il partito più "morale" in Italia |
Al numero 1:
"La tangente del '92"
tangente da 200 milioni da parte della Montedison, per le elezioni del 1992. La tangente è stata versata da Marcello Portesi, che si occupava dei rapporti del gruppo Ferruzzi con la politica, direttamente nelle mani dell'allora tesoriere Alessandro Patelli. Dalla somma deposta in un ufficio della sede milanese del partito, nottetempo sparirono 150 milioni per opera di un non ancora identificato ladro. Nonostante le veementi negazioni iniziali, Bossi fu condannato ad 8 mesi per violazione della legge sul finanziamento ai partiti. Le parole testuali di Gianfranco Miglio, l'ideologo della Lega, davanti ai giudici furono:"Patelli è stato un martire che si è dovuto prendere la colpa per coprire Bossi. Umberto mi disse: ‘Ho stabilito buoni rapporti con il gruppo Ferruzzi, ci aiuteranno’. Intendeva dire che aveva avuto dei segnali per cui il gruppo Ferruzzi avrebbe versato denaro alla Lega".
Al numero 2
Il "Paradiso di Bossi"
Una cordata di imprenditori leghisti, che guarda un po' sono anche esponenti di primo piano del partito come Maurizio Balocchi, Edouard Ballaman, Stefano Stefani, Giancarlo Pagliarini, Enrico Cavaliere e pure la moglie di Bossi Manuela Marrone, tenta un grosso investimento immobiliare in Croazia, a Salvore. L'obbiettivo è quello di costruire un villaggio turistico, il risultato è un pasticcio ancora insoluto, finito in tribunale per bancarotta fraudolenta e bancarotta patrimoniale semplice, e con la cessione di un casinò croato a dei criminali internazionali. Per quanto i protagonisti cerchino di negarlo, la politica c'entra eccome: per esempio attraverso un conto corrente della Lega Nord, sono transitati 280 milioni nell'ultimo tentativo di tenere a galla la società che stava compiendo l'operazione, la Ceit di Montegrotto.
Per chi ne avesse voglia la storia è raccontata in un articolo di Diario fatto da Gianni Barbacetto e rintracciabile qui e in articoli del gazzettino rintracciabili qui
Al numero 3
"Verso la luna di miele con l'auto blu"
Le auto blu di Ballaman, in uno splendido articolo di Gian Antonio Stella, tratto da Corriere. Il presidente del consiglio regionale del Friuli usava con tale disinvoltura l'auto blu (trasferte meneghine per veder giocare la Padania, firma del rogito per l'acquisto della casa al mare, viaggio all'aeroporto per luna di miele...) da togliersela da solo e farsi rimborsare 3200 euri mensili per l'utilizzo dell'auto propria.
Al numero 4
"Parenti serpenti"
Tra i più noti:
Franco Bossi, fratello del senatur, terza media, gestore di un autoricambi. Scelto come assistente accreditato all'europarlamentare Matteo Salvini nel 2004;
Riccardo Bossi, figlio del primogenito, tuttora incapace di prender laurea e mediocre pilota di rally. Scelto come assistente accreditato all'europarlamentare Francesco Speroni;
Renzo Bossi, figlio di secondo letto del senatur, classe 1988 e storica incapacità nel prendere la maturità, ora è iscritto all'università, all'estero, non si dove, studia economia; candidato ed eletto al consiglio regionale lombardo per ovvi meriti.
Le mogli di Ballman e Balocchi: i due quando erano rispettivamente Questore alla Camera e Sottosegretario agli interni, hanno assunto come assistenti nel proprio ufficio uno la moglie dell'altro, raggirando con semplice genialità la legge che impedisce di assumere i propri parenti.
numero 5
"finanziamenti siciliani"
Durante la puntata di Report del 15 marzo 2009, Milena Gabanelli tira fuori due estratti conto, per una cifra totale che supera i 500 mila euro, versati direttamente dalla Lega Nord sul conto del Movimento per l'Autonomia, il partito per l'autonomia della Sicilia di Raffaele Lombardo, una contraddizione che nessuno ha ancora capito! Il video lo trovate qui
Tanto per non dimenticare.
Fonte
mi chiedo quando i lavoratori e i cittadini "PADANI ?" si disintossicheranno
RispondiEliminadalla droga loro propinata a piene mani dalla
LEGA NORD