforma Castelli"). Con questo emendamento, Caselli non poté più essere nominato per quel ruolo per superamento del limite di età. La Corte Costituzionale, successivamente alla nomina di Piero Grasso quale nuovo Procuratore Nazionale Antimafia, dichiarò illegittimo il provvedimento che aveva escluso il giudice Gian Carlo Caselli dal concorso.
Concludo complimentandomi con il giovane che ha contestato Sgarbi, queste iniziative si stanno diffondendo sempre di più, un bel segnale che lascia sperare per il futuro.
La scomparsa di questo ragazzo è un grave lutto per chi lotta per la democrazia. Nel suo racconto della serata contro Sgarbi, e soprattutto delle angherie subite da presunti vigili o sedicenti poliziotti si percepisce tutta l' ARROGANZA DEL POTERE (per dirla con le parole di de Andrè). E' gravissimo quello che gli hanno fatto!Chiediamo sempre più forte e sempre più in tanti che questo fascismo abbia termine. Ricordiamocene quando andremo a votare!
RispondiEliminaViva Giuseppe Gatì!!!
Grazie per il tuo commento,la storia mia ha molto toccato...
RispondiEliminaCaro Anonimo questo non è solo fascismo, e sono anni che lo dico e lo scrivo, ma è una dittatura padanonazifascista. Giovani mostrate i denti se e quando avete ragione, e mai come ora avete, ed abbiamo, ragione da vendere. Viva Gatì e viva una NUOVA RESISTENZA contro tutti coloro che stanno distruggendo il nostro Paese e la nostra Dignità! Antonio.
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