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venerdì 27 agosto 2010

Bambini prendono a calci un immigrato tra l'indifferenza e le risate degli adulti

Piccoli mostri crescono!
Bambini prendono a calci un immigrato tra l'indifferenza e le risate degli adulti L'episodio in spiaggia a Civitanova Marche La vittima è un venditore ambulante bengalese

MILANO - Lo hanno circondato mentre si riposava su una sdraio in riva al mare. Poi lo hanno insultato e preso a calci. La vittima è un giovane venditore ambulante bengalese. Gli aggressori, cinque bambini sui 10-11 anni. E' successo sulla spiaggia di Civitanova Marche, in provincia di Macerata, tra le risate dei genitori dei piccoli bulli.

LA TESTIMONIANZA - A raccontarlo è una cronista dell'Ansa, Paola Lo Mele, che ha assistito alla scena mentre era al mare nella cittadina marchigiana. «Il ragazzo bengalese si era appena fermato a riposare sotto un ombrellone dello stabilimento balneare Golden Beach, quando i bambini lo hanno circondato e insultato, sferrando calci alla sdraio sulla quale era seduto» racconta la giornalista. «Alzati da qua, vattene, questa è proprietà privata!» hanno detto al giovane immigrato. Poi gli insulti: «Amigo, vai a vendere fuori da qua. Questa roba l'hai rubata». Il tutto sotto gli occhi di un gruppo di adulti, molto probabilmente i genitori, seduti a pochi ombrelloni di distanza. Questi ultimi - ricostruisce la cronista - non solo non sono intervenuti ma hanno anche riso del comportamento dei figli. «Sono stati molto cattivi» è stato l'unico commento del bengalese che appariva molto turbato e che non ha però voluto sporgere denuncia.

LE REAZIONI - E' dispiaciuto dell'episodio il proprietario dello stabilimento, Fausto Colotto. Al telefono da Civitanova, racconta di non essersi però accorto di nulla. «Conosco i bambini dello stabilimento da sempre e mi sembra molto strano» dice rammaricato. Come lui sembrano non aver notato niente nemmeno i bagnanti della spiaggia, più volte interrogati dai giornalisti intervenuti sul posto. Solo martedì Civitanova Marche era entrata nelle cronache nazionali per la profanazione della tomba di Maria Letizia Berdini, la donna uccisa nel 1996 da un sasso dal cavalcavia. «I due episodi vanno però tenuti distinti» precisa il sindaco Massimo Mobili. Interpellato dal Corriere, nega anche che nella cittadina si stiano insinuando fenomeni di razzismo e di bullismo: «Questo sarebbe in assoluto il primo caso».

Alessia Rastelli

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1 commento:

  1. La cosa grave è che se sono ignoranti e razzisti gli adulti, i ragazzini cosa possono imparare di diverso??
    Quella scatola maledetta che è il televisore non fa altro che educarli alla violenza alla sopraffazione dei più deboli e all'abuso sugli stessi compagni di gioco... e non esistono forme alternative per comunicare loro altri valori.
    Stiamo affogando in un mare di merda senza fine!!!

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)