La Pub su Pontifex |
È uno dei siti più scandalosi del web italiano, puntualmente semina scompiglio pubblicando interviste a vescovi (emeriti e no) oltranzisti che tuonano contro gli ebrei, gli omosessuali e i mali della società, oltre a tenere aperta una battaglia contro i cattolici nemici della "retta dottrina" che sostiene di rappresentare.
È Pontifex.roma.it, un sito di estremisti cattolici che non ha paura di dire che Vendola avrebbe fatto meglio a morire in grembo alla madre e ad inanellare una serie di spropositi da torcere le budella a qualsiasi persona appena normale e a tutti quei cattolici che non si riconoscono nei toni da inquisizione e nell'ideologia (poco) vagamente fascista che sembra ispirare il sito.
È diretto da Bruno Volpe e curato da Carlo Di Pietro, il quale giusto ieri ha annunciato con gaudio magno di aver ricevuto una lettera dalla Santa Sede con la quale si trasmette la benedizione del Papa a lui e ai sostenitori dei due siti che cura (l'altro è quello della Milizia di San Michele Arcangelo) e li si invita all'Udienza Generale del Mercoledì a Roma. Invito per il quale ha annunciato di voler organizzare pullman di fedeli gaudenti.
Di Pietro è sicuramente un personaggio eclettico, visto che oltre a scrivere orrendi articoli per il sito, ad essere autore di libri quali "Diavoli, come riconoscerli e proteggersi", a moderare i commenti del sito (ora premoderati) e a lanciarsi in temerarie discussioni teologiche da ardito difensore della "Vera Dottrina" (come la chiama lui) negli stessi commenti, è anche il webmaster di Pontifex e del sito della Milizia dell'Arcangelo.
Ma non solo... e qui viene il bello. Dalla sua pagina su Facebook (facilmente identificabile) si deduce che è anche il webmaster di altri siti, tutti "Powered by Carlo di Pietro". Ma se pensate che si tratti dei siti di congregazioni religiose o della Dame di San Vincenzo, vi sbagliate di grosso.
Si tratta invece dei siti di notissimi antri del demonio, quali alcune tra le più rinomate discoteche della riviera romagnola ( Villa delle Rose, Peter Pan e NoName), ma anche di un sito che vende operazioni di chirurgia plastica in Thailandia: www.chirurgiaplasticathailandia.net. Sito che tra i trattamenti propone anche il "ringiovanimento vaginale" e il "lipofilling del pene" (il classico "enlarge your penis"), tutta roba che puzza di attività demoniaca da lontano, per non parlare dell'operazione per il cambiamento di sesso, che sul sito del Yahnee Hospital è pubblicizzato (Basta cliccare sull'imagine dell'omino e poi sul pacco per trovarla) e su quello italiano non appare.
Ospedale per il quale probabilmente Di Pietro cura anche le relazioni, come sembra trasparire dalla pagina dei contatti, nella quale l'indirizzo carlo@chirurgiaplasticathailandia.net del referente in Italia rappresenta una coincidenza davvero curiosa con il nome del nostro webmaster.
Non è davvero il caso di riprodurre chilometri di prosa del Di Pietro e i deliri di Pontifex, per rilevare un'evidente incongruenza ideologica tra il collaborare alla pubblicità dei suddetti antri del demonio e della clinica thailandese, con la sua vera e propria attività di predicazione su Pontifex e sul sito della Milizia dell'Arcangelo.
Predicazione incessante, dai toni più che bigotti, elargita ai cattolici da educare dall'alto di un pulpito fatto di autoproclamata moralità e di "stare nel giusto" ribaditi quasi ossessivamente, a distanziarsi da un mondo in peccaminoso disfacimento e dai "falsi cattolici" che minacciano la vera fede, la sua e dei suoi amichetti.
Basta usare il motore di ricerca di Pontifex per trovare qualche bella tirata contro le discoteche (Oggi molti giovani e ragazze specialmente vanno in discoteca e tornano tardi la notte. Mi domando che cosa ci trovano di bello in quei luoghi alienanti e di perdizione dove stanno chuisi ore con una musica assordante e perdono i contatti con gli altri), e chi le frequenta o contro chi coltiva il culto dell'immagine fino all'esasperazione e ricorre al chirurgo estetico, per non parlare di chi si fa un paio di tette per prostituirsi con maggior successo.
Tanto più che ad animare il sito e a riempirne i commenti è proprio Di Pietro, limitandosi Volpe alla sola scrittura di articoli terrificanti e a mettere la firma sulla testata. Chiunque può rendersi conto del bigotto fanatismo incarnato da Di Pietro scorrendo i commenti del sito o apprezzandone la prosa nell'annuncio del ricevimento della lettera dal Vaticano.
Tutto finto, tutto falso, tutto ipocrita come quei preti che il sito ama stigmatizzare e che dopo aver smesso la tonaca si danno al libertinaggio, omosessuale o eterosessuale che sia. Ipocrisia evidente, pure amplificata dal comunicato su Pontifex, nel quale si precisa che Google Adsense ppotrebbe pubblicare "spot pubblicitari non idonei al nostro target e non ortodossi", invitando gli utenti a segnalarli prontamente al webmaster.
Se Bruno Volpe su Pontifex veste i panni da estremista e nella vita quelli del giornalista cattolico, Di Pietro riesce a fare anche di meglio, intepretando da un lato l'oltranzista difensore della "Retta dottrina" e fustigatore dei costumi e dall'altro quello del promotore dei templi del peccato notturno e delle più ardite manipolazioni del corpo, comprese quelle tanto apprezzate dai torbidi viados che hanno la doppia colpa di essere immigrati e di avere allo stesso tempo le tette e il pisello.
Una risata li seppellirà.
credits: a un gruppo d'insolenti e curiosi ragazzacci
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)