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A rischio il capolavoro della follia
Nell'ex manicomio psichiatrico di Volterra c'è un'opera  d'arte in pericolo. E' il graffito che Oreste Fernando Nannetti,  internato dal 1959 al 1973 nel reparto Ferri, ha realizzato con la  fibbia della sua divisa da paziente. Centottanta metri di disegni,  racconti, teorie fantascientifiche e immaginazione pura. Nannetti, che  si firmava 'Nof4' e si definiva "ingegnere astrale", non parlava con  nessuno. Incideva. La sua forma di comunicazione con l'esterno era  questa. Dopo 30 anni di abbandono, il graffito sta cadendo a pezzi. Oggi  è visibile solo una metà dell'opera completa. Il resto è già perduto. E  dopo aver dato lavoro a generazioni di volterrani, il manicomio  diventerà presto un centro residenziale di lusso. Per la memoria - di un  luogo e di un artista folle - sembra esserci poco spazio. Qualcuno,  però, si sta dando da fare. Con le proprie forze - Servizio di Federico  Formica




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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)