Fonte-Stuprate con un serpente vivo. E’ successo ad una donne del Wisconsin, negli Stati Uniti. Due uomini sono stati per questo arrestati con l’accusa di violenza sessuale.
La donna, 32 anni, era ad una festa in casa a Eau Claire, in Wisconsin. Un uomo, Damonta Jones, secondo il racconto della giovane, l’avrebbe invitata nella stanza da letto con la scusa di mostrarle le foto dei suoi bambini. Ma appena entrata nella camera sarebbe stata colpita alla testa e gettata a terra.
Secondo l’accusa, Jones poi l’avrebbetenuta per terra mentre un secondo uomo, John Bullock, la stuprava. Dopo i due uomini l’avrebbe violentata anche con un serpente vivo.
La polizia del Wisconsin ha fatto sapere che nel momento in cui commetteva il reato Jones era già sotto il monitoraggio della polizia, e indossava un braccialetto con segnale GPS per due precedenti stupri.
100COSECOSI- C'è una strana relazione tra il serpente e la donna nella religione Cristiana,essa affonda nei miti biblici prima che nella interpretazione dei sogni di freudiana memoria (...) per chi non lo rammentasse il Serpente è un simbolo fallico.
"Curioso" che dei buoni puritani (figli della cultura mitologica cristicola) abbiano voluto umiliare,punire offenderel'Eros di una donna avvalendosi del serpente come riportato dalla croncaca sopra (...)
Altrettanto "curiosa" una certa propensione ad ammantare di valori simbolici il mondo animale per giocarli in termini morali contro l'essere umano specie il suo Eros (...) affibbiando ora la patente di purezza ad uno ora quella di bestiale all'altro essere vivente ora valori pornografici,immorali a quell'altro animale.
Proprio vero come ebbe a dire Publio Nasone «Crudelitas in animalia est tirocinium crudelitatis contra homines» la crudeltà contro il regno animale è un tirocinio che prepara la crudeltà contro l'uomo !
Ed è infatti quanto è avvenuto nell'episodio sopra,un fatto che affonda le sue radici nel sentimento religioso.
A buon intenditor...
0 commenti:
Posta un commento
"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)