100cosecosi-Non è uno dei soliti scherzi pesanti che si fanno tra loro quelli del corso di anatomia.
Alisa ha scientemente organizzato un evento mediatico nel web per sfruttarne le ricadute d'immagine solo che lo "scherzetto" è andato un po troppo in là e torme di vandicativi animalisti si sono messi sulle sue tracce in mezza Russia.
Almeno sino ad oggi non si sà se sia stata realmente identificata e che fine abbia fatto,se è in carcere o se si è nascosta rintanata in qualche sperduto buco nella foresta siberiana!
Una amica russa che ha seguito il caso con una certa attenzione dopo essersi fatta coraggio mi ha raccontato che tra le ipotesi fatte dai blogger russi quella che più è presa in considerazione vuole che le immagini che vedete sotto sono soltanto la prima parte del "evento" reso pubblico (...) le immagini dicono siano state fatte da un fotografo dotato di un apparecchio d'indubbia qualità,forse un professionista,le pose e la scenografia sono studiate da un lato e dall'altro volutamente banalizzate,la bellezza indubbia della Dark lady,della giovane sensualizzata quanto basta a far nascere il desiderio di vederla in ben altri ruoli e qui siamo al punto,la seconda serie di immagini (mai rese pubbliche) dovevano incentrarsi sul nudo esclusivo o ancora peggio con annessa scena del tavolo da vivisezione!
Forse,dicono sarebbe seguito anche un video da spacciare poi nel web in qualche migliaio di siti snuff movies !
Nel gergo della pornografia, l'espressione snuff o snuff movie (dall'inglese "spegnere lentamente") si riferisce a video amatoriali realizzati sotto compenso in cui vengono mostrate torture realmente messe in pratica durante la realizzazione del film culminanti con la morte della vittima (per lo più un essere umano).
L'espressione snuff riferita al significato attuale, viene usata per la prima volta nel film Slaughter (1971), di Michael Findlay, poi rimontato in Snuff (1976), di Michael e Roberta Findlay. Gli autori del film fecero circolare la voce che la scena finale del film, in cui una donna veniva torturata e uccisa, fosse una ripresa di fatti reali, addirittura organizzando alla prima visione manifestazioni fittizie contro il loro stesso film. La diffusione di questa notizia diede un notevole impulso al successo commerciale del film, cosa che contribuì a creare la consapevolezza dell'esistenza di un potenziale mercato, pur sommerso ed evidentemente destinato all'illegalità, per questo genere di produzioni.
Oggi è un fatto l'esistenza di questo mercato e vi girano somme non indifferenti;è possibile commissionare alla criminalità di certi paesi presente sul web la realizazione di un snuff movies basta pagare,nessuno si farà scrupoli di sorta e in qualche caso persino con la vittima consenziente !
La "sciocchina" evidentemente potrebbe aver anche sperato in un servizio sul Palyboy locale e comunque non si aspettava certo le reazioni che ci sono state nel web.
Il resto lo sapete,è arcinoto,io ho voluto pubblicare questo dettaglio in più se non altro per disincentivare in futuro l'utilizazione di queste tecniche di comunicazione per raggiungere fini venali e ignobili.
Il solito scherzo da troll scatena un putiferio sul social network: animalisti all’assalto e pagina chiusa in tempi da record.
Ieri la pagina fan di Alisa Kusmenko, ora chiusa, aumentava di 700 persone all’ora. Perché? Per un motivo semplice; la simpatica ragazza, che in un’altra pagina ancora mostra le foto che l’hanno resa popolare, condivideva su Facebook immagini di cani squartati per fantomatici motivi scientifici. Sangue, foto ripugnanti che la mostrano oltretutto sorridente accanto ai poveri animali ridotti in pezzi. Tanto da scatenare una protesta che si concretizza in gruppi che chiedono la chiusura della pagina, come Chiusura Pagina Alisa Kuzmenko Fans, mentre compaiono anche attestazioni di stima.
LA CARA AMICA – Sbatti il mostro in prima pagina? In realtà Alisa Kuzmenko è una vecchia conoscenza di Giornalettismo; la storia non è nuova, ne avevamo parlato già qui nel lontano luglio 2009: “Può un compito a casa per un esame universitario giustificare – dissezionare un animale domestico -diventare motivo di orgoglio nel documentarne e renderne di pubblico dominio le procedure? È una montatura mediatica, un bluff, oppure è tutto incredibilmente vero? In Russia ed in Ucraina il popolo del web è ancora sbalordito per questa storia, vera o verosimile che sia. La notizia si è diffusa da poco più di una settimana ed è rimbalzata dai blog ai giornali nell’arco di circa una decina di giorni. È ai primi di luglio, infatti, che diversi internauti russi denunciano in rete i profili dettagliati di due ragazze. Trattasi di Anna D. ( Анна Дончук ) ) e di Aliza K. (Алиса Кузьменко ), rispettivamente di 18 e di 19 anni, che, nella cucina di un appartamento di Kiev, avrebbero “squartato” un cane e l’avrebbero fatto vedere a tutti con una certa soddisfazione”
UN ANNO DI CARCERE - Quindi visto che la gallery comparsa è stata pubblicata 11 ore fa, che la diffusione dei commenti è prevalentemente in lingua italiana, mentre la vera Alisa è ucraina, che nella pagina che chiede la sua chiusura si racconta che”LA RAGAZZA IN QUESTIONE E’ DA UN ANNO IN CARCERE!!!MA CHIUNQUE ABBIA CREATO QUELLA PAGINA DEVE ESSERE FERMATO!!!NON VI ISCRIVETE ALLA SUA PAGINA!!!SEGNALATELA PERCHE’ SE VI ISCRIVETE ED AUMENTATE FARETE ESSATTAMENTE IL SUO GIOCO!!!”, è palese che Alisa doesn’t come back. E’ ovviamente un fake, un troll, un burlone, un provocatore, l’individuo che sta dietro alla nuova pubblicazione delle foto con i cani squartati.
I CREDULONI SU FB – E se già all’epoca mettevamo in dubbio l’autenticità delle immagini:” Intanto in Russia ed in Ucraina gli esperti e i meno esperti vanno domandandosi se davvero il cane (che non è stato l’unico animale ad essere vivisezionato da Anna poiché sarebbe toccata più o meno la stessa sorte anche a dei ratti, rimbambiti con dei sonniferi, uccisi, poi scuoiati e anch’essi immortalati nella loro tragica fine in un video) sia arrivato nell’appartamento di Alice morto. Vanno ipotizzando da alcuni dettagli (segno di taglio sulla gola, colore delle macchie di sangue, ciondolamento delle sue gambe non solito in un corpo già senza fiato) che piuttosto sia invece stato consapevolmente ucciso dalle due ragazze. Per ora però non si sa nulla di certo. Anzi: più di qualche elemento dà da pensare sull’effettiva veridicità della storia. D’altronde, è proprio dalla Russia che era partita la famosa bufala dei due cellulari che cuociono le uova poi rimbalzata fino sui giornali italiani e sul blog di Beppe Grillo…” adesso c’è da riflettere anche su chi sta giocando sulla credulità della gente che bazzica Facebook.
mother fucker!
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