Aggiungi didascalia |
di Riccardo Totino
24 luglio 2003 - La conoscenza dei meccanismi che regolano i rapporti tra cani, può aiutare a comprendere perché il nostro si comporta in un particolare modo.
L’analisi di un problema non si basa esclusivamente sulla qualità di rapporto che il cane ha instaurato con il proprietario, ma deve prendere in considerazione anche i metodi di insegnamento, i meccanismi di apprendimento, il periodo della socializzazione e la valutazione del periodo evolutivo del cucciolo. La struttura sociale è però importante
al fine di poter delegare al migliore elemento, l’impostazione delle regole sociali mirate allo svolgimento delle quotidiane attività del branco.
Quanto segue è frutto dell’analisi di alcune accreditate teorie.
Il cane è un animale con una mente diversa dalla nostra, con i sensi sviluppati in modo differente e la percezione della sua realtà è indubbiamente cinocentrica.
Il mondo è come lo vede ognuno di noi ma, nel cane, il senso primario non è la vista bensì l’olfatto (si potrebbe dire: il ondo è come lo odora ogni cane) cioè una realtà basata su percezioni a noi sconosciute; la consapevolezza di questa diversità non è parte del suo bagaglio culturale e quindi non è in grado di formulare il seguente pensiero: ”L’essere umano pensa diversamente da me!”. Per poter comunicare con il
cane, abbiamo dunque il compito di adeguarci al suo istintivo pensiero, piuttosto che pretendere da lui la comprensione del culturale e difficile umano pensiero.
Il concetto di uguaglianza è un pensiero astratto caratteristico della cultura umana e comunque non applicabile all’istinto canino.
Lo studio del comportamento di una specie animale domestica deve tener conto del suo modo di agire istintivo. I cani sono animali differenti dal lupo con una variabilità
di comportamenti molto più vasta ed una capacità di adattamento sociale rilevante(1) ma è stato osservato che la sua struttura sociale è di tipo gerarchico - piramidale
molto simile a quella del lupo. Per il cane l’esistenza di tale struttura è molto importante ai fini del suo equilibrio psicologico.
In un rapporto uomo – cane, si deve tendere ad “inscenare” una situazione in cui il cane, da attore passivo, si ritrovi ad impersonare la parte di individuo omega.
Per omega si intende l’individuo che, all’interno del branco, ha minori responsabilità e benefici.
Molte persone provano un senso di ingiustizia nel trattare il proprio cane come un individuo appartenente ad un rango inferiore: molto più che nel rapporto con i bambini, il cane è considerato felice e sereno in un mondo privo di regole e di limiti,pertanto, ignorarlo quando arriva scodinzolando con un giochino in bocca può essere
improponibile ad un proprietario che non abbia ben chiaro il senso di quanto abbiamo detto e diremo sulle regole sociali,continua a leggere....
0 commenti:
Posta un commento
"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)