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domenica 28 novembre 2010

Salute, anziani discriminati Dati choc dalla Societa' Italiana di Gerontologia e Geriatri

di Lino Grossano
MILANO - Le cure ai pazienti anziani sono sempre piu' spesso inadeguate: con l'aumentare dell'eta', nonostante aumentino di pari passo le malattie, diminuiscono drasticamente le prescrizioni adeguate di farmaci e visite. E cosi' oltre la meta' degli anziani che soffre di almeno una patologia cronica e' a rischio per questa riduzione, tanto che dopo un infarto addirittura il 76% dei pazienti anziani non assume terapie sufficienti, e la loro mortalita' e' tripla rispetto a quella di chi viene invece curato correttamente. Sono i dati diffusi oggi a Milano dalla Societa' Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), nel presentare il proprio Congresso nazionale che si svolgera' a Firenze dal 30 novembre al 4 dicembre.
Si tratta dei ''primi risultati della piu' ampia indagine mai svolta in Italia sulla condizione degli anziani - dice la Sigg, che ha collaborato con la Fondazione Sanofi-Aventis - e sul livello delle cure offerte agli over 65''. Sono stati setacciati gli archivi delle Asl relativi a 440 mila assistiti, e dai dati e' emerso che il 70% degli anziani (8,4 milioni sui circa 12 milioni totali) soffre di almeno una patologia cronica tra quelle piu' comuni.
Meta' di questi, 4,2 milioni, non riceve cure adeguate. Il 12% dei pazienti con meno di 70 anni non si vede prescritti gli antipertensivi, ma la percentuale sale al 30% negli over 85. Le statine (i principali farmaci per abbassare il colesterolo) hanno un crollo deciso, passando dal 12% di pazienti non trattati con meno di 70 anni al 50% degli over 85. Gli antiaggreganti non vengono prescritti al 17% degli over 85, mentre a quelli con meno di 70 anni le mancate prescrizioni si fermano solo al 3 per cento. ''Questi dati - spiega Niccolo' Marchionni, presidente Sigg - mostrano una mancata o insufficiente utilizzazione, nei pazienti anziani, di terapie e interventi che potrebbero mantenerli in salute, anche se talora e' il paziente stesso che segue le terapie con maggior difficolta' o dimentica di assumerle''.
Per garantire agli anziani un adeguato trattamento ''e' necessaria una maggiore convinzione dei medici a impegnarsi nella tutela della loro salute. La spesa sanitaria annua pro capite per terapie e accertamenti in pazienti con recente infarto miocardico, ad esempio, si riduce da 1.016 euro fra i 65 e i 69 anni a 453 euro negli ultra 85enni. Cio', almeno in parte - aggiunge - deriva dall'errata convinzione che una persona molto anziana non tragga significativi benefici dalle terapie. Non e' affatto cosi' e le terapie farmacologiche si dimostrano altrettanto efficaci anche negli ultra85enni''.
''Lo scarso interesse nei confronti dei bisogni di salute degli anziani che emerge dall'indagine - commenta Marco Scatigna, direttore generale della Fondazione Sanofi-Aventis - e' indicativo di un atteggiamento pericolosamente discriminatorio: un paziente anziano cui non vengono prescritti farmaci ed esami puo' sembrare un risparmio per la collettivita' ma, alla fine, e' vero l'opposto''. ''I pazienti curati male - prosegue Scatigna - si ricoverano e si ammalano molto piu' degli altri per cui, a lungo andare, spendiamo molto di piu' per rimediare a terapie e diagnosi inadeguate che per trattare come si deve chi ha bisogno delle cure, indipendentemente dalla sua eta'. E questo - conclude - senza considerare la violazione del principio di equita' distributiva delle risorse e l'eccesso di sofferenze individuali conseguenti al sotto-trattamento''.

5 commenti:

  1. Non solo, a mia mamma mi hanno chiesto se potevano mettere il sondino perchè mangiava poco. Questa storia del sondino è grave, non si capisce che disabitua alla deglutizione. Noi inconsapevoli dopo alcuni gg l'abbiamo tolto e mia madre è morta per polmonite perchè quello che deglutiva andava nei polmoni. Ho anche la sensazione che in quel reparto non la volessero perchè era una spesa e sapessero esattamente cosa coleva dire mettere il sondino.

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  2. Spero che tu abbia inviato una denuncia alla Procura della Repubblica....è grave quello che mi dici!

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  3. eus-tachio
    poveri noi(escluso s'intende iricchi,gli ap-
    partenti alle varie caste e lobbi imperanti
    nel nostro paese, per le quali i luminari
    schizzano dalle loro comode poltrone anche per il più banale raffreddore, per il popo-
    lo, considerato parco buoi, spolpati dalle
    tasse (un'infità) durante tutta la loro vita
    lavorativa diventano un fadello ripagati con
    misere pensioni e altrettanto misere presta-
    zioni sociali, ingannati ignobilmente quando
    costoro vanno a elemosinare il voto prometten
    do mari e monti.
    pensateci la prossima volta che vi accadra.

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  4. Così come esiste, giustamente, la figura del medico pediatra per i bambini, mi sono sempre chiesto perchè da una certa età (55?)in poi, il cittadino non viene tolto dal medico generico di famiglia e affidato alle cure dello specialista medico geriatra? Avrebbe anche la cura di preparare il cittadino alla pensione, perchè molti non vedono l'ora di andarci, ma poi subentrano crisi di astinenza e depressioni notevoli.- Ci arrivano impreparati.- Che ne dite?

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  5. "che ne dite...?"
    Siamo in Italia purtroppo la razionalità qui è un concetto alieno!

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)