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giovedì 23 settembre 2010

La televisione,una religione Arcaica sempre attuale,un idolo

Cronos visto da Goya
C'è una ricerca statistica,una delle prime sull'argomento televisione,stabilisce un dato già ai tempi terrificante,la gioventù degli anni 60 aveva assistito ad almeno 14.000 morti,atti di violenza che comporavano la morte con la visione della vittima (...) attraverso il piccolo teleschermo allora in bianco e nero fatto che ne amplificava l'aspetto drammatico,tragico.
Ecco il tubo catodico,la tv la vedo un po come una religione arcaica,pagana,tutto passa per ella e tutto si incentra su di essa,le gira intorno,consumi,consenso politico,formazione delle "idee" manipolazione attraverso la persuasione occulta...richiede una grande distra-attenzione,un tabernacolo per gli adoratori dei nuovi dei,un campo,un terreno di battaglia per la conquista del potere disseminato di cadaveri dimenticati,una tomba degli ideali,tutto,tutto in quella scatola "magica",quel tabernacolo !
Ebbene quando ci penso non posso fare a meno di andare indietro nel tempo sino all'Impero Romano,a Cartagine,alle Guerre Puniche e ai rituali pagani che si celebravano una volta all'anno a Cartagine (un fatto appurato almeno per i francesi (...) e non una diceria romana,si sà erano pettegoli e chiacchieroni,avezzi a sputtanare chiunque i romani...) dicevo accadeva che venisse portato fuori dal tempio un gigantesco bronzo,la statua del Dio Cronos,una scultura,veniva acceso un grande falo intorno al bronzo e di li a poco come un urlo terrificante,sordo,straziante ne usciva suscitando un religioso terrore nei cartaginesi...
Erano i primi nati,i neonati,i bambini che per quell'anno andavano sacrificati al dio per riceverne lo sguardo benevolo...erano rinchiusi nel bronzo,urlavano e si dibattevano invano per scampare ad una morte orribile.
Concludo oggi dovremmo fare uno sforzo con la nostra immaginazione non indifferente per poter identificare cosa racchiude l'idolo,quali sono le sue vittime predestinate al sacrificio...
Forse i nostri sogni,buona parte dei nostri ideali,noi stessi e non sembra affatto che della qual cosa alcuno di noi ne sia al corrente.

1 commento:

  1. Sarà anche un terrible idolo pagano, ma noi abbiamo la bacchetta magica per governarlo: il telecomando.
    A meno che non si pensi che la maggioranza degli italiani sia decerebrata e che sia lei a farsi governare dalla tv.
    Ma sarebbe anche un facile alibi scaricare ogni nostra colpa su un povero elettrodomestico inanimato.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)