La Lega Nord "ama" i bambini ! |
LUCERA- Il nome di questa testata, Adesso il Sud, ha un duplice significato, che qualche volta non può non indurci ad interessarci di vicende che avvengono in luoghi lontani - e che quindi non interessano direttamente la nostra comunità – ma su cui bisogna essere sempre vigili e attenti.
Adesso, come scrisse il Direttore di questo giornale nell’editoriale pubblicato sul primo numero, era il nome, che un prete di frontiera, don Primo Mazzolari, aveva dato al suo periodico per dare voce agli ultimi, ai reietti e a tutti coloro che vivono una vita di stenti.
Adesso il Sud, perché il nostro Sud, e tutti i Sud della terra, che per molti sono sinonimi di degrado, incapacità e arretratezza, per noi sono il simbolo dell’accoglienza e della solidarietà.
Questa due caratteristiche che per decenni hanno caratterizzato tutta l’Italia, sono sempre di più un bene scarso e, in qualche comune del Veneto, in questi ultimi anni stanno scomparendo definitivamente.
La Lega Nord, il principale alleato del Partito delle Libertà che in Puglia sostiene la candidatura di Rocco Palese alla carica di governatore, è il partito che insieme al PdL governa la città di Montecchio Maggiore in Provincia di Vicenza.
Il Sindaco leghista di questa città, Milena Cecchetto, ha disposto che ad otto bambini della locale scuola elementare, venisse servito in mensa, al posto del normale pranzo, un pezzo di pane e una bottiglietta di acqua, perché i genitori non avevano pagato nei tempi stabiliti la retta per la mensa scolastica.
Il tutto è avvenuto alla presenza di tutti gli altri bambini della scuola elementare che – incuranti della stupidità della decisone presa dal loro Sindaco - hanno risolto la faccenda dividendo il pasto con i loro amici.
Naturalmente, essendoci di mezzo la Lega Nord, non poteva esserci non esserci lo sfondo razziale: sei degli otto bambini sono figli di immigrati.
Non sono mancate le critiche e le proteste come quelle della Caritas che non ha usato mezze parole e ha chiesto la rimozione immediata del Sindaco leghista. La Caritas ha parlato di un vero e proprio atto disumano, perpetrato nei confronti di chi non aveva nessuna colpa per quanto successo (ammesso che non avere i soldi per pagare la mensa di una scuola dell’obbligo può essere definita una colpa).
A supporto dell’amministrazione è arrivato il commento del senatore e segretario provinciale del Carroccio Paolo Franco. «Io preferisco - ha dichiarato - un sindaco che tiene in ordine la propria città e i bilanci comunali come sta facendo il primo cittadino di Montecchio».
Il Partito delle Libertà, ostaggio anche a livello locale della politica xenofoba della Lega Nord, non si è espresso, nonostante la questione sia finita su diversi media internazionali. Quello che è successo in questo piccolo paese in Provincia di Vicenza è solo uno dei tanti episodi che caratterizzano una regione dove la Lega Nord governa insieme al PdL nella maggior parte dei Comuni.
In Veneto ormai non sembra fuori luogo parlare di "razzismo istituzionale", visto che gli episodi di intolleranza razziale sono ormai una prerogativa di interi Consigli Comunali.
Il Sindaco di Cittadella (Pd), Massimo Bitonci, ha recentemente firmato un’ordinanza che restringe la concedibilità della residenza nel territorio comunale: può richiederla solo chi è in grado di dimostrare di avere un reddito di almeno 5000 euro all’anno e una dimora decorosa.
A Romano d’Ezzelino (VI) il sindaco ha escluso i bambini extracomunitari dai bonus scuola (due anni fa ha consegnato i pacchi della Croce Rossa solo a residenti italiani).
Il sindaco di Teolo (PD) ha nominato una commissione per verificare la buona conoscenza della lingua italiana da parte dei nuovi residenti allogeni, prima di concedere al prefetto il nulla osta per la cittadinanza.
Il sindaco di Montegrotto Terme (PD), Luca Claudio, oltre a fare proprio lo spirito dell’ordinanza Bitonci, ha invitato con comunicato istituzionale (su un tabellone comunale) i cittadini ad emigrare, perché l’autorità locale non sarebbe più in grado di garantire la sicurezza del territorio. Lo stesso sindaco, pochi mesi prima, aveva capeggiato una serie di "ronde" notturne con l’intenzione di contrastare la diffusione della criminalità.
Un esponente trevigiano, leghista, ha pubblicamente affermato i meriti del nazismo e delle SS, capaci, secondo lui, di usare la forza quando necessario e inneggiando alla rappresaglia: "dieci di loro per uno dei nostri", ha pronunciato in consiglio comunale. Tutto questo mentre le massime autorità di importanti città venete, come Treviso e Verona, proclamano quotidianamente la "tolleranza zero" nei confronti di qualunque forma di inclusione .Sono episodi che lasciano sbalorditi e avviliti: per la loro povertà, la loro grossolanità, la loro arroganza, la loro ignoranza, la loro ingenerosità, la loro demagogia, la loro miseria.
La loro mortificante inutilità!
di Pasquale Trivisonne
ripeto chi sputa in cielo in faccia gli ritorna un detto che in sicilia un volta voleva dire tanto ,e che oggi vedendo quello che pensano degli insignificanti politi del nord fa solo rabbia.non capisco come oggi si possa votare mpa un partito che ha stretto la mano a bossi che dispezza le persone anche terrone.mi chiedo dove e finito quel orgoglio siculo che era apprezzato
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