Nadia Micrì e Lele Mora promossi ministri del nuovo governo Berlusconi
Seguendo la vulgata che circola nei palazzi del potere il 14 dicembre le probabilità che Berlusconi ottenga la fiducia sono molto ridotte. Nel migliore dei casi il governo potrà racimolare una maggioranza che gli permetterà di andare avanti pochi mesi. Stano così le cose si andrà dritti dritti a nuove elezioni, che si dovrebbero tenere nella primavera 2011. Il Cavaliere a meno di sorprese non ha alcuna intenzione di dare il beneplacito ad un governo di unità nazionale che affronti le questioni più spinose dell’agenda politica. Ovviamente un vero statista come lui sa quando arriva il tempo di mettersi da parte e dar spazio a nuove leve.
Due forse tre forze politiche si contederanno il governo del paese.
Il risultato post elezioni a sentire Capezzone, Cicchitto Quagliarello, e tutta l’intellighenzia di Destra, tra cui Feltri, Belpietro, Vespa, Veneziani e i post-intellettuali convertiti alla causa della Real Casa di Arcore come Gianpaolo Pansa, assegnano un ottimo risultato sia alla Camera che al Senato alla coalizione di destra-desta, ex centro-destra capeggiata da sua maestà Silvio Berlusconi.
A quel punto le forze ex moderare, ex liberali, ex popolari, neo populiste e neo reazionari, potranno dar luce al più folcloristico quanto raccapricciante governo della storia italiana. Si dice che la lista con i ministri del futuro gabinetto circola nei palazzi della Roma che conta e recita così.
Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio fino al 2013, data in cui verrà eletto Presidente della Repubblica. Dopo l’ascensione al Quirinale il Cavaliere passerà il testimone a Marina Berlusconi. Se lui è stato il Peron italiano lei sarà la nuova Evita. Altro che Hillary Clinton, Angela Merkel e Dilma Vana Rousseff “la cavaliera” sarà tutta un’altra storia e tutto un altro conflitto di interessi. Non sfigurerà dinanzi al confronto con Jiang Qing terza moglie di Mao e Cory Aquino prima donna presidente delle Filippine. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio il sempiterno Enrico Letta perfetto Cardinale Richelieu, curerà come sempre i rapporti con l’altra sponda del Tevere. Per bilanciare la “colomba” Letta verrà nominato vice-premier il “falco” Giorgio Clelio Stracquadanio, quello che disse “E’ giusto prostituirsi per fare carriera” (smentendo, poi, in parte) verrà onorato per la sua fedeltà alla causa. Giustificare l’ingiustificabile nel centro destra premia sempre. I comunicati di palazzo Chigi verranno venduti in esclusiva all’ autorevolissimo quotidiano on-line “Il Predellino”.
Il ministero degli interni dovrebbe andare sempre ad un leghista. Gira il nome di Borghezio che dovrebbe contribuire con la sua autorevolezza acquistata in Europa ad arginare la piaga dell’immigrazione clandestina. In alternativa visto che si vuole potenziale il baluardo che si oppone all’invasione straniera, si sta pensando di modificare la riforma Bassanini e consentire a più persone di dirigere il ministero del Viminale. In tal caso si nominerebbe Bossi e il suo “anello magico” composto dalla sindacalista leghista Rosy Mauro, Manuela Marrone, moglie del Senatur, Marco Reguzzoni, e Federico Bricolo. Tutti insieme organizzeranno le nuove crociate.
Alla difesa non ci sono dubbi dovrebbe essere spedita Daniela Santanchè, il soldato Jane della politica italiana ha tutte le carte in regola per riorganizzare le forze armate e riposizionale sulle principali città del nostro paese. Predisporrà l’esercito su tutti i confini nazionali. Isole comprese. Il Ministro degli affari esteri dovrebbe essere il senatore Giuseppe Ciarrapico, fascista non pentito, imprenditore navigato. Nel corso della sua carriera ha allacciato rapporti con tutti i paesi del mondo soprattutto con Israele. Sembra la persona giusta al posto giusto per far conosce l’Italia nel mondo, anche nei suoi aspetti più tragici e folkloristici. Sara' il nuovo Henry Kissinger italiano.
La poltrona di ministro di Grazia e Giustizia è contesa da tre illustre personalità. Ambiscono alla poltrona: Niccolo Ghedini, Giacomo Caliendo o Nicola Cosentino. Dipende se si vorrà privilegiare il sindacato degli avvocati, quello dei magistrati o quello degli indagati, i giochi sono aperti. Nel 1994 Oscar Luigi Scalfaro non volle nominare Cesare Previti come Guardasigilli del primo governo del Cavaliere. Dopo le elezioni del 2011 tutto sarà possibile.
La Pubblica Istruzione è già stata prenotata da Barbara Berlusconi. Il Milan non le basta. Le era stata promessa una cattedra al San Raffaele. Ma la carriera accademica non le interessa. Il premier avrebbe preferito mantenere la tenace Maria Stella Gelmini. Però dinanzi alle scaramucce famigliari e alla successione di Marina il premier preferirà mettere a tacere tutto, concedendo a Barbara la poltrona del ministero di viale Trastevere.
Alle comunicazioni avevano pensato di nominare Pier Silvio Berlusconi, presidente di Mediaset, ma prevedendo le solite critiche della stampa interna (La Repubblica) ed estera (The Economist) il cavaliere opterà per il fido Maurizio Gasparri. Già Ministro delle Comunicazioni nel secondo governo Berlusconi, estensore della celebre riforma sul riordino del sistema radiotelevisivo, ed espressione della componente ex An del partito.
Per il ministero del Welfare Berlusconi sta pensando ad un vero “coupe de theatre”. Come Sarkozy designò nel 2007 Bernard Kouchner, personalità vicina al partito socialista francese Ministro degli Esteri del governo Fillon così il Tycoon di Arcore sarebbe tentato di affidare questo dicastero ad un autorevole esponente dell’opposizione. La prescelta potrebbe essere Paola Binetti, nota militante cattolica di larghissime vedute, potrebbe essere la persona giusta per rilanciare le politiche della famiglia. Sponsorizzerebbe campagne sulla fertilità degli uomini e delle donne italiane . Dopo la legge sul reato di clandestinità sarebbe propensa ad introdurre il reato di omosessualità. Iran docet. Sottosegretario con delega alle politiche sulla vita ( e sulla morte) dovrebbe essere il Cardinale Camillo Ruini. Sarebbe la prima volta che un rappresentante di un paese straniero viene prescelto per un incarico pubblico dello Stato Italiano. Ma le sponde del Tevere non sono state mai così vicine. Si sta trattando con la Santa Sede.
Alle politiche europee dovrebbe andare Alessandra Mussolini per lavorare fianco a fianco con Ciarrapico. Ignazio La Russa colpevole di aver fatto esplodere il Pdl verrebbe declassato alle Infrastrutture. Ministro dell’ambiente dovrebbe essere Aldo Brancher per compensarlo del ministero durato un giorno nel corso della legislatura precedente.
Sandro Bondi verrà confermato Ministro dei Beni Culturali per continuare l’opera di demolizione volontaria ed involontaria dei nostri tesori artistici.
Francesco Nucara segugio incaricato della compra vendita di deputati sarà il prossimo Ministro per i rapporti con il Parlamento, mentre Lele Mora il nuovo Ministro delle pari opportunità.
All’attuazione del programma andrà Alessandro Sallusti .Tutte le promesse mantenute dal nuovo governo verranno pubblicate in anteprima sul sito on-line del Giornale. Nadia Macrì verrà destinata al neo ministero dell’amore e Ruby Rubacuori, già nipote del presidente egiziano Mohammed Hosni Moubarak ( in arabo محمد حسني سعيد مبارك ), sottosegretario con delega al piacere.
Queste sono le indiscrezioni circolate fino ad adesso ma le iscrizione per nuovi troni e tronisti sono ancora aperte.
Nel 2011 se Berlusconi sarà nominato Primo Ministro e dopo eletto al Quirinale, non avrà che l’imbarazzo della scelta nel designare chi vuole , in barba all’equilibrio dei poteri, farà un governo a sua immagine e somiglianza.
Il sogno di Caligola diventerà realtà.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)