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Una storia infinita quella della disputa legale tra il sultano del Brunei e il fratello minore, il principe Jefri Bolkiah, che se non accenna a concludersi quanto meno guadagna dettagli piccanti e grotteschi. Nell'ultimo atto della lunga controversia, che si terrà nei prossimi giorni a New York, il principe Jefri - conosciuto anche come il principe playboy - ha citato in giudizio due suoi ex avvocati accusati di sottrazione di beni di sua proprietà. E tra i documenti prodotti dagli imputati, per sottolineare la cattiva condotta del principe, spuntano anche sei statue pornografiche a grandezza naturale che lo riproducono nudo insieme ad alcune donne del suo harem. Gli avvocati vorrebbero portare in aula come prove le immagini delle statue, scolpite dall'artista J. Seward Johnson e un tempo esposte lungo la piscina della residenza newyorkese di Jefri, ma il principe si è appellato a un giudice di Manhattan per escludere le "statue erotiche" dal processo
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)