google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: Il Gazzettino.it ha un cuore grande cosi! Peccato che sia un po razzista!

lunedì 9 agosto 2010

Il Gazzettino.it ha un cuore grande cosi! Peccato che sia un po razzista!

Riporto qui in basso integralmente l'articolo del Gazzettino.it uno splendido esempio di giornalismo locale,lo specchio perfetto di un certo clima che s'installa e s'insinua con una certa impunità,a supporre che le scuole di giornalismo in Italia si siano rassegnate a bacchettare sulle dita gli autori di certi temi in classe discutibili visto il gran numero di  cretini che si industriano nella pratica della xenofobia strisciante.
Ho sottolineato in rosso e in grassetto le frasi che mirano attraverso la narrazione a instillare nel lettore il pregiudizio e il luogo comune,la diceria insultante.
Un bel modo davvero di fare cronaca !
Poi per quanto riguarda i "pittori" di souvenir visto che pratico da una vita l'arte dipingendo e scrivendone (...) lasciatemi dire che costoro non hanno nulla a che fare con le arti,o almeno una buona parte di loro,commerciano abilmente carboncini,schizzi e acquarelli fatti in serie,multipli,a migliaia gli uni uguali agli altri a turisti di bocca buona,autentiche porcherie senza il pregio della minima originalità,cartelle di disegni,schizzi,guaches a prezzi modici un tanto al kg un po come le patate,bravi fruttivendoli,spacciatori di paccottiglia insomma senza nessuna offesa per il piccolo commerciante sotto casa.
Vi racconto un episodio risalente all'anno 1997,io di Padova e non certo proveniente dall'Ucraina o dall'Eritrea o dal Senegal,lo ripeto di Padova ho girato mezzo mondo con il mio fedele cavalletto da pittore,decisi di passare un mese a Venezia per dipingerla,più o meno ci misi ventanni a superare l'inibizione che s'installa nell'artista di fronte a tanto slendore,Venezia stordisce e umilia con la sua grandezza anche gli artisti specie se dotati di corredo storico e sensibilità.
Ebbene mi accompagna un amico,anche lui pittore,io scelgo proprio il luogo citato nell'articolo per aprire il mio cavalletto e dipingere la veduta,il mio amico gironzola un po nei dintorni indeciso,pssa una mezzora e ritorna giusto per dirmi che è stato affrontato da un gruppetto di pittori che gli hanno ingiunto di levarsi dalle palle !
Sarebbe giusto dire "carbonari" perchè nei paraggi di tele dipinte neppure l'ombra,la pittura "en plein air" era piuttosto in disuso all'epoca...
" Senno ti buttiamo in mare e te e il cavalletto e dillo anche al tuo amico..." Infatti lui me lo dice...
Non per questo io desisto,anzi li aspetto,continuo a dipingere la mia veduta (il mio amico desiste) e cosi faccio ogni giorno per circa un mese.
Ovviamente li aspettavo ma evidentemente vista la mia stazza e statura...
Ecco,oggi sarà cambiato qualcosa? 
Figuriamoci,ci sarano sempre le stesse porcherie per turisti di bocca buona a una manciata di euro:" perchè tanto non spendono di più per cui tanto vale rifilargli stà merda! "
Per i beoti che non lo sanno nelle democrazie occidentali gli artisti hanno il diritto di dipingere con il loro cavalletto dove più gli piace senza doverne rendere conto a nessuno,ben diverso sarebbe se esponessero accanto al cavalletto numerose altre opere e dipinti per farne oggetto di commercio,vendita (...) io personalmente avevo sempre con me una tela in bianco che a pomeriggio inoltrato era quasi finita (...)

Venezia. Venditori abusivi scappano,
travolgono una donna e la feriscono
Sessantenne in ospedale, era stata investita sul ponte della Paglia. Artisti e commercianti: «Nessuno affronta il problema»

Venditori abusivi in riva degli Schiavoni a Venezia
 di Michele Fullin

VENEZIA - I venditori abusivi non vanno mai in ferie, i loro controllori probabilmente sì. Ecco perché ieri la città era letteralmente invasa da queste persone con venti borse per mano che spesso bloccano la circolazione e infastidiscono i turisti. Quando scappano, poi, ci scappa sempre qualcuno che si fa male. Ieri addirittura tre. La più grave è una donna veneziana di circa 60 anni che è stata investita sul ponte della Paglia durante una fuga ed è caduta a terra facendosi male ad un braccio. La donna è stata portata in ospedale per accertamenti e ha intenzione di denunciare l’accaduto ai carabinieri. Altre due persone, che sono state solo urtate in modo violento, hanno preferito tirare dritto ed evitare denunce e magari minacce.

È accaduto ieri mattina, poco prima delle 11 proprio sul ponte della Paglia, affollatissimo come sempre da turisti e da residenti diretti verso le spiagge del Lido. È bastato un attimo, una vedetta ha avvertito che qualcosa non andava e il gruppone, per paura dei sequestri e della richiesta dei documenti, è partito a gambe levate senza guardare chi si trovava sulla loro strada.

«È caduta come un frutto maturo dall’albero - racconta una testimone - il rumore è stato terribile, pensavamo che avesse battuto la testa». «Sono dieci anni che diciamo che è ora di finirla - denunciano i pittori e gli operatori economici di riva degli Schiavoni - ma nessuno vuole affrontare questo problema con la dovuta decisione. Prima o poi qualcuno si farà male davvero. Però non ci vengano a dire che non sapevano perché chiediamo quotidianamente interventi alle forze dell’ordine».

Il 9 maggio scorso una turista veronese fu spinta dagli abusivi in fuga contro il muro in campo San Zulian e batté la testa. Il 27 aprile, una fuga in riva degli Schiavoni finì travolgendo i tavolini di bar e ristoranti, ma per fortuna allora nessuno si fece male. Ma fu un puro caso.

4 commenti:

  1. avrebbe potuto essere una strage se si rovesciava un tavolino?

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  2. Un massacro !
    ha ha ha ha
    comunque mi dispiace per la vecchietta e spero che non salti fuori che sono stati gli agenti a urtarla...

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  3. Tutto si commenta da se! Mi dispiace soltanto
    una cosa: Eritrea, scritta con la E minuscola. Un refuso...una ulteriore denigrazione...? Mah! Fate vobis!
    Walter Castaldo

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  4. Beh in effetti i venditori abusivi hanno veramente invaso Venezia e in particolar modo piazza San Marco.
    non temono nulla è sono molto aggressivi per paura che gli venga sequestrata la merce.
    il problema esiste ma non è di facile soluzione.

    Ciao da Livia veneziana d.o.c

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)